Editoriali

LA LEGGE DEI MASS MEDIA

12 giugno 2004 | Ernesto Vania

Eccoci.
L’epoca del Grande Fratello è giunta. Non mi riferisco al popolare reality show con audience da record, ma al meno noto, ma certamente più istruttivo, romanzo di Orwell.
Ancora non esiste un effettivo controllo a mezzo dei mass media sulla nostra vita quotidiana, anche se la necessità di un’autorità garante della privacy e di norme a tutela della sfera privata ed individuale dei cittadini sono un campanello d’allarme sufficientemente preoccupante.
Inoltre, già da qualche anno, frotte di psicologi illustrano ripetutamente, quasi ossessivamente, i pesanti influssi e l’influenza che televisione, radio, giornali e più recentemente internet esercitano su ogni strato sociale.
Definire il ruolo e i poteri dei giornalisti e dei sistemi informativi non è quindi una questione di secondaria importanza.
Ci si può spingere oltre i limiti della decenza e della moralità pur di ottenere la notizia? È lecito calpestare i sentimenti e la dignità di altri esseri umani pur di fare uno scoop? Ci si può pubblicamente e platealmente lamentare che non vengano fornite e divulgate, magari durante una conferenza stampa, informazioni riservate o segrete?
Se così fosse, dovremmo desumere che è stato perso il senso della misura e che ogni codice di autoregolamentazione è stato brutalmente calpestato.
Ebbene un coro di voci, negli ultimi giorni, ha deplorato l’atteggiamento reticente del generale Sanchez, comandante del contingente multinazionale in Iraq, che ha evitato di diffondere i dettagli dell’operazione militare e dell’operato dell’intelligence relativi alla liberazione degli ostaggi italiani e del prigioniero polacco. Un’esauriente relazione su questi temi avrebbe probabilmente messo in pericolo non solo la vita di coraggiosi agenti e soldati delle forze speciali ma avrebbe anche indicato a terroristi e delinquenti metodi e mezzi d’investigazione, minando così la sicurezza di ogni straniero in terra irachena. Quindi, tali rivelazioni sarebbero state deleterie, forse funeste. Non della stessa opinione, naturalmente, alcuni solerti giornalisti che non hanno ravvisato neanche l’irragionevolezza di pubblicare informazioni tanto delicate.
La legge dei mass media, non scritta ma diffusamente applicata, vorrebbe che all’informazione, alla notizia, venga sacrificato ogni ideale, ogni valore, compreso quello della stessa vita umana. Quasi che un nuovo dio pagano esigesse l’immolazione dell’etica, della moralità e di ogni principio fondante la civiltà.
Ebbene chiedo con forza che questa norma, non scritta, dei mezzi di comunicazione venga definitivamente abrogata, cancellata ma che permanga il ricordo dei deleteri effetti della sua attuazione, a futura memoria.

Potrebbero interessarti

Editoriali

SQN Alta Qualità Italia: ecco dove sta la fregatura per l’olio extravergine di oliva 100% italiano

Recentemente i Consorzi delle IGP/DOP dell’olio extravergine di oliva ma anche la maggior parte delle associazioni olivicole si sono schierate contro la creazione di un marchio SQN Alta Qualità Italia. Ecco perché

07 novembre 2025 | 15:20 | Alberto Grimelli

Editoriali

La triste realtà dell'olio extravergine di oliva, tra scaffale e mosca dell'olivo

Un consiglio spassionato: imparate ad assaggiare, scegliere ed acquistare l'olio extravergine di oliva. Perché, se non lo fate, il prossimo sentore che scoprirete nel vostro piatto, probabilmente sarà quello del verme morto e frantumato. Buon appetito!

31 ottobre 2025 | 12:00 | Piero Palanti

Editoriali

Formazione del prezzo dell’olio di oliva: dal caso Borges/Bioliva una lezione per l’Unione europea

Oligopoli, mediatori senza scrupoli e controlli disomogenei: volatilità dei prezzi. I punti di debolezza del sistema oleario internazionale emergono in tutta la loro evidenza con il crack Bioliva in Tunisia e gli interessi affaristici tra Adel Ben Romdhane e Borges. Ne abbiamo parlato con Dario Nardella, capogruppo socialisti e democratici alla Commissione agricoltura del Parlamento europeo

30 ottobre 2025 | 13:00 | Alberto Grimelli

Editoriali

Il taglio degli olivi altrui: atto intimidatorio e segno di rottura del legame esistente fra l’uomo e la terra

Il danneggiamento degli olivi non è solo un atto vandalico: è una forma di linguaggio criminale, un messaggio preciso e codificato, che attraversa i secoli e i confini. Colpire un ulivo è come colpire la dignità di chi lo ha piantato, curato e amato

24 ottobre 2025 | 14:30 | Mario Liberto, Pippo Oddo

Editoriali

Caro Presidente Trump, sull’olio di oliva la vogliono fregare!

L’altro volto dello scandalo Bioliva/Borges è il serio rischio di un aumento delle truffe sull’origine sull’asse Tunisia-Spagna, aprendo il vaso di Pandora con gli Stati Uniti d’America. Le colpe di pochi non le possono pagare gli olivicoltori e i frantoiani tunisini, spagnoli e italiani

09 ottobre 2025 | 08:30 | Alberto Grimelli

Editoriali

Olio extravergine di oliva italiano a 5,99 euro al litro: il ravvedimento operoso di Esselunga

Il ritorno dell’offerta dell’olio italiano Cirio a 5,99 euro/litro, stavolta dichiarato come sottocosto. Fa piacere l’atto di trasparenza di Esselunga ma amareggia il fallimento del sistema legislativo

07 ottobre 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli