Cultura
Lei, l’allodola, sorella nostra
Percorre il cielo in cerchi concentrici. Risale lungo l’ultima spirale del sogno e dall’alto, mirando la piega che fa l’orizzonte
12 novembre 2011 | Nicola Dal Falco
Ho dell’allodola,
rustica e celeste,
liquido trillo:
cir----r----ep
ma anche: siu --- siu
un breve elenco di nomi, un volo di sillabe che percorre il cielo in cerchi concentrici, posando su i toni d’azzurro la sua onesta, costante chiarità.
Vive in lande o coltivi, e al di sopra di questi; scegliendo la dea prona che guarda immobile il firmamento, la terra glabra o la terra su cui chinare lo sforzo, l’attesa.
Lei, l’allodola, sorella nostra, la “messaggera del mattino” risale lungo l’ultima spirale del sogno e dall’alto, mirando la piega che fa l’orizzonte, lancia il suo richiamo a cascata.
Pare ornarsi e gonfiare il petto di tutta la fragilità di Aurora che, nata dalla nera gola di Notte, vi s’incammina.
Da quale lingua iniziare? Tentarsi, ascoltando il succo suono del mondo?
Lo--da-----na,
per i tre angoli del mare siciliano giunge e riempie l’isola a tre punte;
e, poi in provenzale:
alauza, alauzata,
così si prega e ricorda la donna che scosti una ciocca, che rida per confondere la notte col giorno;
aloa, aloeta, alondra,
aggiunge un po’ d’ispanica asprezza, aperti muggiti e corolle;
e sa del mare, comunque presente, della sua vecchia, salina, gioventù, quando risuona in francese, strana e vicina alla pianta d’aloe, al suo latte amaro:
aloe, alouette con un ultimo giro e brivido d’anche;
ancora, ci tocca partire all’indietro,
tuffarci di spalle in favelle lontane,
incatenate allo scrocchiare d’ossa e di sterpi
come ad un pasto sotto le rupi:
nel cimbro alawar, nel bretone alc’houeder e alc’houedez
sapendo già che da quel mazzo di suoni esce sempre leggero e crestato l’“uccello dell’armonia” fino ad ascendere, sette volte al giorno, in laudi continue a Domineddio.
Allodole, furono, infine, quei galli transalpini che Cesare arruolò nella V Legio Alaude e che da lui a Domiziano vinsero e persero nelle guerre dell’impero.
La scienza esatta dell’araldica ne ornò le insegne con la mole dell’elefante, avendo, nella gloriosa giornata di Tapso, atteso, resistito e contrattaccato i pachidermi di Metello Scipione e re Giuba.
Allodola, quindi, alaude in gallo-celtico o Lodola che potrebbe anche bastare in questo nostro meriggio.

Potrebbero interessarti
Cultura
L'olio di oliva tunisino già sulle tavole degli Antichi Romani
Il secondo frantoio romano più grande dell'impero è nella regione di Kasserine, in Tunisia: un monumentale torcularium composto da dodici presse a trave. Fece della Tunisia il principale fornitore di olio di oliva per Roma antica
20 novembre 2025 | 16:15
Cultura
La storia è un frantoio leonardesco, il presente è innovazione e qualità
La sfida per l’oleoturismo è far convivere la storia e il suo fascino romantico, con le moderne esigenze di avere un olio di qualità, con impianti olearia adeguati, capaci di ottenere extravergini fruttati, amari e piccanti
08 novembre 2025 | 15:00 | Giosetta Ciuffa
Cultura
Scivoliamo nell'erotismo dell'olio di oliva: ecco l'olio osceno
Esistono cinquanta sfumature di verde? E' uno spreco utilizzare i super profumatissimi oli extravergini in modo alternativo? Provateci e sarete assaliti da dubbi amletici, ma soprattutto da incertezze erotico sensoriali
07 novembre 2025 | 12:00
Cultura
L’arte come linguaggio universale per avvicinare i bambini alla sostenibilità alimentare
L’Università di Pavia coinvolge oltre 80 bambini in un progetto innovativo che unisce arte, nutrizione e biodiversità. Il 18 novembre, nella Scuola Primaria di via Bergognone a Milano, prende vita un’esperienza site-specific, replicabile in tutta Italia, per rispondere alle domande urgenti del futuro: avremo cibo di qualità e per tutti? Avremo diversità nell’alimentazione?
04 novembre 2025 | 17:00
Cultura
Le regioni più superstiziose d’Italia: Campania, Lazio e Lombardia
Sono 5,7 miliardi di euro l’anno spesi in consulti esoterici. Tra veggenti, riti e curiosità digitali l’Italia resta un Paese che non lascia la fortuna al caso
20 ottobre 2025 | 18:00
Cultura
Già nell'Antica Roma si importava olio di oliva tunisino
Le testimonianze negli scavi archeologici in via Appia Antica 39 dove si evidenziano condutture per offrire ai defunti latte, miele, vino, farina e anche olio di oliva. Dai tituli picti delle anfore olearie sappiamo anche la sua provenienza, forse meglio di oggi
16 ottobre 2025 | 14:00 | Giosetta Ciuffa