L'arca olearia
L’influenza delle caratteristiche delle olive sugli attacchi di mosca dell’olivo

Non è solo la pezzatura delle olive l’unico criterio di suscettibilità delle olive alla mosca. Anche la forma, colore del frutto oltre che consistenza della polpa e contenuti idrici e d’acqua influenzano l’ovideposizione. Ecco le caratteristiche delle olive preferite da Bactrocera oleae
04 giugno 2025 | 15:00 | R. T.
Esistono differenze nella suscettibilità delle varietà di olivo ai danni causati dalla mosca dell'olivo (Bactrocera oleae).
È stato stabilito che la pezzatura del frutto è uno dei fattori più importanti nella selezione della mosca dell'olivo all’ovideposizione. Il tasso di danno nelle cultivar caratterizzate da una pezzatura elevata del frutto è stato generalmente superiore a quello registrato nelle cultivar con frutti di piccole dimensioni.
In generale, è stato determinato che le cultivar di olivo con un contenuto idrico maggiore e più elevato sono più suscettibili alla mosca dell'olivo rispetto alle cultivar con un contenuto idrico inferiore.
In uno studio, al fine di determinare le cause della suscettibilità delle varietà alla mosca dell'olivo (Bactrocera oleae), sono stati esaminati il contenuto di olio e acqua dei frutti, la consistenza della polpa (misurata con penetrometro), il colore (i campioni di frutti sono stati misurati mensilmente con colorimetro), le dimensioni e il peso dei frutti. Dai risultati dello studio, sebbene non vi sia una stretta correlazione tra la sensibilità dei frutti, è stato determinato che i danni maggiori e più precoci sono cagionati a varietà con alto contenuto di acqua e peso, buona consistenza della polpa e della forma sferica. Al contrario, varietà con maggiore contenuto di olio, minore contenuto di acqua e minore peso dei frutti subiscono meno danni.
D'altra parte, è stato determinato che la forma del frutto è più importante del suo peso nella preferenza varietale della mosca dell'olivo, con una preferenza per le olive sferiche piuttosto che cilindriche. Altri studi hanno concluso che la forma del frutto è un criterio importante per la mosca dell'olivo: i frutti di forma sferica (99-100%) sono stati maggiormente preferiti dalla mosca dell'olivo (Bactrocera oleae) rispetto ai frutti di forma ovoidale (20-21%).
Anche il colore delle olive è importante anche nella selezione della zona di deposizione delle uova: le varietà che mantengono il loro colore verde fino alla fine della stagione sono maggiormente danneggiate dalla mosca dell'olivo.
Vi è inoltre una correlazione tra la sviluppo pupale e il peso del frutto, con maggiore è il peso del futto e maggiore è la probabilità che dalla larva si sviluppi un adulto. Quindi la dimensione (peso) del frutto/peso del seme sono significativamente correlate al danno da mosca dell'olivo.
E’ stato osservato che la mosca dell'olivo può iniziare la deposizione delle uova quando il peso medio del frutto è superiore a 0,8 g, raggiungendo un peso medio ideale di 1,7 g, preferendo olive con un diametro di 7,5 mm rispetto a quelli di piccole dimensioni.
È inoltre possibile che la mosca dell'olivo preferisca frutti con buccia poco dura per deporre le uova: l'elevata consistenza riduce il tasso di attacco.
In conclusione i numerosi studi dimostrano che la mosca dell'olivo predilige in particolare le varietà con frutti di grandi dimensioni, polpa dura, forma rotonda, colore verde, elevato contenuto di acqua e basso contenuto di olio.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Le perdite di azoto per fertirrigazione nell'oliveto e le emissioni inquinanti

Ridurre le perdite di azoto come inquinanti gas serra, senza rinunciare alla produttività. Il ruolo dell'impianto di irrigazione e degli inibitori della nitrificazione che hanno anche un effetto sulle emissioni di CO2
05 giugno 2025 | 15:00
L'arca olearia
L'adulterazione dell'extravergine di oliva si scopre con le immagini delle gocce d'olio

Le immagini delle goccioline extravergine di oliva portano ad un accurata quantificazione dell'adulterazione. Da semplici immagini fotografiche dell'evoluzione delle goccioline si discrimina la genuinità con una precisione del 96,7%
04 giugno 2025 | 16:00
L'arca olearia
La perdita di reddito per Xylella fastidiosa: 132 milioni di euro in tutta l’area infetta

Il danno è stato stimato tra 111 e 119 euro per albero, con un ulteriore aumento del 31% dei costi. Stimata una perdita totale di 1.050.000 ore di lavoro in tutta l’area infetta in Puglia
04 giugno 2025 | 13:00
L'arca olearia
L’olio lampante, ecco spiegato che cos’è

Si sente molto parlare in tv di avventati acquisti tramite annunci sui social, per poi scoprire che il prodotto non è olio extra vergine ma lampante, oppure delle operazioni su larga scala che smascherano laboratori clandestini e olio adulterato. Ecco la differenza tra le categorie merceologiche.
04 giugno 2025 | 12:00 | T N
L'arca olearia
L’effetto dei trattamenti fogliari con biostimolanti sulla qualità fenolica dell'olio d'oliva

L’effetto di in induttore antiossidante e un biostimolante è nullo sulla produzione di olio e olive ma è sensibile per quanto riguarda la concentrazione di biofenoli e stabilità ossidativa dell’extravergine prodotto
03 giugno 2025 | 14:00
L'arca olearia
Il marciume radicale da fusariosi sull'olivo: la difesa con batteri buoni

Quando la fusariosi su olivo arriva a incidenze superiori all'80% la produttività dell'oliveto è compromessa. Gli isolati di Claroideoglomus etunicatum e Trichoderma harzianum sono stati utilizzati per mitigare gli effetti nocivi di Fusarium solani
02 giugno 2025 | 17:00