Editoriali 29/04/2016

L'agricoltura biodinamica, tra filosofia, economia e agronomia


L'agricoltura biodinamica e agricoltura biologica non sono la stessa cosa.

Spesso però sono associate nella mente del consumatore che non distingue tra filosofie assai diverse.

In entrambi i casi, anche se per ragioni diverse, dietro al modello agricolo e agronomico c'è un'idea e un'ideale.

Per l'agricoltura biologica è il riequilibrio con la natura, il rifiuto del concetto di agricoltura industrializzata, della chimica e la ricerca di nutrimenti più salubri e salutari.

Dietro l'agricoltura biodinamica vi sono invece le tesi del filosofo ed esoterista Rudolf Steiner. Per fare agricoltura biodinamica occorre un approccio olistico, volto a considerare come un unico sistema il suolo e la vita che si sviluppa su di esso. La codificazione dei metodi biodinamici esclude l'utilizzo di qualsiasi innovazione scientifica o tecnologica, prediligendo, invece, compostaggio e fasi lunari.

L'agricoltura biologica non rifiuta, di per sé, la scienza utilizzando anzi preparati biotecnologici, come può essere il Bacillus Thuringensis, per combattere alcune patologie.

L'agricoltura biologica mira, quindi, a un'evoluzione e innovazione che parta dalla natura.

L'agricoltura biodinamica, invece, partendo da concetti filosofici, come l'energia vitale o le forze cosmiche, mira semplicemente a indagare la natura, per trovare in essa gli insegnamenti per fare agricoltura. Da qui nascono i preparati biodinamici ottenuti da letame, polvere di quarzo o sostanze vegetali, in diluizione omeopatica, oppure il preparato 500 riguardante il trattamento di corna di mucche per aumentare la fertilità del terreno.

L'agricoltura biologica è scienza e tecnica, partendo dalla natura.

L'agricoltura biodinamica è filosofia applicata alla produzione di cibo.

Diversità fondamentale tra i due sistemi è che l'agricoltura biologica è codificata da precise norme, europee e nazionali. Chiunque, seguendo le regole indicate in tali disposizioni e nei relativi disciplinari, può utilizzare il marcio bio.

Il marchio dell'agricoltura biodinamica è di proprietà esclusiva di un'associazione, la Demeter International e non ci sono leggi o norme a codificare l'agricoltura biodinamica. Tutto è lasciato al sistema di certificazione volontario e privato della Demeter International.

L'agricoltura biologica è ormai parte della vita di tutti noi. I prodotti biologici sono diffusi negli scaffali dei supermercati e fanno parte della spesa quotidiana di molte famiglie italiane ed europee.

L'agricoltura biodinamica è molto meno conosciuta e un po' settaria. Ci si avvicina chi è rimasto affascinato dagli scritti di Steiner e crede nella sua filosofia. La diffusione è ben più limitata dell'agricoltura biologica ma ha un buon successo su taluni mercati, come quello tedesco.

Non tenere conto di queste differenze, strategie e visioni è un grave errore.

Errore commesso dal Ministero delle politiche agricole che ha deciso di includere il biodinamico nel Piano strategico nazionale per il biologico.

Accomunare e mettere sotto lo stesso tetto biologico e biodinamico è una forzatura.

E' evidente però che il governo e lo Stato non possono disinteressarsi a un fenomeno e a un settore, quale quello del biodinamico, che coinvolge migliaia di aziende e di consumatori.

E' altrettanto evidente, a chi conosce il mondo del biodinamico, che Demeter Internatrional non ricerca e non ha alcun bisogno di qualsivoglia “accreditamento” poiché trova la sua autorevolezza in sé e in una filosofia viva e vitale da più di un secolo.

E' quindi lo Stato a essere un intruso nel mondo del biodinamico e questa è certamente una novità nel panorama del comparto agricolo italiano.

di Ernesto Vania

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