Cultura
I vincitori del premio cultural-oleario Ranieri Filo della Torre

Cultura e formazione sono le basi dell’attività delle donne dell’olio di Pandolea. Alcune delle migliori settanta opere presentate al concorso, insieme alle tre opere vincenti, sono state inserite nell’antologia “Un filo d’olio”
29 marzo 2022 | C. S.
Confagricoltura ha ospitato l’evento, promosso dall’Associazione Pandolea, che ha assegnato i 10 premi del concorso intitolato a Ranieri Filo della Torre. Uno speciale riconoscimento è andato al giornalista Elia Fiorillo per Il suo impegno professionale per lo sviluppo del settore olivicolo oleario italiano, che ha ricevuto anche un’opera di Enrico Benaglia.
Il premio internazionale, giunto alla sua V edizione, è stato indetto dall’Associazione delle produttrici di olio extravergine di qualità e delle donne comunque impegnate professionalmente nel settore, per promuovere coloro che hanno saputo esaltare meglio i prodotti sacri della nostra terra: l’olivo e l’olio.
Cultura e formazione sono le basi dell’attività delle donne dell’olio di Pandolea. “L’olivo, le olive e l’olio sono da sempre fonte d’ispirazione per gli artisti. Abbiamo dedicato – ha affermato la presidente Loriana Abbruzzetti - questo premio a Ranieri, personaggio significativo di questo nostro mondo che, con passione e competenza, si è impegnato per l’olivicoltura italiana perché siamo convinte che l’olivicoltura e la sua cultura vadano ancora promosse sul piano letterario, artistico e scientifico”.
“Confagricoltura – ha detto il componente di giunta confederale, Nicola Cilento - apprezza le iniziative come queste, capaci di trasmettere la genuinità e la cultura di un prodotto. L’olio extravergine ancora non è valutato e conosciuto come meriterebbe: rappresenta meno del 2% dei grassi consumati nel mondo”.
Walter Placida, presidente della Federazione nazionale olivicola di Confagricoltura ha sottolineato il legame profondo che unisce il valore produttivo con quello culturale: “E’ questa – ha detto - un’iniziativa importante che contribuisce a promuovere un comparto fondamentale italiano che, nonostante i problemi, si distingue per la qualità del suo olio”.
Laura Brida, responsabile Organizzazione e Promozione Eventi Cia-Agricoltori Italiani, dopo aver portato il saluto del presidente e del direttore dell’Organizzazione, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, ricordando che la prossima edizione del Premio si terrà nella sede della Confederazione italiana agricoltori.
Sono intervenuti in collegamento il direttore esecutivo COI–Consiglio Oleicolo Internazionale Abdellatif Ghedira e, in presenza, Elia Pellegrino, presidente Aifo Associazione Italiana Frantoiani Oleari, Mauro Meloni, direttore Ceq-Consorzio Extravergine di Qualità e Marida Iacona della Motta, moglie di Ranieri.
A questa edizione hanno partecipato più di 70 autori di poesie e narrativa, alcune delle migliori opere, insieme alle tre vincenti, sono state inserite nell’ antologia “Un filo d’olio”, pubblicata da La Ruota Editrice e in vendita al prezzo di 15 euro.
Per la poesia premiato Bruno Fiorentini, con “la canzone dell’olivo”, che ha ricevuto l’opera di Patrizia Balzamo, al secondo posto Nerina Poggese con “di pietre e di fatiche” al terzo Vincenzo Cerasuolo con “ll’arbere d’aulive”. Per la sezione narrativa prima classificata Rosanna Quagliarello (melanzane a colazione), seconda Giuliana Bardelli (la leggenda del folletto della storia), terzi a pari merito Alberto Favaro (un pacco per lei) e Nicoletta Morbioli (oro giallo). Particolarmente apprezzata l’interpretazione delle opere vincitrici dagli allievi attori Tiziana Galliani, Rossella Colosimo, Mauro Pierbattista dell’Associazione culturale Il Teatro di Alice, di Elettra Zeppi.
Molto interessanti e di ottimo livello le tre tesi di laurea premiate, selezionate da una giuria in collaborazione con l’Accademia nazionale dell’olivo e dell’olio e illustrate da Maria Lisa Clodoveo, intervenuta alla premiazione come delegata dell’Accademia. Prima classificata Michela Lupo, che ha ricevuto anche “Limoni”, acquarello di Luisa Grifoni; al secondo posto Amelia D’Alessio, terza classificata la tesi di Enrico Ortenzi.
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