Cultura

Come far innamorare dell’olio di oliva di qualità la Generazione Z

Come far innamorare dell’olio di oliva di qualità la Generazione Z

Usare correttamente il linguaggio dei giovani può essere utile per avvicinarli a un mondo, quello dell'olivo e dell'olio, che sentono distanti. Ecco come i Boomer possono avvicinare la Generazione Z all'extravergine

11 luglio 2025 | 13:00 | Giulio Scatolini

Noi Boomer (1946-1964) siamo la generazione che di più, attualmente, in percentuale, si occupa di EVO (inizio con uno slang più fico per rompere il ghiaccio). Di certo, tuttavia, per incidere, in modo significativo, sulle tendenze e la crescita dei consumi, dobbiamo pensare alle generazioni future che, da un punto di vista economico, andranno più ad incidere, sugli acquisti di beni di qualità e di moda. La generazione più destinata a rappresentare tale futuro è di certo la Generazione Z (1997-2012).

Con che frasi, legate all’EVO, dovremmo rivolgersi con entusiasmo e ironia alla Generazione Z?

Dopo la prima puntata, eccone altre che potrebbero funzionare. 

Questo EVO è ottimo ma è Normie

Questo extravergine è buono, ma tuttavia non è apprezzato dalle persone che si credono, erroneamente, alternative o diverse.

Normie significa in inglese “normali”, ma nello slang indica le persone che seguono le mode e le tendenze senza avere una personalità o uno stile originali. Si usa spesso in modo dispregiativo o sarcastico da parte di chi si considera diverso o alternativo.

 

“Io consumo extravergine fatto solo con i frantoi tradizionali” “Ok boomer! Bravo!!!

“Consumo solo l’olio fatto con i frantoi tradizionali” “Mamma mia quanto sei all’antica”.

“Ok boomer” è una frase che i giovani usano per rispondere in modo ironico e sarcastico alle critiche o ai rimproveri delle persone più anziane, soprattutto i nati tra il 1946 e il 1964, ma anche coloro che sono reputati un po' all’antica.

 

“Mario ecco il mio nuovo frangitore. Ti convince?” “Slay! Eccezionale”

“Mario ecco il nuovo frangitore! Ti convince?” “Wow, moltissimo”.

Slay significa “uccidere” o “distruggere” in inglese, ma nello slang assume una connotazione positiva e significa avere successo, essere innovativi.

 

“Luigi mi ha detto che stai snitchando in giro che ho fatto un EVO con due annate diverse, E’ vero?” 

“Luigi mi ha detto che stai raccontando a tutti che ho fatto un extravergine mettendo insieme due annate diverse! E’ vero?”.

Snitchare significa “spifferare” o “fare la spia” e deriva dall’inglese Snitch che significa appunto “informatore”. Si usa per indicare di rilevare ad altre persone informazioni riservate e compromettenti.

 

“Sono un Dop EVO Stan!!!”.

“Sono un super fan degli extravergini DOP!!!”. 

Deriva dalla canzone Stan di Eminem, che racconta la storia di un fan psicopatico. 

 

“Monica ha comprato un EVO biodinamico e ora si sente Woke della sostenibilità”

“Monica ha comprato un extravergine biodinamico e ora si sente una paladina della sostenibilità”.

Woke significa essere consapevole, informato o sensibile su temi sociali, politici o culturali importanti. Deriva dal participio passato del verbo inglese to woke (svegliarsi). Negli ultimi tempi il termine ha iniziato ad essere usato in alcuni ambienti politici anche con senso un po' dispregiativo, per indicare una tendenza a prendere posizioni troppo orientate al “politicamente corretto”.

 

“Mi sono Triggerato molto dopo che ho assaggiato quell’olio che mi hai portato, vecchio e rancido”.

Mi sono sentito molto deluso dopo che mi hai portato quell’olio vecchio e rancido.

Trigger è un termine inglese che significa “innesco”, “stimolo” e anche  ”grilletto”. Si usa per indicare qualcosa che provoca una reazione negativamente ed emotivamente forte in una persona.  

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