Cultura

Il Premio Ranieri Filo della Torre di Pandolea guarda a un futuro internazionale

Nel corso dell'assegnazione dei premi della quarta edizione, è stato siglato il protocollo d’intesa tra l’Associazione Pandolea e il Comune greco di Agrinio propedeutico alla nascita della Rete delle donne dell’olio del Mediterraneo

05 marzo 2020 | C. S.

Il Premio internazionale “Ranieri Filo della Torre”, promosso dall’Associazione Pandolea e giunto alla sua quarta edizione, ha assegnato a Roma, nell’Auditorium “Giuseppe Avolio” di Cia-Agricoltori Italiani, i premi ai finalisti del Concorso nato con l’obiettivo di esaltare sul piano letterario, artistico e scientifico il mondo dell’olivicoltura.

L’iniziativa dell’Associazione che unisce in sé donne imprenditrici di piccole e medie imprese, produttrici di olio extravergine di qualità, è stata inaugurata dal saluto di Marida Iacona della Motta, moglie di Ranieri, introdotta dal moderatore dell’evento, il giornalista Maurizio Pescari.

A seguire, sono intervenuti alla cerimonia: Stefano Francia, Giunta nazionale Cia-agricoltori italiani; Pierluigi Silvestri, della Federazione Regionale olio Lazio di Confagricoltura; Maria Lisa Clodoveo, Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio; Sabrina Diamanti, Conaf; Sergio Auricchio, direttore di Agra Editrice e Loriana Abbruzzetti, presidente di Pandolea.

Quest’anno, sono stati un centinaio i partecipanti al Concorso, tra autori di poesie e narrativa, selezionati dalla giuria presieduta da Bruno Gambacorta, giornalista Rai, con Fiorella Cappelli e Loriana Abbruzzetti. Le tesi di laurea, scelte da un comitato di accademici presieduto dal Prof. Riccardo Gucci, sono state, invece, 14 e tutte di ottimo livello.

L’evento, inoltre, è stato occasione importante per ricordare attraverso la consegna di una targa alla delegazione greca presente in sala, la pluriennale collaborazione tra Pandolea ed il comune di Agrinio in Grecia, con il quale si sta lavorando per la costituzione della Rete delle donne dell’olio del Mediterraneo, sostenuta dal COI. A tal proposito, nel pomeriggio, al fine di organizzare attività di educazione alimentare nei rispettivi territori, è stato siglato il protocollo d’intesa tra l’Associazione Pandolea e il Comune greco di Agrinio.

“Il protocollo-ha dichiarato Loriana Abbruzzetti, presidente di Pandolea, impegna le parti ad attivare forme di collaborazione per la promozione di progetti condivisi e finalizzati alla valorizzazione degli oli extra vergini di oliva di qualità, allo sviluppo dell’imprenditoria femminile, alla diffusione della cultura alimentare e salutistica nelle scuole “

Per la Sezione Scientifica, sono stati premiati

Giulia Vicario – Laurea Magistrale
Irene Raggi – Laurea Triennale
Maddalena Lo Gatto – Laurea Triennale
Elisa Pannucci – Dottorato

Per la sezione Poesia, sono stati premiati:

VINCITORE: Bruno Fiorentini, L’Olivo

FINALISTI – MENZIONE SPECIALE
Rosa Anna Quagliariello - ODE ALL'OLIO
Veruska Vertuani - UNA CROCE SUL PANE
Giuliana Bardelli– PUREZZA
Vincenzo Cerasuolo - L'ORO DEL CILENTO

Per la sezione narrativa sono stati premiati:

VINCITORE: Antonio Moresi - OLIO E VITA

FINALISTI – MENZIONE SPECIALE

Giovanni Enrico Agosteo - DON MICO E L'OLIO DEL BARONE DI CAPRAROTTA Maria Luisa Antonini - L'ULTIMO RACCOLTO
Alessandro Petruccelli - L'OLIVETO CHE MI HA FATTO STUDIARE

Premi Speciali sono stati assegnati a: Rosaria Marino, direttrice area sicurezza alimentare ASL Roma1 che ha ricevuto un’opera del maestro Enrico Benaglia (Il giocattolo di Leda); Antonella Lattanzi, scrittrice un’opera del pittore Raffaele De Rosa (Il matrimonio di Beppe); Stefano Magno, chirurgo senologo Fondazione Policlinico Universitario Gemelli IRCCS un’opera dell’artista-fotografo Carlo D’Orta (Liquidance); Giorgos Papanastasiou, sindaco di Agrinio un’opera dell’acquarellista Luisa Grifoni della Valle (Uliveto toscano).

Nel corso dell’incontro, è stato presentato il libro “50 sfumature di olio….poesie e racconti”

pubblicato da Agra Editrice con i racconti e le poesie selezionate dalla Giuria e le opere vincitrici sono state interpretate dagli allievi attori Francesca Bortolotti e Paolo De Candia dell'Accademia di Recitazione Stabile di Roma, diretta da Maria Beatrice Alonzi.

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