Editoriali
Una visione romantica della cultura dell'olio extra vergine d'oliva
Si parla molto di cultura dell'extra vergine, ma non si fa. Non bastano i corsi di assaggio e neanche i cooking show. Serve una visione romantica della cultura: dalla musica alla letteratura alle arti figurative. Occorre ricordare, spiega la Presidente di Pandolea Loriana Abbruzzetti, quali sono i prodotti sacri della nostra terra: l’olivo e l’olio.
03 febbraio 2017 | Loriana Abbruzzetti
Abbiamo, noi donne dell’olio, voluto dedicare un Premio alla memoria di un uomo, Ranieri Filo della Torre. Perché? Perché a un uomo? Perché un altro concorso e un altro premio, ce n’era davvero bisogno? La risposta, per noi, viene dalla nostra storia costellata da domande come questa. Voglio ripercorrerla per spiegare il senso di questa, ma anche di tutte le nostre iniziative.
Quando nel 2002 ho contattato alcune colleghe di varie regioni d’Italia per costituire una associazione di donne dell’olio ho trovato subito grande disponibilità anche perché in molte avevano già la stessa idea.
Di lì a poco, nel 2003, l’associazione culturale fu costituita, le donne si sa sono operative, pratiche e amano stare in rete.
Subito sono cominciate le attività per diffondere la cultura dell’olio - incontri, degustazioni, lezioni, convegni – ma anche quelle per far conoscere ad enti ed associazioni la nostra piccola realtà nella speranza di un sostegno istituzionale.
Ed allora dovevo confrontarmi prevalentemente con gli uomini e la risposta era sempre la stessa: che senso ha una nuova associazione nel settore olivicolo? Quale ulteriore contributo potete apportare?
Il contributo era – ed è – quello culturale, di una visione, quella femminile, che non mira soltanto alla redditività ed al mero commercio ma riesce a coniugarli con il rispetto dell’ambiente, del territorio e della salute. Una visione che appartiene a molte donne e questo spiega il motivo di una vasta gamma di servizi legati all’agricoltura sociale e multifunzionale nelle aziende a gestione prevalentemente femminile
Negli anni l’associazione ha sentito l’esigenza di definire una propria specificità, una mission, dedicare prevalentemente il proprio tempo a educare i giovani, a tramandare le culture locali e le tradizioni alle nuove generazioni, ai nostri figli: attività naturale per noi donne-madri-genitrici.
Cultura e formazione sono i capisaldi a cui si ispira l’attività delle donne dell’olio associate in Pandolea.
La formazione ad oltre 20.000 studenti di scuole di ogni ordine e grado in varie regioni d’Italia, la cultura attraverso l’ideazione e realizzazione di iniziative ed eventi che mirano a suscitare l’interesse di un pubblico vario ed eterogeneo.
Si parla molto di cultura oggi in ambito agricolo e olivicolo e sono moltissimi i corsi, gli incontri, le degustazioni guidate da esperti, gli show cooking, i dibattiti per far conoscere i prodotti della nostra terra: profumi e aromi invadono le sale di moltissimi ristoranti, di luoghi istituzionali, di mercati.
Si parla molto di cultura anche nei media e sui social, spesso purtroppo confondendola con lo spettacolo, e questo ha portato i consumatori alla consapevolezza della bontà e qualità dei nostri prodotti.
La cultura inizia a far parte del nostro quotidiano, ma la nostra è una visione romantica della cultura, siamo convinte della necessità di un approccio interdisciplinare: dalla musica alla letteratura alle arti figurative. I nostri migliori ambasciatori saranno si i ristoratori ma anche e soprattutto poeti, letterati, artisti, giovani e adulti, emergenti e affermati, che cercheranno di coniugare storia e attualità, tradizione e modernità.
Ecco perché abbiamo pensato alla necessità di istituire un Premio con cui valorizzare, attraverso le varie discipline delle sue sezioni, i prodotti sacri della nostra terra, l’olivo e l’olio.
La scelta di dedicare il Premio a Ranieri Filo della Torre – che ha ricevuto anche una delle prime tessere onorarie di Pandolea, proprio per il suo sostegno e il suo impegno – è stata molto naturale, un uomo che ha dedicato tutta la sua vita all’agricoltura e che era convinto, come noi, che il settore dell’olio dovesse avere una maggiore valenza culturale, oltre che economica, e che ci aveva suggerito di creare una rubrica dove ospitare tutto ciò che si poteva raccogliere nell’ambito della cultura dell’olio. Mettere a disposizione di un pubblico quanto più vasto possibile, attraverso un sito dedicato, poesie, tesi di laurea, ricerche scientifiche, saggi, spettacoli, testi antichi storici e religiosi e tutto ciò che si riusciva a raccogliere: questo era il suo sogno.
Purtroppo lui non è riuscito a dare concretezza a quel progetto. Ma noi di Pandolea non abbiamo dimenticato il suo sogno, lo abbiamo fatto nostro.
Potrebbero interessarti
Editoriali
L’olio di oliva costa più dell’extravergine sullo scaffale del supermercato
Archiviata la parentesi degli ultimi due anni, una grande occasione persa, tornano le offerte più pazze del mondo sugli scaffali dei supermercati nazionali: 5,32 euro/litro un olio di oliva a 3,99 euro/litro un olio extravergine di oliva
26 novembre 2025 | 12:00 | Alberto Grimelli
Editoriali
L'olio della terza varietà di olivo più diffusa al mondo rischiava di finire nell'illegalità: il caso Coratina
La lenta burocrazia per approvare la decisione del Comitato chimici del COI: la procedura scritta si stima richiederà quattro mesi. Siamo di fronte a un parametro chimico che un tempo serviva a proteggere dalle frodi, ma che ora viene utilizzato per abbassare i prezzi
24 novembre 2025 | 13:00 | Silvan Brun
Editoriali
Caro David Prats Palomo, Borges ha pagato l’olio di oliva agli olivicoltori tunisini?
Gli affari tra Borges International Group e Bioliva Med Company sono un fatto. Molto più di una partnership. Ecco i fatti acclarati e molte domande. Quali società, afferenti ad Adel Ben Romdhane, riforniscono ora Borges di olio tunisino?
19 novembre 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli
Editoriali
Il prezzo dell’olio extravergine di oliva deve cambiare per il bene di tutti
Che un litro di olio extra fatto come dio comanda non può costare meno di 15 euro al litro è un dato di fatto. Faticoso promuovere l'olio poichè i cibi cosiddetti “proibiti” ci piacciono perché vanno al cervello e ci stimolano la voglia di continuare ad assaggiarne
14 novembre 2025 | 12:00 | Fausto Borella
Editoriali
SQN Alta Qualità Italia: ecco dove sta la fregatura per l’olio extravergine di oliva 100% italiano
Recentemente i Consorzi delle IGP/DOP dell’olio extravergine di oliva ma anche la maggior parte delle associazioni olivicole si sono schierate contro la creazione di un marchio SQN Alta Qualità Italia. Ecco perché
07 novembre 2025 | 15:20 | Alberto Grimelli
Editoriali
La triste realtà dell'olio extravergine di oliva, tra scaffale e mosca dell'olivo
Un consiglio spassionato: imparate ad assaggiare, scegliere ed acquistare l'olio extravergine di oliva. Perché, se non lo fate, il prossimo sentore che scoprirete nel vostro piatto, probabilmente sarà quello del verme morto e frantumato. Buon appetito!
31 ottobre 2025 | 12:00 | Piero Palanti
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o Registrati