Cultura
La gola afosa del mare
Canis canis, due volte cane, genere e specie che coincidono e si ripetono. L’esempio di una ferinità scambiata. Un breve racconto-apologo per l'estate
16 luglio 2011 | Nicola Dal Falco
C’è qualcosa di virtuoso in questa ferinità ribadita: canis canis.
Due volte cane, genere e specie che coincidono, che si ripetono, facendo apparire la verità più vicina e comprensibile.
I cani al loro posto: la zoologia qua e gli uomini là. Ma, poi, le cose si parlano tra loro e le scale confondono l’alto con il basso, aprendo inquietanti belvedere a mezz’aria.
È l’esempio di una ferinità scambiata tra la vita di un povero cane e quella di due fratelli molto diversi.
Nelle vele sta un vento misurato, buono. Chi taglia e cuce vele ne sistema il nome ubiquo, violento, è come Eolo per il prudente Ulisse.
Offre un strumento contro il panico, un sacco, da aprire e chiudere con giudizio.
Ma, sopra tutti, qualunque rotta si tracci, domina Sirio canicolare, la gola afosa del mare senza più spirito di venti, nel sole a piombo.
Quella calma terribile, quel nodo che stringe e sbianca i quattro orizzonti può come un brontolio di belva a mezzogiorno turbare il cuore di un ragazzo, relegare in una stanza, fin nell’incertezza dell’infanzia, la torrida estate di Sirio: immobile, svenente, sopore di cane.
Così come un’onda senza spuma che risciacqui il gradino del molo, un ragazzo è steso a terra, arrotando i denti, incisi ai pioli della sedia.
Come difendersi, allora, dal doppio inganno, da canis canis, due volte in giro, vicino.
Ci sono luoghi di lavoro, lavori stessi, che hanno le dimensioni rischiose di un appartamento.
Mettono troppo a parte, incidono la corteccia della familiarità fino al succo, lasciando di un bosco solo uno spazio alberato.
E se in questa geometrica trivialità - dove poco o nulla rimane per smaltire la velenosa dolcezza di gioie e furori - il caso s’ingegna a dar vita ad un ibrido, ad una versione di canis canis, umanamente riconoscibile, quasi uno specchio di larvali e invadenti figure?
Allora, senza pene aggiunte, freddamente, un velaio insaccatore di venti, fratello dell’altro, può impiccare un cane isterico che abbia zampe solo per strisciare, occhi per offendere e fauci strette intorno al collo del proprio gatto.
Allora, in qualche secondo, un cane rigido simulerà all’infinito l’infelicità del navigante, sotto l’albero secco che non vibra all’aria, ma fa da meridiana ad un meriggio estremo.

Potrebbero interessarti
Cultura
Ecco come ottenere l'olio di oliva filosofale, capace di vincere ogni concorso

La grande scoperta dell ’Olio Filosofale, il super blending segreto della campagna 2025/2026 che trasmuta il “vil olio moscato”. Ecco lo strumento magico in grado di ottenere la formula alchemica segretissima
10 ottobre 2025 | 14:30 | Giulio Scatolini
Cultura
Festival delle Creature, una riflessione coraggiosa e necessaria sulla relazione tra umanità e altri animali

Ad Assisi (Pg) l’8 e il 9 ottobre 2025, nell’ottavo centenario del Cantico delle Creature due giorni di incontri e confronti multidisciplinari, con la partecipazione di rappresentanti del mondo scientifico e istituzionale, di attivismo e filosofia, insieme a figure dell’amministrazione e della cultura, nella città messaggio dei valori francescani e dell’armonia con il Creato
24 settembre 2025 | 17:00
Cultura
Francobollo celebrativo per i 25 anni della Fondazione Qualivita

Il francobollo raffigura la lettera “Q”, simbolo della Qualità, scelto per rendere omaggio a una cultura che, negli ultimi venticinque anni, ha guidato i prodotti DOP e IGP italiani
11 settembre 2025 | 18:00
Cultura
Se i problemi dei frantoiani antichi e moderni sono ancora gli stessi

Il problema delle acque reflue è stato riportato per la prima volta durante il periodo ellenistico-romano. L'importanza dell'acqua è stata dimostrata fin dall'inizio nell'estrazione efficiente della quantità massima di olio d'oliva
10 settembre 2025 | 15:00
Cultura
Gli Etruschi e la loro strardinaria cultura per l'olivo, l'oliva e l'olio di oliva

La scoperta dell’olio d'oliva, in Etruria, la dobbiamo alle donne che, a seguito degli scambi commerciali, avevano apprezzato i profumi, contenuti in particolari contenitori, provenienti dalla Grecia e dall’Egitto. Nel VII secolo a.C. inizia in Etruria la produzione di olio alimentare
03 settembre 2025 | 15:00 | Alessandro Vujovic
Cultura
Il fiocco per la nascita: azzurro, rosa oppure verde?

Il fiocco per celebrare una nascita è un’usanza estremamente diffusa, che tuttavia si differenzia per due motivi nettamente diversi dalle solite scaramantiche credenze legate alle classiche superstizioni. Perchè allora non festeggiare anche i primi oli extravergini di oliva della nuova campagna olearia?
29 agosto 2025 | 13:00