Editoriali

Agricoltori sull’orlo di una crisi di nervi

13 marzo 2010 | Ernesto Vania

Non è certamente una settimana facile quella appena trascorsa per gli agricoltori italiani.
Mentre tutti i politici dibattevano su ogm sì e ogm no, il settore primario viveva una crisi drammatica legata al maltempo che sta flagellando le campagne e ai costi di produzione ancora una volta in crescita.

Ammontano ormai ad oltre 200 milioni di euro i danni causati all’agricoltura dall’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sul nostro Paese.
Una stima per difetto, viste le conseguenze disastrose in tutte le regioni.

Neve, vento e piogge incessanti si abbattono sulle campagne come le fatture sui tavoli degli agricoltori: in maniera sempre più violenta e pressante.

Non si arresta infatti l'aumento dei costi agricoli che crescono rispetto a dicembre del 2.8 %.
Gli aumenti più considerevoli, a gennaio rispetto al mese precedente, si riscontrano sui prezzi dei concimi (+ 12% su base mensile), su quelli degli animali da allevamento (+5.5%) e sui prodotti energetici (+4.4%).

Cercare di far quadrare i conti di un’impresa agricola, in queste condizioni, è veramente difficile.
Nessuna speranza viene infatti sul fronte delle vendite e del mercato.

Sono infatti ancora in ribasso gli aggiornamenti per le quotazioni del frumento duro sulle principali piazze nazionali nelle ultime settimane.
Nel mese di febbraio la flessione registrata per il frumento duro fino è stata del -8,2% rispetto al mese precedente.

Altro che dibattiti sugli ogm e i farmer’s market.
Gli agricoltori sono sull’orlo di una crisi di nervi e le loro aziende sull’orlo del baratro e della bancarotta.