Cultura

L'olio d'oliva veniva utilizzato già 8000 anni fa

Una ricerca archeologica israeliana ha scoperto, nella bassa Galilea, la prova della presenza di olio in anfore risalenti al 5800 aC. Si potrà ora scoprire che olio producevano alle origini della cultura alimentare mediterranea

08 gennaio 2015 | T N

Tracce di frantoi risalenti a 6000 anni fa sono stati scoperti in varie parti della Grecia, ma il rinvenimento archeologico nella bassa Galilea è straordinario.

Sono infatti stati trovati alcuni cocci e alcune anfore contenenti tracce di olio di oliva.

I risultati sono stati pubblicati a fine 2014 sul Journal of Plant Sciences e, nel corso di un'affollata conferenza stampa, sono stati mostrati reperti, alcuni dei quali risalenti al 5800 aC, con tracce di olio d'oliva la cui composizione è molto simile, secondo i ricercatori, a quella moderna.

"Anche se è impossibile affermarlo con certezza – hanno spiegato Ianir Milevski e Nimrod Getzov della Israel Antiquities Authority – l'olio potrebbe derivare da una specie di ulivo che è stato addomesticato insieme a grano e legumi. Queste ultime colture sono note da almeno 2.000 anni prima l'insediamento a Ein Zippori oggetto degli scavi. Con la scoperta dell'utilizzo dell'olio d'oliva la base della dieta mediterranea era completa. Dai tempi antichi fino ad oggi, l'economia del Mediterraneo si è basata su olio d'oliva, grano e legumi, colture spesso menzionate nella Bibbia.”

I primi test sui residui di olio di oliva trovati sui cocci, effettuati in collaborazione con l'Università di Gerusalemme, hanno mostrato una forte similitudine con l'olio d'oliva moderno.

Inoltre, essendo soprendentemente ben conservato il materiale archeologico, si può essere ragionevolmente certi che quanto arrivato fino a noi sia molto simile alla composizione originale.

Dei 20 vasi di ceramica campionati, due sono risultati essere particolarmente antica, risalente a circa 5.800 aC.

Il primato dell'olio di oliva più antico però sarebbe conteso con un altro sito archeologico, stavolta subaqueo, Kfar Samir, al largo di Haifa, dove sarebbero stati rilevati reperti, stavolta relativi alla produzione di olio di oliva, datati 7700 anni fa.

Secondo i ricercatori l'area israelo-palestinese potrebbe essere così la culla della produzione di olio di oliva nell'intero bacino del Mediterraneo.

L'annuncio della scoperta è stato dato alla vigilia della festa dell'Hanukkah, il cui cerimoniale prevede, ancora oggi, l'utilizzo di olio di oliva per l'illuminazione per la durata di otto giorni.

Non è chiaro l'utilizzo dell'olio di oliva in tempi così antichi. Le scoperte, infatti, non fugano ogni dubbio. Solo per il consumo o anche per l'illuminazione? Le piccole candele di argilla, e le ciotole piene di olio con stoppino, sono tutte state datate in epoche successive ma non è possibile escludere che l'olio potesse essere utilizzato, già allora, per il culto.

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