Editoriali

Coldiretti si schiera apertamente…

15 marzo 2008 | Ernesto Vania

E’ necessario prendere atto che la Coldiretti non è più un’associazione apolitica e apartitica visto l’aperto, limpido sostegno che Marini ha fornito a Veltroni, candidato premier del PD.

Frasi del tipo “tutte queste cose che hai detto...si possono fare” e aperte affermazioni di solidarietà politica: la Coldiretti guarda “con gratitudine e riconoscenza” alla ventata di novità che la politica di Veltroni porta con sé, i punti sull’agricoltura sono fatti in “un modo che avremmo potuto scrivere noi”, lasciano poco spazio al dubbio o all’ambiguità .

Tengo subito a precisare che la presa di posizione del Presidente Coldiretti, e di conseguenza dell’associazione tutta, è assolutamente legittima e rappresenta anzi un atteggiamento di trasparenza che apprezziamo.
Sapremo così con chi abbiamo a che fare, sapremo che non dovremo valutare le proposizioni e le posizioni di Coldiretti soltanto come quelle di un sindacato agricolo, pur con molte “sbandate” volte alla “tutela dei consumatori”, ma anche in senso politico, come risoluzioni che tendono a sostenere le iniziative di un partito o di una coalizione.

Cosa abbia spinto Marini tra le braccia di Veltroni non sappiamo.
Sappiamo, invece, che il mondo agricolo, da oggi, è un po’ meno libero.

Storicamente le tre confederazioni agricole hanno rappresentato l’intero arco costituzionale.
La Cia è stata sempre molto vicina alla sinistra, la Coldiretti alla vecchia DC, con la Confagricoltura spostata un po’ più a destra, rappresentando gli interessi dei grandi latifondisti.
Il grande terremoto politico di Mani Pulite ha sconvolto anche l’equilibrio politico delle associazioni agricole che, forse eccezion fatta per la Cia, si sono sentite maggiormente libere da appartenenze.

Oggi non è più così e il mondo agricolo si trova schiacciato a sinistra.
“Siamo come te a vocazione maggioritaria” ha detto Marini a Veltroni confermando la tendenza accentratrice di Coldiretti che probabilmente oggi punta a assorbire la Cia e con essa l’enorme bacino di produttori del Centro Italia, “fedeli” alla Confederazione italiana agricoltori.

Questa tensione egemonizzante porta però con sé rischi di eclatanti spropositi, come quando Marini ha dichiarato che la Coldiretti contrasta tutti gli aspetti corporativi compresa la dittatura delle minoranze, quasi che la stessa associazione non sia una corporazione, rappresentante interessi “particolari”, ovvero quelli degli agricoltori iscritti.

Resta da capire se l’appartenenza a una parte politica della maggioranza del mondo agricolo sarà di giovamento al settore primario oppure porterà ancor più a radicalizzare ed ideologizzare certi scontri su tematiche sensibili per la sinistra, come gli ogm, distogliendo l’attenzione dai grandi, veri problemi dell’agricoltura italiana.

Potrebbero interessarti

Editoriali

SQN Alta Qualità Italia: ecco dove sta la fregatura per l’olio extravergine di oliva 100% italiano

Recentemente i Consorzi delle IGP/DOP dell’olio extravergine di oliva ma anche la maggior parte delle associazioni olivicole si sono schierate contro la creazione di un marchio SQN Alta Qualità Italia. Ecco perché

07 novembre 2025 | 15:20 | Alberto Grimelli

Editoriali

La triste realtà dell'olio extravergine di oliva, tra scaffale e mosca dell'olivo

Un consiglio spassionato: imparate ad assaggiare, scegliere ed acquistare l'olio extravergine di oliva. Perché, se non lo fate, il prossimo sentore che scoprirete nel vostro piatto, probabilmente sarà quello del verme morto e frantumato. Buon appetito!

31 ottobre 2025 | 12:00 | Piero Palanti

Editoriali

Formazione del prezzo dell’olio di oliva: dal caso Borges/Bioliva una lezione per l’Unione europea

Oligopoli, mediatori senza scrupoli e controlli disomogenei: volatilità dei prezzi. I punti di debolezza del sistema oleario internazionale emergono in tutta la loro evidenza con il crack Bioliva in Tunisia e gli interessi affaristici tra Adel Ben Romdhane e Borges. Ne abbiamo parlato con Dario Nardella, capogruppo socialisti e democratici alla Commissione agricoltura del Parlamento europeo

30 ottobre 2025 | 13:00 | Alberto Grimelli

Editoriali

Il taglio degli olivi altrui: atto intimidatorio e segno di rottura del legame esistente fra l’uomo e la terra

Il danneggiamento degli olivi non è solo un atto vandalico: è una forma di linguaggio criminale, un messaggio preciso e codificato, che attraversa i secoli e i confini. Colpire un ulivo è come colpire la dignità di chi lo ha piantato, curato e amato

24 ottobre 2025 | 14:30 | Mario Liberto, Pippo Oddo

Editoriali

Caro Presidente Trump, sull’olio di oliva la vogliono fregare!

L’altro volto dello scandalo Bioliva/Borges è il serio rischio di un aumento delle truffe sull’origine sull’asse Tunisia-Spagna, aprendo il vaso di Pandora con gli Stati Uniti d’America. Le colpe di pochi non le possono pagare gli olivicoltori e i frantoiani tunisini, spagnoli e italiani

09 ottobre 2025 | 08:30 | Alberto Grimelli

Editoriali

Olio extravergine di oliva italiano a 5,99 euro al litro: il ravvedimento operoso di Esselunga

Il ritorno dell’offerta dell’olio italiano Cirio a 5,99 euro/litro, stavolta dichiarato come sottocosto. Fa piacere l’atto di trasparenza di Esselunga ma amareggia il fallimento del sistema legislativo

07 ottobre 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli