Cultura
Veronelli sarà nel padiglione vino dell'Expo2015
Una mostra, a Bergamo, ne ripercorre i passi. Negli oggetti esposti, come il suo tabarro, anche il suo modo di approcciarsi al vino: anticonvenzionale, libero, estroso, per scelta più vicino al mondo del lavoro piuttosto che a quello accademico e ufficiale
28 ottobre 2014 | C. S.
Dopo la Triennale di Milano (20 gennaio-22 febbraio), la mostra “Luigi Veronelli - Camminare la terra” sarà trasferita a Bergamo, nel meraviglioso complesso dell’ex-monastero di Astino, poco fuori città, e vi resterà per i sei mesi di Expo.
Articolata in varie sezioni, la mostra si apre con la presentazione degli esordi di Veronelli nel mondo dell’editoria e del giornalismo. Ancor giovane esplora le vie della filosofia, la politica, la montagna e le piste da sci, la provocazione letteraria e la cucina. Avverte la necessità di una rivista che rilanci in lingua italiana la gastronomia, crei una rete di competenti (giornalisti, cuochi, sommelier, cultori) e susciti un dibattito: nasce Il gastronomo. In mostra gli strumenti del suo lavoro quotidiano: lettere, taccuini, appunti, bozze, libri, contratti, presentazioni e ristampe. E tra gli oggetti quel tabarro divenuto quasi un simbolo del suo modo di vestire: anticonvenzionale, libero, estroso, per scelta più vicino al mondo del lavoro piuttosto che a quello accademico e ufficiale.
Durante la presentazione della mostra, Gian Arturo Rota presidente del Comitato Decennale Luigi Veronelli ha auspicato che “il padiglione del vino italiano accolga e aiuti quella categoria che Veronelli ha sempre sostenuto e difeso, sino all’ultimo respiro: i vignaioli, i piccoli produttori, i contadini. Perché ancora oggi sono il cuore pulsane dell’enologia italiana, enologia che sta trionfando nel mondo. Spero che la dedica della tappa di oggi sia la traduzione più corretta, più coerente, anche più concreta da parte vostra perché Veronelli viva non solo formalmente dentro un’esposizione che è un’occasione importantissima per la nostra Italia e la relativa economia, agricola e no”.
Un appello a cui ha risposto il direttore generale di Veronafiere, che curerà il padiglione vino dall'Expo, Giovanni Mantovani: “Il pensiero di Veronelli deve essere rappresentato, e lo sarà, dentro il padiglione vino. La passione, la competenza e la visione lungimiranti di Veronelli hanno sempre caratterizzato il suo approccio umano e professionale al settore del vino. Un esempio che, con umiltà, abbiamo sempre tenuto presente nell’elaborare il progetto del Padiglione del Vino ad Expo che, idealmente, vuole continuare la narrazione e la promozione di un mondo, come quello enologico, che prima di tutto è storia, cultura e tradizioni di terre e popoli”.
Appuntamenti
- 6 novembre
ore 18,30: presentazione del libro “Luigi Veronelli - La vita è troppo corta per bere vini cattivi”
Foro Boario - Nizza Monferrato (Asti)
- 8 novembre
ore 11: presentazione della guida I Vini Buoni 2015, edizione dedicata a Veronelli
Teatro Puccini - Wine Festival, Merano (Bolzano)
- 12 novembre
giornata di conoscenza su Veronelli per gli studenti dell'Istituto Alberghiero di Mondovì (Cuneo). Aperta al pubblico.
- 21 novembre
ore 17,30: Lady D "Amica mia paritaria”, talk show su Veronelli e il femminile; in collaborazione con il Consorzio Durello
Teatro Comunale - Vicenza
- 18 novembre
ore 21: “Il vino è il canto della terra verso il cielo”, in ricordo di Luigi Veronelli
Centro Sociale Calderara - Paderno Dugnano (Milano)
- 29 novembre
ore 11,30: Premio Luigi Veronelli (cerimonia)
Pianeta Gourmarte - Polo Fieristico Bergamo
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