Cultura 20/05/2014

Il film “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher certificato da ICEA per la riduzione degli impatti ambientali


Coniugare produzione audiovisiva e attenzione all’ambiente: questo è l’obiettivo della certificazione rilasciata da ICEA al film “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher, presentato al Festival di Cannes.

Il bel film italiano proiettato al Festival è stato realizzato puntando anche alla riduzione e alla prevenzione degli impatti ambientali diretti e indiretti che sono riconducibili alla produzione audiovisiva. Per riuscire a ridurre l’impronta ambientale del film “Le meraviglie”, la società di produzione Tempesta ha infatti deciso di adottare il Disciplinare “EcoMuvi”, che promuove la sostenibilità ambientale nella produzione audiovisiva. Questa scelta ha portato a identificare e mettere in atto specifiche misure volte a ridurre l’uso delle risorse e i consumi di energia, a limitare il più possibile le emissioni di gas ad effetto serra associate sia all’impiego dei sistemi di illuminazione che ai trasporti, nonché all’ottimizzazione della gestione dei rifiuti.

Le scelte e le azioni messe in pratica dalla produzione sono state poi valutate e misurate dall’Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale (ICEA), che ha fornito i valori salienti del profilo ambientale del film. Questa innovativa certificazione ha così consentito di verificare che sul fronte delle emissioni di gas ad effetto serra, ovvero di quei gas che contribuiscono al potenziale riscaldamento globale del pianeta terra, si è riusciti ad evitare l’emissione in aria di quasi 5 tonnellate di CO2equivalente - come tecnicamente vengono espresse queste emissioni – che hanno consentito di limitare il totale delle emissioni a 55,49 t di CO2eq. Questo risultato è stato possibile grazie all’attuazione di apposite misure, quali il car-pooling per il trasporto di persone dalle strutture ricettive al set cinematografico e il ricorso al treno al posto dell’auto per oltre 15.000 km, volte e mitigare l’impatto ambientale legato ai trasporti degli attori e della troupe cinematografica, nonché alla movimentazione di attrezzature e strumentazione di scena.

Altri importanti risultati sono stati verificati da ICEA sul fronte dei rifiuti dove, attraverso l’utilizzo di erogatori di acqua riutilizzabili e la distribuzione a tutto il personale di borracce, la produzione è riuscita ad evitare 30,73kg di rifiuti di plastica (pari a circa 2.772 bottiglie da ½ litro). Inoltre, intervenendo sui servizi di ristorazione è stato possibile evitare la produzione di 552,45 kg di rifiuti principalmente riconducibili all’impiego di contenitori per alimenti, bicchieri e posate usa e getta.

Il film “Le meraviglie” oltre a ben rappresentare le potenzialità del cinema italiano, racconta anche come il cinema possa assumere maggiore consapevolezza della pressione che esercita direttamente sull’ambiente e, soprattutto, della possibilità di assumere comportamenti e misure che consentono di ridurne gli effetti più negativi.

di C. S.