Una visione romantica della cultura dell'olio extra vergine d'oliva
Si parla molto di cultura dell'extra vergine, ma non si fa. Non bastano i corsi di assaggio e neanche i cooking show. Serve una visione romantica della cultura: dalla musica alla letteratura alle arti figurative. Occorre ricordare, spiega la Presidente di Pandolea Loriana Abbruzzetti, quali sono i prodotti sacri della nostra terra: l’olivo e l’olio.
A campagna olearia terminata si tirano le somme
Produzione bassa e prezzi alti. Produzione alta e prezzi bassi. E' così non c'è mai la giusta remunerazione per chi produce l'olio. La valorizzazione del prodotto passa inevitabilmente da quella dell'uomo che lo fa. E' questa la svolta epocale che tutti aspettavamo, secondo Piero Gonnelli, Presidente Aifo
Per chi vuole restare in questo mondo dell'olio d'oliva, tanti auguri
Dopo una lunga carriera alla Camera dei Deputati, l'ultima fatica del Prof. Mario Pacelli è stata la norma che istituisce la figura del Mastro Oleario. Direttamente dalle sue parole il significato di una legge che vuole cambiare il mercato del'olio di oliva italiano
Se l'olio extra vergine di oliva è solo un costo
Mangiare e servire cibi sani dovrebbe essere etica di vita. L’olio sarà alla base della loro buona cucina della nostra vita sana. Ecco allora - come spiega il Presidente di AIRO, Filippo Falugiani - che ci sono gli spazi per tramutare l'extra vergine di eccellenza da un costo a un profitto
Dalla qualità al valore aggiunto, la sfida dell'agricoltura 3.0
L’immagine edulcorata dell’agricoltura inizia e finisce nei format televisivi. Che invece l’agricoltura sia fatta di sveglie all’alba, di duro lavoro all’aria aperta, di imprevisti climatici si parla poco ma chi dovrebbe farlo se non proprio gli agricoltori? Saper raccontare, per permettere al consumatore di saper scegliere. E' la strada indicata da Francesco Presti
L'autogol dell'olivicoltura italiana
Le confessioni di un vivaisto non pentito, ma anzi orgoglioso, di andare controcorrente. L'Italia merita davvero di finire invasa da cultivar spagnole? Uno sfogo, una proposta, un progetto per il domani da parte di Pietro Barachini
Oltre gli scandali e il blogging, la sfida del giornalismo agroalimentare
Bufale, sul web e altrove, un tanto al chilo. Informazioni false, notizie edulcorate o mai date. Il giornalismo agroalimentare è morto? No, purchè non insegua gli scandali ma racconti i fatti, tutti, nella loro crudeltà e durezza. Così si può prendere anche la soddisfazione di smentire un sito anti-bufale, come ci spiega Attilio Barbieri
Donald Trump Presidente: l’agroalimentare italiano volta pagina?
America ed Europa stanno vivendo un nuovo medioevo, all’alba della terza rivoluzione (quella telematica) mentre la globalizzazione risente dei prevedibili contraccolpi. Il rischio oggi è veder chiudersi il mercato statunitense mentre assistiamo impotenti all'invasione del cibo asiatico. La lucida analisi di Mario Pacelli
Quando è il silenzio a uccidere l'olio italiano
L'olio nelle cucine delle case italiane, specie se è prodotto da amici o parenti, è buono per definizione. O forse no? In un territorio, più sono gli ulivi, meno cultura dell’olio c’è. A essere danneggiati dalle consuetudini sono gli innovatori che partono dalle radici per arrivare alla qualità. Le riflessioni di Maurizio Pescari
La burocrazia sta uccidendo il mondo del vino
Per restituire competitività occorre snellire la burocrazia. Oltre a questo un grosso problema che il vignaiolo artigiano si trova ad affrontare è quello della sua rappresentatività a livello dei Consorzi di Tutela. Riflessioni e proposte di Matilde Poggi, presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti
Il biologico ha vinto? Non ancora
Le crescite a doppia cifra delle vendite di alimenti biologici stanno spingendo il settore ma il sistema nazionale si presenta a questo appuntamento epocale decisamente in ritardo e impreparato. All'indomani dello scandalo sul falso grano biologico, un intervento a tutto tondo del Presidente di Federbio, Paolo Carnemolla
Dico no al nuovismo
E' la tendenza degli ultimi tempi. Tutto ciò che è vecchio va buttato via. Tutto ciò che è nuovo va accolto a braccia aperte. Si può innovare o abbracciare il nuovismo. C'è chi si schiera, come Pasquale Di Lena
Caccia alle truffe sull'olio d'oliva ma senza scivolare
L'olio italiano esiste ed è fatto da migliaia di olivicoltori e frantoiani. L'olio certificato italiano esiste. Un patrimonio di generazioni, di tradizioni e cultura non può essere banalizzato. Occorre saper denunciare truffe e falsificazioni, che danneggiano il settore, ma anche andare oltre. Il pensiero del Presidente del CNO Gennaro Sicolo
Non confondiamo creatività con tecnologia e chimica
Ogni cuoco o futuro cuoco dovrebbe leggere "Il pranzo di Babette". Cucina è dedizione, prima ancora che tecnica, e il profumo delle ore spese a ricercare ingredienti semplici ma curati. Poi viene la cucina e la cottura, ovvero "l’arte di usare il calore per esaltare i sapori e non per mandarli in fumo". Il pensiero e la filosofia di Alessandro Circiello, talentuoso chef e volto noto Rai
Gli ori e allori dei concorsi oleari valgono qualcosa?
I concorsi oleari hanno certamente avuto il merito di migliorare la qualità media degli oli. Hanno offerto una guida ai consumatori in epoche buie, con poche informazioni per indirizzare le scelte verso la qualità. E ora? E' tutto oro quel che luccica? Le considerazioni di Marino Giorgetti
Tutti a scendere dal carro dell'olio di palma
Dopo averlo difeso per mesi, ora non c'è industria alimentare che non pubblicizzi i suoi nuovi prodotti rigorosamente senza olio di palma. Purtroppo la posizione dell’industria alimentare italiana nella vicenda dell’olio di palma ha seguito gli schemi classici della battaglia di retroguardia, tipica delle aziende della penisola. Le riflessioni di Roberto La Pira de IlFattoAlimentare.it