Cultura

DAI BANCHI DI TRIBUNALE ALLE STANZE DEL VITTORIANO. TINA CARDONE ESPONE LA PERSONALE “I RITRATTI DELLA GIUSTIZIA”

E' stata magistrato degli anni di piombo e procuratore capo del Gip di Napoli, ora la si scopre nelle vesti di pittrice

28 ottobre 2007 | C. S.

E’ stata magistrato negli anni di piombo, donna tra le prime nelle aule dei tribunali. Oggi dipinge i volti della giustizia ritraendo gli occhi che ha incontrato. Tina Cardone D’Alessio inaugurerà il prossimo 30 ottobre alle 18,30, nella Sala del Giubileo del complesso del Vittoriano in via San Pietro in Carcere a Roma, la personale “I Ritratti della Giustizia”.
La mostra (30 ottobre – 18 novembre 2007) verrà introdotta da Sandra Lonardo Mastella e presentata da Bruno Vespa. La personale è l’ultima tappa di un’attività espositiva avviata nell’estate del 2004 a Capri, cui seguono una retrospettiva al Palazzo Pignatelli Strangoli e, nel 2005, un’antologica al teatro Verdi di Salerno.

“L’arte, per Tina Cardone, deve raffigurare le cose belle e non quelle tristi, essa deve essere una sorta di gioia del cuore e della mente e tocca all’artista di farsi interprete di questa esigenza di rappresentazione del bello; e questo, prima di essere un dettato estetico, costituisce, come ci lascia intendere la Cardone, una sorta di imperativo morale…”, scrive di lei Rosario Pinto.
La sua educazione pittorica si forma nel clima della tradizione moderna attraverso lo studio e l’osservazione dei capolavori recitativo-manieristi dei grandi dell’800.

Una nuova personalità artistica si affianca al mai abbandonato rispetto del proprio ruolo di magistrato impegnato, oggi più che mai, anche sul fronte internazionale: dal 2006 Assunta Cardone D’Alessio, in arte Tina Cardone, ricopre la carica di Vice Capo del Dipartimento Affari Nazionali ed Internazionali di Giustizia. Nel 2007 dà avvio al ciclo dei Ritratti della Giustizia, una galleria immaginifica di opere che reintroducono l’antico cerimoniale della posa.

La pittura le si rivela dopo un’attenta meditazione frequentando l’atelier del Maestro Mario Ferrante, celebrato artista italo-carioca. Tra il 1998 ed il 2002, lo studio della tecnica pittorica e dell’anatomia instillano in Tina Cardone la consapevolezza del necessario distacco dal provincialismo di maniera: il linguaggio stilistico matura, così, in un clima di rinnovamento figurativo; nasce la prima galleria di ritratti. E’ il 2003.
Nell’estate del 2004 prende forma il progetto di una personale a Capri, a cui seguono una retrospettiva a Palazzo Pignatelli Strangoli di Napoli ed un’antologica presso il Teatro Verdi di Salerno nel 2005. Le tre esposizioni raccolgono consensi unanimi di pubblico e di critica.
Nell’ultima produzione di Tina Cardone si delinea una personalità indipendente, mai ligia alle correnti o alla tendenza. I suoi oli e le sue cromie danno avvio ad una ricerca in divenire della dimensione onirica coniugata ad uno stretto realismo.

Chi è Tina Cardone
Tina Cardone D’Alessio nasce a Napoli. Nella città, che risorge dalle tragedie del secondo conflitto mondiale, trascorre gli anni dell’adolescenza e della giovinezza. Incline all’arte fin dall’infanzia, coltiva una forte passione per la musica ed il pianoforte, ma sono gli anni da dedicare allo studio, con determinazione e consapevolezza.
Si laurea in giurisprudenza e supera il concorso in magistratura, tra le prime donne in Italia.
Nella Milano degli anni di piombo partecipa ai processi politici correlati alla strage di Piazza Fontana, dedicando all’arte il poco tempo residuo che le consentono gli impegni del ruolo istituzionale.
La sua carriera di magistrato la conduce a Benevento e poi presso la Corte di Appello di Napoli, fino a ricoprire la carica di Presidente Aggiunto dei G.I.P. del Tribunale partenopeo.



Fonte: Antonello Bruno e Diletta De Sio