L'arca olearia
L’infestazione della mosca dell’olivo in funzione del grado di maturazione delle olive
Il livello di infestazione della mosca dell’olivo dipende dal grado di maturazione dei frutti. La sopravvivenza dell’adulto dipende anche dal livello di grasso ingerito allo stadio di larva
12 settembre 2024 | R. T.
La ricerca sulla mosca dell’olivo si è per lo più concentrata sui parametri climatici e meteorologici (temperatura e umidità) che ne influenzano lo sviluppo e sulle tecniche di monitoraggio e difesa per il controllo.
Poche esperienze e studi sulla relazione tra grado di maturazione delle olive e infestazione, spesso piuttosto datato e quindi non più corrispondente alla realtà dei fatti, anche alla luce dei cambiamenti climatici.
Per esempio appare abbondantemente superata la credenza che la mosca dell’olivo non possa deporre prima dell’indurimento del nocciolo. In realtà, come emerge da riscontri in campo quest’anno, vi è la possibilità di attacchi anche molto precoci, persino alla fine di giugno, con olive di meno di mezzo centimetro.
Cultivar e maturazione sono invece aspetti cruciali nella preferenza della mosca delle olive.
L’infestazione della mosca dell’olivo in funzione del grado di maturazione delle olive
Uno studio portoghese ha evidenziato che la mosca dell’olivo ha una preferenza più alta per le olive a indice di maturazione (MI) 2 e 3. Lo stadio 2 corrisponde a un accenno di invaiatura (buccia con invaiatura accennata in meno della metà dei frutti) e lo stadio 3 a uno stadio appena più avanzato (buccia con invaiatura accennata in più della metà dei frutti).
È quindi interessante osservare che i livelli di infestazione cominciano ad aumentare nel momento esatto in cui inizia la maturazione. Alcuni autori sostengono che le femmine di mosca preferiscono ovulare in olive più verdi e rossastre.
È stata altresì verificata una notevole diminuzione delle ovodeposizioni dalle olive a MI 3 (olive verdi-rossastre) a quelle a MI 4 (olive nere e polpa bianca). Alcuni autori sostengono che la colorazione scura delle drupe in fase di maturazione avanzata possa confondere le femmine della mosca delle olive, impedendo loro di riconoscere i frutti e riducendo di conseguenza il rischio di infestazione.
Un altro aspetto che potrebbe contribuire alla riduzione delle ovodeposizioni a MI 4 è la penetrabilità. Gli sforzi fisici necessari per l'ovodeposizione influenzano la scelta dell'ospite. Le olive a MI 4 riportano una minore forza di rottura della buccia, ma una maggiore elasticità della pelle associata a una minore compattezza.
Inoltre, questi cambiamenti fisici nei frutti possono portare al loro rifiuto, poiché la composizione chimica e le caratteristiche della buccia dei frutti cambiano e la mosca dell’olivo perde la capacità di riconoscere le sostanze chimiche della superficie dell'ospite con i recettori tarsali.

E’ stato anche verificato che gli adulti emersi dalla cv. Verdeal Transmontana vivono più a lungo. Oltre a essere più sensibili alla mosca dell'olivo, le olive di questa cultivar conferiscono anche una maggiore durata di vita alle mosche dell'olivo adulte. Le olive Verdeal Transmontana possiedono un contenuto di grassi più alto rispetto alle altre cultivar. Poiché le larve/pupe si nutrono di polpa di olive, immagazzinano maggiori quantità di grasso nel loro corpo, il che influenzerà la longevità degli adulti, fornendo loro maggiori riserve lipidiche.
Infine un indice di maturazione avanzato può causare alti livelli di mortalità di uova/larve e riduzione dell’ovodeposizione.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Effetti della gestione del terreno sul deflusso, erosione e proprietà del suolo in oliveto
Un confronto tra tre sistemi di gestione del suolo in ragione dei tassi di precipitazioni, deflusso e perdita del suolo in un oliveto. Il risultato peggiore si ha con l'uso intensivo di erbicidi per lasciare il suolo nudo
16 novembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
L'inerbimento dell'oliveto: chiave per il controllo dei parassiti dell'olivo
L'attuazione di un buon inerbimento dovrebbe essere focalizzato, tra gli altri obiettivi, sul controllo fitosanitario, modificando il microclima del suolo, riducendo le oscillazioni termiche e l'umidità relativa, che ostacola lo sviluppo della mosca dell'olivo
15 novembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
L'olio venduto a scaffale è davvero extravergine di oliva? Gli oli a basso costo spesso provengono da processi di produzione meno controllati
Se non c’è fiducia del consumatore l’unico motivo di guida diventa il prezzo a scaffale. La tensione di un continuo ribasso dei prezzi dell’olio extravergine di oliva porta a ridurre la qualità, intrinseca e percepita. Una spirale senza fine e un disallineamento tra le aspettative dei consumatori e la qualità effettiva del prodotto
14 novembre 2025 | 17:30
L'arca olearia
Oliveto superintensivo: quando conviene e quando no
La vera incognita nella proposta di produzione olivicola superintensiva è la capacità di raggiungere il pieno potenziale produttivo degli alberi per un periodo di tempo sufficientemente lungo. L’analisi tecnico-agronomica deve precedere quella economica
14 novembre 2025 | 15:00
L'arca olearia
Il dolore muscolo-scheletrico tra i raccoglitori di olive italiani: impatto reale e percezione
La gestione non farmacologica e la prevenzione del dolore muscoloscheletrico per i raccoglitori di olive si basano sull'educazione all'acquisizione di competenze di autogestione, tra cui adeguamenti della dieta, attività fisica ed esercizio fisico
14 novembre 2025 | 14:00
L'arca olearia
Il profilo degli acidi grassi dell'olio d'oliva in risposta alla concimazione organica
La ricerca continua a sperimentare per ottenere un migliore contenuto di acidi grassi desiderabili come l'acido oleico utilizzando fertilizzanti compatibili con il sistema di produzione biologico
14 novembre 2025 | 13:00