Massime e memorie
Suggerimenti per il mio funerale
Nella rubrica "Visioni" di questa settimana, una illustrazione e un singolare testo, inedito, dello scrittore e artista Nicola Dal Falco
05 febbraio 2011 | Nicola Dal Falco
Vorrei, innanzitutto, che sia organizzato un pranzo leggero, possibilmente all'aperto, scegliendo un tavolo di pietra o un muretto.
Qualche bottiglia di vino, pane, pomodori, olive e del formaggio fresco. Sarei contento se ognuno dei presenti tirasse fuori, al momento opportuno, bambini compresi, il suo personale coltello, masticando così con più gusto i pezzi di cibo.
Per la musica si può contare su quella spirituale dei grilli e (in diversa stagione) sul richiamo delle cornacchie. Uccelli profondamente monogami.
Il sottoscritto, già inchiodato nella bara, s'immaginerà tutto questo, in una camera con i vetri spalancati e le mattonelle a scacchiera.
La superficie dei muri a calce evocherà la leggerezza delle nuvole, quel cielo striato, foriero di vento, che nel primo pomeriggio, poco prima di andare al cimitero, dominerà lo spazio sopra le colline.
A questo punto, con gli invitati, riuniti in un angolo erboso, sgombro di lapidi, si potrebbe leggere qualcosa.
Immagino una voce femminile, giovane e grave, che ripassi l'elenco delle navi e dei re partiti per Troia. Questo o un altro spiegamento di forze e nomi andrebbe bene.
Nella terra voglio che sia mescolata qualche conchiglia che mi avvicini il rumore della risacca.
Ecco, così, penso proprio che starei tranquillo.