Cultura
Il mondo del cibo raccontato dal fotoreporter americano Steve McCurry
Fino al 6 gennaio i Musei San Domenico di Forlì ospitano in prima mondiale 'Cibo' del fotografo Steve McCurry, quattro volte vincitore del World Press Photo.
20 settembre 2019 | C. S.
Da sabato 21 settembre a lunedì 6 gennaio i Musei San Domenico di Forlì ospitano in prima mondiale ‘Cibo’, un racconto fotografico sul cibo e sul suo ciclo della vita, dalla produzione al consumo, del fotografo Steve McCurry, quattro volte vincitore del World Press Photo.
Una mostra con foto in gran parte mai esposte o stampate prima, che si sviluppa in 5 sezioni: il ciclo della vita del cibo, il pane come alimento primario, la produzione del cibo, la sua trasformazione e la condivisione.
Le foto, scattate tra America Latina, Asia ed Europa, mirano a riportare il cibo al suo valore centrale di vita.
"McCurry è il fotografo dell’attesa, sa rappresentare la povertà, il suo sarà un viaggio nel cibo come diritto alla vita», dice Monica Fantini, ideatrice del Buon Vivere e della rassegna assieme a Fabio Lazzari. "Quando facemmo la prima mostra ‘Icons and Women’ la fotografia era un’incognita assoluta – continua Roberto Pinza, presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi –. Dopo il successo diMcCurry capimmo che ci volevano due cose: un’alta qualità e la continuità annuale. Il cibo è un fattore che divide il mondo: una parte ne consuma troppo, un’altra non ce l’ha. Sarà molto interessante vedere come lo affronterà un artista provocatorio come McCurry".
Sostiene Fabio Lazzari che "McCurry è un cacciatore di storie, non di immagini. E temi universali come la condizione della donna e lo sfruttamento del lavoro emergono con prepotenza dalle sue immagini. L’arte ovviamente non dà risposte, ma suggerisce domande. Le sue fotografie sono sassi lanciati in uno stagno, che provocano tante onde e sollecitano vari livelli di lettura". A Peter Bottazzi è affidato l’allestimento, fatto per visitatori non passivi. Ogni stanza avrà un’ambientazione specifica con colori diversi.
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