Nicola Dal Falco
Nicola Dal Falco è nato a Roma nel 1957, ha due figlie e, dopo numerosi traslochi, vive a Lucca. A lungo è riuscito a vivere scrivendo di viaggi, tra l’Europa dell’est e il Sahara. Da giovane, ha fatto il commesso di libreria, il buttafuori, l’ufficiale, il giornalista.
Molti di quelli che considera amici gli hanno pubblicato versi e racconti in Edizioni d’arte.
Tra questi Alberto Casiraghy, Fabrizio Mugnaini, Luciano Ragozzino, Roberto Dossi, Joseph Weiss, Lucio Passerini, Giordano Perelli, Alessandro Zanella, Simonetta Melani, Dario Barsottelli, Paolo Tesi, CappaZeta. Ha anche collaborato in più occasioni con il fotografo Claudio Gaiaschi, con cui ha pubblicato il viaggio fotografico L’Altrove.
Un suo saggio sulle Sirene compare nella collana Indoasiatica, edita dalla Venetian Academy of Indian Studies.
Scrive regolarmente per alcuni siti, tra cui quello dedicato ad Elèmire Zolla, Teatro Naturale, L’isolaweb, Bartolomeo di Monaco, Trasciatti.
Una sua silloge è stata pubblicata nella rivista di poesie "Tratti" e sta lavorando alla seconda raccolta di racconti. La prima, intitolata Il cavaliere verde, è uscita per le Edizioni Il Trasciatti.
Dal 2006 al 2009, ha organizzato in collaborazione con la Libreria Baroni di Lucca la rassegna piombi e rami, dedicata ai piccoli editori d’arte.
Alcuni suoi disegni accompagnano il romanzo Appunti per una resurrezione di Luca Signorini, edito da Aracne.
Diversi testi e poesie sono apparsi in cataloghi di mostre (Acqueforti di Giancarlo Vitali, Baci da..., Deserto Midbar, Il Perdono, Tratti, L’enigma dei santi neri e altre storie di Romano Masoni, Il fuoco, l’ombra e la morte).
Ha partecipato a pubbliche letture di poesie alla Palazzina Liberty di Milano e alla Galleria della Biblioteca Angelica di Roma.
Insieme ad Ulrike Kindl, germanista all’Università di Ca’Foscari si sta occupando della rilettura e riscrittura di alcuni miti ladini.
Sue plaquette ed altre edizioni sono conservate alla British Library, alla Fondazione Ragghianti e alla Biblioteca del Mart.
Tutti gli articoli di Nicola Dal Falco
L’Ossigeno di Daniela Marcheschi
Alimenta la fiamma dell'amore per la letteratura, e quest'ultima è mutevole e varia, potente e ricca proprio come l'ossigeno, appunto
Un belvedere sul vuoto
Un tempo la superficie del mondo non conosceva né assisteva ancora a vere doglie. Poi qua e là, la presenza di una secca formava come un'ombra
Il silenzio della vigna
La pace erta di zolle, le nuvole che vi corrono intorno, la spietata vendemmia, i grappoli interi a mucchi, gonfi di vino. Lo sguardo lirico sul mondo
Ho dormito da un’amica
Piazza XXIV maggio, loft sporcato di bianco, perfetto senza un oggetto o una poltrona di troppo. Lei è siciliana, dolce e inquieta. Io vivo in campagna. Sarà un po’ una corte d’amore. Preferisco sempre arrivare in anticipo
Sulla curva
Sotto le suole una morbidezza estranea che non è sabbia né muschio, la strada bianca per Cerqueto. Un soffio pieno di spirito e grazia
Pantano dei granchi
Tra giovani ulivi e olmi mischiati in cosciente abbandono, si è svelata un’ecatombe. L’occhio ha cercato un equilibrio di vuoti e pieni. L’ordinato disordine si è fatto composizione, da ludibrio a sintassi di forme
Il cavallo di Platone
In un tempo immemorabile, la natura mischiava le forme, le teneva vicine e anche un essere umano poteva mostrare le fattezze di un luogo o viceversa. Ecco spiegate le ninfe, i fauni, i centauri
Il mondo etrusco nel bicchiere
Chi ha detto che la storia non serva al presente e al futuro. Nella Maremma Grossetana i progetti di ricerca Vinum, Archeovino e Senarum Vinea, condotti sul campo dall’Università di Siena, hanno dato utili riscontri
L’ebbrezza? E’ un segno di saggezza
Il vino unisce. E’ medicina e conforto, cultura insomma. L’ubriachezza di Noè nasce dalla vigna, piantata e spremuta lo stesso giorno, appena le acque del diluvio si furono ritirate
La manutenzione della costoletta secondo Marchesi
Da un punto di vista estetico, l’interpretazione del grande Maestro della cucina italiana colpisce per l’equilibrio degli elementi, determinato dal rapporto tra vuoti e pieni. Esaltare la materia, significa in qualche modo misurarla
Lei, l’allodola, sorella nostra
Percorre il cielo in cerchi concentrici. Risale lungo l’ultima spirale del sogno e dall’alto, mirando la piega che fa l’orizzonte
Il mare delle isole è un mare della prossimità
L’amore delle donne, magico filtro di Circe, trasforma i naviganti in porci. Qui, dicono che gli «gli uomini sanno pisciare in mare», gli è familiare come l’orto ai contadini