Cultura

Il mare delle isole è un mare della prossimità

L’amore delle donne, magico filtro di Circe, trasforma i naviganti in porci. Qui, dicono che gli «gli uomini sanno pisciare in mare», gli è familiare come l’orto ai contadini

05 novembre 2011 | Nicola Dal Falco

Taccuino illirico

Il mare delle isole è un mare della prossimità, un mare che chiude le terre in una collana di approdi concessi o rifiutati.

Hvar, Phoros - Flane, moglie di Nettuno, dalla stazione radio di Stari Grad offriva appuntamenti galanti ai comandanti cetnici della Kraijna. Era sempre lei la mente di uno scherzo, diretto contro gli ingombranti profughi dell’Erzegovina: aveva deciso di presentarsi con tutto il paese ad una festa danzante, indossando calzini bianchi.

Secondo Nico sono tre le massime disgrazie che possono colpire i nuovi ricchi dell’Erzegovina: che il figlio non riesca ad iscriversi all’Università di Zagabria, che il telefono cellulare sia un duplex, che la moglie metta in lavatrice i calzini bianchi con il bucato colorato.

L’ira sorda delle isole: affogare a riva di vino; l’immensa ambizione di chi si è arenato; l’amore delle donne, magico filtro di Circe, trasforma i naviganti in porci.
Natura morta. Quando è di pesci è una contraddizione in termini. Non c’è nulla di più allusivo di un pesce che ha ancora addosso il freddo dell’oceano, il suo intatto turgore impietrisce maschi e femmine. Solo i pesci potevano essere moltiplicati (il pane serve e serviva per le lische).

Ieri sera, branchi di muggini avevano deciso di assaggiare l’aria. Se ne andavano in giro per il porto con la bocca a fior d’acqua.
Sembra che lo facciano quando cambia il tempo. Informazione, fatta apposta per lasciare a bocca aperta i forestieri.
Io credo che, invece, sia per pura curiosità. Qui, dicono che gli «gli uomini sanno pisciare in mare», gli è familiare come l’orto ai contadini.

Penso che viaggiare tra le isole sia veramente viaggiare tra la gente. In due giorni ho conosciuto tutte le barbe del paese.
Il colore della quercia, carica di foglie/ estate come inverno, è blu/ per i pioppi, l’azzurro e forse il violetto/ nei salici c’è l’oro delle cattedrali, oro, oro/ nero è il giorno come l’alone che circonda le cose dopo che hai fissato il sole.
Non c’è fondaco e stazione ferroviaria senza la pace del matto o del randagio, la sua intermittente presenza, il suo libero feudo.

 

Potrebbero interessarti

Cultura

La cultura millenaria dell'olio d'oliva a Sibari

L’evoluzione dell’uso dell’olio d’oliva fin dal mondo greco-romano con torchi, strigili, balsami, lucerne e anfore rare, come quella Panatenaica da Metaponto, che conteneva l’olio degli uliveti sacri ad Atena

16 giugno 2025 | 17:00

Cultura

L'olivo protagonista in uno splendido dipinto de Il Perugino

Ci troviamo intorno al 1500 ben 200 anni dopo che Giotto dipinse gli olivi a palma ad Assisi nella Basilica Superiore e a Padova nella Cappella degli Scrovegni. Pianta difficile da realizzare, non fosse per le caratteristiche olive nere

12 giugno 2025 | 16:00

Cultura

La produzione di olive da tavola nel Mediterraneo ha più di 6000 anni

A Kfar Samir, lungo le costa israeliane, veniva prodotto l'olio d'oliva, mentre a Hishuley Carmel i dati hanno mostrato che grandi quantità di olive da tavola. Alcune olive potrebbero persino essere da piante di olivi coltivati e non più selvatici

11 giugno 2025 | 13:00

Cultura

Mostra Spazi di Aria all'Accademia dei Georgofili

La mostra, a cura di Giandomenico Semeraro e Qiu Yi, espone opere degli artisti Gianni Asdrubali, Riccardo Guarneri, Marco Pellizzola, Bruno Querci, Valdi Spagnulo, Fang Hui, Ma Wenjia, Xia Yang, Zhang Wang, Zhang Zhimin

10 giugno 2025 | 18:00

Cultura

Il ragno e la tua tela, non solo portafortuna ma anche portaguadagno

In una parte del mondo contadino veneto, come un po' ovunque, è tradizione che non bisogna distruggere le ragnatele che assicurerebbero protezione e buona fortuna alle abitazioni. Il ragno era anche amuleto per successo negli affari per gli antichi Romani

06 giugno 2025 | 15:00 | Giulio Scatolini

Cultura

Jazz & Wine in Montalcino: grandi artisti e calici di qualità in un’atmosfera magica

Dal 22 al 27 luglio a Montalcino torna il festival deidcato a vino e musica. Per la 28ma edizione, la rassegna presenta un programma con artisti come Enrico Pieranunzi, Kenny Barron, Malika Ayane, Nicola Piovani, Fabrizio Bosso e Javier Girotto, Avishai Cohen

04 giugno 2025 | 17:00