Cultura
Nella tomba di una regina d'Egitto anfore di vino di 5000 anni

Nella tomba della regina Meret-Neith un’enorme quantità di corredi funerari, tra cui centinaia di grandi anfore di vino. Alcune erano molto ben conservate e ancora sigillate nel loro stato originale. Contenevano i resti di vino di 5000 anni fa
28 maggio 2025 | 16:00 | T N
Un team tedesco-austriaco guidato dall’archeologa Christiana Kohler dell’Università di Vienna sta indagando sulla tomba della regina Meret-Neith ad Abydos, in Egitto. Fu la donna più potente del periodo intorno al 3000 aC. Recenti scavi dimostrano il suo significato storico speciale: i ricercatori hanno trovato vino di 5.000 anni e altri monili. Questo alimenta la speculazione che Meret-Neith sia stato il primo faraone donna dell'antico Egitto e predecessore della successiva regina Hatshepsut.
Il team ha recentemente iniziato gli scavi archeologici nella tomba della regina Meret-Neith della 1a dinastia (c. 3.000 aC) in Abydos e scoprì nuove informazioni significative su questa importante donna storica. La regina Meret-Neith fu l'unica donna ad avere la sua tomba monumentale nel primo cimitero reale d'Egitto ad Abydos. Era probabilmente la donna più potente del suo tempo e i ricercatori di oggi ipotizzano che Meret-Neith possa essere stata la prima femmina faraone nell'antico Egitto e quindi il predecessore della successiva regina Hatshepsut della XVIII dinastia. La sua vera identità rimane un mistero. I nuovi scavi portano alla luce nuove entusiasmanti informazioni su questa donna unica e sul suo tempo.
Il team archeologico ha trovato prove di un’enorme quantità di corredi funerari, tra cui centinaia di grandi anfore di vino. Alcune erano molto ben conservate e ancora sigillate nel loro stato originale. Contenevano i resti di vino di 5000 anni fa. Inoltre, le iscrizioni testimoniano che la regina Meret-Neith era responsabile di uffici del governo centrale come il tesoro, che sostiene l'idea del suo speciale significato storico.
Il complesso tombale monumentale di Meret-Neith nel deserto di Abydos, che comprende le tombe di 41 cortigiani e servitori oltre alla sua camera sepolcrale, è stato costruito con mattoni di fango, argilla e legno. Grazie ad atteggiamenti e a varie nuove tecnologie archeologiche, il team ha potuto dimostrare che le tombe sono state costruite in diverse fasi di costruzione e per un periodo di tempo relativamente lungo. Questa osservazione, insieme ad altre prove, sfida radicalmente l’idea di un sacrificio umano rituale come parte della sepoltura reale nella prima dinastia, che è stata spesso assunta nelle prime ricerche, ma mai provata davvero.
Potrebbero interessarti
Cultura
Niente di meglio di una Bruschetta mistica di olio d'oliva San Felice per il Ferragosto

Vi auguriamo buone vacanze con alcune poesie “a tema” di olivo e olio extravergine di oliva che serviranno (si spera) a rasserenare il tenebroso clima che stiamo vivendo in questa nostra società piena di orrori e di egoismi
08 agosto 2025 | 13:00 | Giulio Scatolini
Cultura
L’olio extravergine di oliva in Guerre Stellari: le ricette della saga

Cuochi come il maestro Marino Pomana hanno sviluppato tecniche di cottura e condimento basate sulle qualità fisico-chimiche dell'olio di oliva, a volte adattamenti funzionali della nostra maionese terrestre
12 luglio 2025 | 10:00 | Vilar Juan
Cultura
Come far innamorare dell’olio di oliva di qualità la Generazione Z

Usare correttamente il linguaggio dei giovani può essere utile per avvicinarli a un mondo, quello dell'olivo e dell'olio, che sentono distanti. Ecco come i Boomer possono avvicinare la Generazione Z all'extravergine
11 luglio 2025 | 13:00 | Giulio Scatolini
Cultura
L'attacco al vino, elemento di cultura e di difesa del territorio

Il comparto vitivinicolo nazionale vale 45 miliardi di euro tra impatto diretto e indiretto, l’1,1% del Pil, con 8,1 miliardi di euro di export, e quasi un milione di occupati in oltre 200.000 aziende
10 luglio 2025 | 14:00 | Giosetta Ciuffa
Cultura
Un nuovo slang per appassionare le nuove generazioni all'olio di oliva

La generazione più destinata a rappresentare il futuro dell'olio extravergine di oliva è di certo la Generazione Z. Con che frasi, legate all’EVO, dovremmo rivolgersi con entusiasmo e ironia ai giovani?
04 luglio 2025 | 11:00 | Giulio Scatolini
Cultura
Scopriamo l'Itrana, varietà pluripremiata in tutti i concorsi oleari nazionali

E' l'anno dell'Itrana e quindi è bene scoprirne il segreto. La scoperta dei profumi e del senso dell'Itrana quando si è cominciato a lavorare le olive verdi, sottocalibri della lavorazione in oliva da tavola "bianca"
26 giugno 2025 | 16:00 | Giulio Scatolini