Cultura

LE MOLTE ANIME DELLA SCRITTURA NELLA “TERRA DEGLI OLIVI”

Sono attivi da qualche anno a questa parte i “presidi del libro”, con l’intento di favorire la lettura e l’incontro tra chi scrive e chi legge. Il Presidio del Libro “84, Charring Cross Road”, animato da Antonella Casilli, intende seguire un percorso con la letteratura del Sud protagonista

11 febbraio 2006 | Carlotta Baltini Roversi

E’ il Sud, e in particolare il Salento, a voler essere il centro propulsore della ricerca letteraria. Un impegno non facile, vista la marginalità di certe aree, ma non certo impossibile. Nel 2004 gli operatori del libro si ritrovarono a Bari per ragionare intorno a un tema spinosissimo: la promozione della lettura. In Italia, si sa, si legge poco, e il Sud vanta il primato dei non lettori. Eppure, è proprio dal Sud che è partita una lodevole iniziativa, quella dei “presidi del libro”, nati proprio per diffondere l’amore per la lettura, in maniera concreta, attraverso un’organizzazione ben strutturata di cui si può avere un’informazione più dettagliata consultando il sito link esterno

Una vera rivoluzione, silenziosa ma efficace. Editori, bibliotecari, insegnanti, librai, rappresentanti istituzionali, associazioni culturali e altre realtà avevano aderito nel 2004 al Forum nazionale del libro e della lettura. L’iniziativa è stata poi replicata con successo, nella sua seconda edizione, lo scorso anno. L’impegno è stato ben chiaro fin da subito: scambiare esperienze e riflessioni nel tentativo di elevare il basso livello dei lettori nel nostro Paese. Tentativo riuscito? Si prova.

In Puglia i “Presidi del Libro” coinvolgono varie realtà, con sedi ubicate nelle cinque province. Di questi presidi ne abbiamo scelto uno, quello di cui è promotrice Antonella Casilli, con sede a Lecce, per dare un’idea di come questi presidi si muovano a favore della promozione della lettura.

Quest’anno si riparte, con un nuovo progetto...
Sì; e parafrasando Goethe, che definì il meridione “terra di limoni”, ho deciso di usare l’espressione altrettanto calzante di “terra degli olivi”. Il nostro impegno, come Presidio del Libro “84, Charring Cross Road”, è di privilegiare il territorio. In particolare, come salentini, prima ancora che come lettori, si è deciso di andare proprio in questa precisa direzione.

E cosa significa, in concreto, valorizzare il territorio?
Raffaele Nigro ha definito gli scrittori del Sud i nuovi archeologi, intendendo con ciò le persone con la volontà di portare alla luce quegli elementi propri della nostra cultura. Ebbene, noi, in quanto Presidi del libro, dobbiamo essere in un certo senso i manovali di questi archeologi, affinché il loro impegno sia premiato da una grande diffusione delle opere.

La situazione generale nella quale ci si muove non è facile
Non lo è, perché siamo nella paradossale situazione che sono molti di più – così, per fare il verso ad una frase che Skarmeta fa dire al Postino di Neruda - quelli che scrivono, piuttosto che quelli che leggono.

E tra “quelli che scrivono” chi ha scelto?
Nel nostro caso specifico, quegli autori che in comune vantano, oltre alle origini territoriali, una padronanza lessicale, uno stile ineccepibile e storie coinvolgenti.

Libri veri, capaci di lasciare qualcosa al lettore, insomma...
Sì, libri che dopo averli letti non si possa fare a meno di segnalarli agli amici, dando vita all’irrinunciabile passaparola che è poi, in realtà, la pratica consueta alla quale ricorre chi è veramente entusiasta di ciò che legge. Ecco, partendo dall’orgoglio delle proprie radici, gli autori che si vuole coinvolgere nel 2006 ci raccontano, con stile ineccepibile, storie coinvolgenti in cui hanno fermato, nella pagina scritta, odori, sapori, colori della propria terra, il Salento.

Alcuni libri hanno trovato ampi consensi, negli anni passati...
Testi come Otranto e Lo scriba di Casole, rispettivamente di Cotroneo e Gorgoni hanno per esempio catturato le ombre e le luci di Otranto.
Emilia Bernardini Grimaldi in Antonietta ed i Borboni ha racchiuso tutti i colori del mare di Gallipoli, che ha quegli stessi colori della collana di turchesi che Beniamino Marcianò regalò ad Antonietta, ormai lontana da Gallipoli.
Oppure penso ai colori della terra rossa, della nostra terra arsa dal sole, che ritroviamo in Casa rossa di Francesca Marciano; o al gusto saporito e forte, come quello dell’olio appena franto, che Caricato fa assaggiare a san Giuseppe da Copertino...

Non solo Salento, tuttavia...
Accanto a questi autori si vorrebbero incontrare altri come Carofiglio e Niffoi.
Gianrico Carofiglio non è salentino, ma un pugliese che in ciascuno dei suoi romanzi è riuscito a rendere stupenda una città come Bari. Leggendo i romanzi di Carofiglio si pensa: “ma com’è possibile che una città tanto bella sia a così poca distanza e non ho avuto il piacere di ammirarla!”
L’altro autore non salentino che si vorrebbe coinvolgere, è Salvatore Niffoi; anche lui ha scritto un bellissimo romanzo, La leggenda di Redenta Tiria, ambientato nella sua terra, la Sardegna.

Un progetto con il Sud protagonista
Proprio così, con un Sud che esprima le sue molteplici anime. Oltre che l’occasione di incontro tra regionalità differenti, mi piacerebbe pensare tra l’altro a un confronto tra Niffoi e Caricato, due autori d’elitè che sanno guardare all’evoluzione dei generi letterari. La leggenda di Redenta Tiria di Niffoi e L’olio della conversione di Caricato sono due storie che hanno tanto in comune, trattando l’una di una donna che si comporta come una santa e l’altra, invece, di un santo che si comporta come un uomo.

E con questi incontri ci si avvicina di più ai libri...
Tutte queste belle scritture, con i loro profumi, tramonti, sapori, colori, ci aiutano anche a capire meglio noi stessi e le persone che ci sono vicine.
Quanto alla località in cui si intende operare restano immutati gli intendimenti dei precedenti anni, visti i risultati ottenuti. Si opererà nella città di Nardò, con la collaborazione della Libreria Fiore, dove vi sono peraltro istituti quali il Liceo Scientifico e la scuola Media I° nucleo, particolarmente reattivi a qualsiasi proposta; ma anche in una città come Lecce, dove si collabora con il Liceo Scientifico De Giorgi, o a Santa Caterina, dove si proseguirà l’iniziativa a staffetta di “Lettori sotto l’ombrellone” iniziata già da qualche anno. In tutti i casi, si continuerà ad operare come aggregazione di lettori che hanno bisogno di condividere i percorsi di lettura.