Cultura

Perché un ulivo? - si domanda Porfirio

Perché un ulivo? - si domanda Porfirio

L'albero sempreverde racchiude in sé l’alto insegnamento della vita: lottare per il bene e onorare la pietas. E assume un significato esoterico: in estate, l’ulivo volge verso l’alto la parte bianca delle foglie; in inverno, rivolge al suolo quella più bianca

28 maggio 2011 | Nicola Dal Falco

L’ulivo di Porfirio

L’ulivo segna l’infanzia del mondo mediterraneo, ma anche la sua gestazione. Si ricorda che prima dei sacrifici cruenti, seguendo una scala d’innocenza, si preferì libare agli dei con il latte, il miele e l’olio.

Raccogliere e spremere anticipa il gesto di sgozzare e bruciare.

È stata, quindi, la conquista del fuoco a cambiare, definitivamente, il nostro rapporto con la natura e il sacro.

L’offerta di olio precede, cronologicamente e simbolicamente, di un passo la processione di vittime condotte all’altare.

Forse, anche per questo, l’ulivo ci ricollega al ricordo di una tarda età dell’oro, dove il giallo, simbolo vivificante di calore, si contrappone al rosso del sangue versato.

In un’epoca altrettanto declinante, Porfirio, un allievo di Plotino, scrive quel libro squisitamente simbolico, intitolato L’antro delle Ninfe.

Lo scrive, utilizzando tutta l’immensa erudizione di cui è capace il mondo antico ai suoi sgoccioli, per chiosare un paesaggio dell’Odissea. È il momento in cui Ulisse, ancora addormentato, viene deposto dai Feaci sulla riva di Itaca.

La notte ionica e il sonno dell’eroe fanno da sfondo alla descrizione della grotta che si trova nei pressi.

Un antro, consacrato alle Naiadi, fatto ad immagine del cosmo e dell’eternità.

Dentro sono disposti alcuni arcana: ”crateri e anfore di pietra” dove le “api ripongono il miele” insieme ad “alti telai di pietra con cui le Ninfe tessono manti purpurei” e si aprono due vie, la prima volta a Borea è destinata alla «discesa degli uomini», la seconda, volta a Noto. Questa via “è per gli dei” oltre che “cammino degli immortali”.

Di fronte a tali stranezze, Porfirio intreccia la sua dotta e lirica spiegazione, identificando l’antro come un’allegoria della migrazione delle anime che scivolano nell’esistenza, declinando dalle regioni settentrionali.

Mentre da mezzogiorno, risalgono solo quelle elette, asciugate dalle passioni e attratte dalla luce divina.

Le api, simbolo di castità e di saggezza, rappresentano i giusti, i “liberati in vita” e i telai che producono manti purpurei sono una metafora del corpo, veste terrena che le potenze generative tessono per la durata del ciclo terreno.

Fuori dall’antro, invece, sopra il porto di Phorkis, multiforme demone marino, sta una pianta annosa d’ulivo. Perché un ulivo? - si domanda Porfirio.

Perché l’ulivo è il dono di Atena, dea della ragione, e con la sua posizione preminente rispetto all’antro, immagine del cosmo, e al mare, epifania della materia in perenne mutamento, sottolinea la presenza di una mente regolatrice e armonizzatrice del creato.

Ma, il punto del commento in cui la pianta sempreverde, assume, a gli occhi di Porfirio, un significato esoterico è quando ne descrive alcuni aspetti esteriori: “in estate, l’ulivo volge verso l’alto la parte bianca delle foglie, in inverno rivolge al suolo quella più bianca”.

Aggiungendo, subito dopo, che le sue fronde cingono il capo degli atleti vincitori e al tempo stesso sono impugnate dai supplici.

Appare, allora, evidente quale sia la gloria dell’ulivo, i cui frutti sono “sostegno alle fatiche”.

L’avere a cuore tanto “gli atleti della vita” che gli uomini “compassionevoli” è il compito del “demiurgo che tiene il cosmo unito e coerente”.

L’ulivo, insomma, racchiude in sé l’alto insegnamento della vita: lottare per il bene e onorare la pietas.

 

Potrebbero interessarti

Cultura

L’olio extravergine di oliva in Guerre Stellari: le ricette della saga

Cuochi come il maestro Marino Pomana hanno sviluppato tecniche di cottura e condimento basate sulle qualità fisico-chimiche dell'olio di oliva, a volte adattamenti funzionali della nostra maionese terrestre

12 luglio 2025 | 10:00 | Vilar Juan

Cultura

Come far innamorare dell’olio di oliva di qualità la Generazione Z

Usare correttamente il linguaggio dei giovani può essere utile per avvicinarli a un mondo, quello dell'olivo e dell'olio, che sentono distanti. Ecco come i Boomer possono avvicinare la Generazione Z all'extravergine

11 luglio 2025 | 13:00 | Giulio Scatolini

Cultura

L'attacco al vino, elemento di cultura e di difesa del territorio

Il comparto vitivinicolo nazionale vale 45 miliardi di euro tra impatto diretto e indiretto, l’1,1% del Pil, con 8,1 miliardi di euro di export, e quasi un milione di occupati in oltre 200.000 aziende

10 luglio 2025 | 14:00 | Giosetta Ciuffa

Cultura

Un nuovo slang per appassionare le nuove generazioni all'olio di oliva

La generazione più destinata a rappresentare il futuro dell'olio extravergine di oliva è di certo la Generazione Z. Con che frasi, legate all’EVO, dovremmo rivolgersi con entusiasmo e ironia ai giovani?

04 luglio 2025 | 11:00 | Giulio Scatolini

Cultura

Scopriamo l'Itrana, varietà pluripremiata in tutti i concorsi oleari nazionali

E' l'anno dell'Itrana e quindi è bene scoprirne il segreto. La scoperta dei profumi e del senso dell'Itrana quando si è cominciato a lavorare le olive verdi, sottocalibri della lavorazione in oliva da tavola "bianca"

26 giugno 2025 | 16:00 | Giulio Scatolini

Cultura

Aprire l'ombrello in casa porta sfortuna, ecco perchè

L’ombrello, dischiuso come quando si usa all’aperto per ripararsi dalla pioggia, porterebbe i pericoli e le insidie che affollano lo spazio esterno all’interno dello spazio domestico. Se una donna raccoglie il suo ombrello caduto, essa resterà zitella

20 giugno 2025 | 13:00 | Giulio Scatolini

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati