Cultura

EL ACEITE CURA EL CUERPO Y EL ALMA. LA MILAGROSA HISTORIA DE GIUSEPPE DA COPERTINO, EL SANTO DE LOS VUELOS

En Italia acaba de publicarse una novela con el hilo conductor del aceite de oliva: L'olio della conversione por Luigi Caricato

08 ottobre 2005 | Daniela Capogna

Las virtudes del aceite obtenido de las aceitunas se conocen desde la antiguedad. Toma el aceite que hace bien al cuerpo, se decía, a razón. Una cucharita por la mañana sirve para asegurar el correcto balance energetico y a asimilar la cantidad de antioxidantes necesaria. Contra los efectos negativo de los radicales libres, hay la acción benefica del aceite de oliva virgen. Muchos articulos científicos publicados en los ultimos anos confirman los diferentes aspectos positivos del aceite de oliva sobre la salud. El aceite de oliva, especialmente si virgen extra y de alta calidad, hace muy bien y contribuye a “curar” el cuerpo y el alma. Lo sabian muy bien en la antiguedad: la literatura sobre el tema es muy amplia y curiosa, muy abundante en anecdotas y ideas para profundizar. Hoy el aceite de oliva virgen extra está considerado por los nutricuonistas un importante functional food, alimento funcional útil para nuesta salud física y mental. Y el acete de oliva, visto en su dimensión de efectos benéficos sobre la salud, lo encontramos ahora como hilo conductor en una novela con el emblematico titulo L’olio della conversione (El Aceite de la Convercion). El libro – recien publicado por Besa y escrito por Luigi Caricato - cuenta la historia de un mistico santo del Seiciento, tal Giuseppe da Copertino, que cuando era niño, vivió los éxitos de una terribile enfermedad que lo forzó en la cama durante más de cuatro años seguidos, con atroz sufrimiento. Fué la unción con el aceite de una lampara votiva que lo salvó de la muerte cierta. Desde aquí, sucesivamente la converción, la elección del sacerdocio y el camino hacia la santidad.





Luigi Caricato, L’olio della conversione, Besa, 2005

Potrebbero interessarti

Cultura

Matrimonio di maggio, mese sfortunato

Lo sposarsi nel mese di maggio offenderebbe la Vergine Maria a cui tale mese è dedicato ma vi è anche una ragione più prosaica: maggio era il mese più adatto per la semina e per iniziare importanti lavori agricoli e tutte le braccia erano utili

16 maggio 2025 | 13:00 | Giulio Scatolini

Cultura

La gobba dell'uomo porta fortuna, quella della donna sfortuna

Si crede che il gobbo porti fortuna al gioco ed è da tempo immemorabile associato al malocchio, esso era anche considerato un antidoto e usato come amuleto contro la forza che emanava dagli occhi degli altri

09 maggio 2025 | 18:50

Cultura

Il significato dell'arcobaleno, porta fortuna o sfortuna?

Dalle superstizioni negative per Greci ed Ebrei fino alla credenza che chi va sotto il punto in cui l’arcobaleno toccava terra avrebbe trovato grandi tesori. In Sicilia è credenza popolare che l’arcobaleno abbia solo tre colori: giallo, rosso e verde

02 maggio 2025 | 11:00 | Giulio Scatolini

Cultura

Non rompete mai lo specchio, porta sfortuna

Secondo il mito il frantumarsi dell’anima riflessa nello specchio significherebbe e preannuncerebbe il suo dissolvimento. In credenze più recenti e popolari rompere uno specchio annunciava sette anni di guai

25 aprile 2025 | 11:30 | Giulio Scatolini

Cultura

Lunga vita alla civetta, emblema di Atena la dea dell’olivo

La civetta, uccello di Atena, rappresenta la riflessione che domina le tenebre. Andare oltre il presagio negativo, legato al suo canto malinconico, per vedere i significati positivi attribuiti a questo uccello notturno fin dall'Antica Grecia

11 aprile 2025 | 10:30 | Giulio Scatolini

Cultura

L'olivo in Sicilia da almeno 3700 anni

Gli scambi culturali tra la Sicilia e l'Egeo potrebbero aver promosso l'uso dell'olivo. L'espansione e il declino degli olivi sono stati guidati da cicli socioculturali. Gli scambi culturali tra la Sicilia e l’Egeo nell’età del Bronzo abbiano promosso l’uso di olivi selvatici nella zona di Messina

03 aprile 2025 | 16:00