Editoriali

Il frantoio non produce olio di oliva e il frantoiano non esiste: il “refuso” del Ministero

Il frantoio non produce olio di oliva e il frantoiano non esiste: il “refuso” del Ministero

Il decreto ministeriale che istituisce il Tavolo tecnico di filiera olivicolo oleario, promulgato il 2 dicembre, non contempla la figura del frantoio e dei frantoiani. Evidentemente questi esseri mitologici si sono estinti

04 dicembre 2024 | 08:45 | Alberto Grimelli

C’era una volta il frantoio, non una grotta ma un luogo dove si portavano le olive per ricavare olio.

Il frantoio era abitato da un essere mitologico, il frantoiano, vestito con una tuta sporca di olio e grasso, un paio di cuffie in testa, che articolava suoni indecifrabili appena sentiva sospirare la parola "rese" nella sua tana.

Frantoio e frantoiani sono però estinti, o così pare li consideri il Ministero delle politiche agricole e della sovranità alimentare.

Eppure mi dicono che qualche migliaio di esemplari di questi esseri mitologici continui a vivere e, udite udite, pure a lavorare in questi giorni.

Il decreto ministeriale che istituisce il Tavolo tecnico di filiera olivicolo oleario non li considera, neanche li nomina.

Semplicemente non esistono.

Il tavolo è costituito da una trentina di soggetti, tra istituzioni, associazioni di categoria e di settore, ma delle tre associazioni nazionali dei frantoiani: AIFO, FOA ITALIA e ASSOFRANTOI non c’è traccia.

Evidente un refuso quando cita autorevoli associazioni del mondo dell’industria e del commercio, come ASSITOL e FEDEROLIO, tra i trasformatori. Qualche maligno ha ricordato le parole di Antonio Luque di Dcoop, pensando che la trasformazione riguardasse l’olio di semi, o l’olio lampante, in extravergine di oliva. Solo malignità. D’altronde in ogni favola che si rispetti c’è sempre il cattivo…

Il Ministero però ha saltato qualche pagina del libro, o più propriamente qualche riga, dimenticando i frantoi e dando a industriali e commercianti un ruolo che non gli compete, occupandosi legittimamente di tutt’altro.

Un “refuso” che ci auguriamo il Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra vorrà far correggere prontamente dalla Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare (PQA) – Ufficio PQA IV che, apprendiamo dallo stesso decreto, si occupa della gestione del tavolo e della sua segreteria.

Benvenuta l’ufficializzazione del Tavolo tecnico di filiera olivicolo oleario che avrà come priorità discutere del prossimo Piano olivicolo nazionale, ma purchè contempli davvero tutti i soggetti rappresentanti dell’articolato mondo dell’olio di oliva.

Visto che la campagna olearia si chiuderà anzitempo in Italia, presumibilmente prima di Natale, sono sicuro i frantoiani avranno tutto il tempo di partecipare ai lavori, purchè non si proferisca la parola "rese"…

Potrebbero interessarti

Editoriali

Olio extravergine di oliva 100% italiano a 5,99 euro al litro: dolcetto o scherzetto?

Dietro le quinte dell’offerta Esselunga su olio extravergine di oliva nazionale a marchio Cirio. Una promozione di 14 giorni che ha fatto molto rumore nel settore. Ecco cosa si nasconde dietro al “sottocosto” più aggressivo dell’anno sul 100% italiano

26 giugno 2025 | 09:00 | Alberto Grimelli

Editoriali

Obiettivo terrorizzare i giovani sul vino: si apre la strada ai dealcolati

Il vino è un patrimonio culturale dell’umanità, dei figli di Dioniso e di Bacco in particolare, che lo hanno diffuso nel Mesiterraneo.Ma il mondo va in un'altra direzione: Bill Gates ha investito nel grasso del futuro, il “burro d’aria”, fatto a partire dall’anidride carbonica e acqua, senza ingredienti animali

23 giugno 2025 | 14:00 | Pasquale Di Lena

Editoriali

Meglio l'avocado dell'olio extravergine di oliva per l'estate: quando la moda influenza i consumi

Un veloce confronto tra olio e avocado vede il primo più calorico ma superiore in quanto a proprietà antiossidanti, ipoglicemizzanti, antibiotiche, anticancro e antinfiammatorie e il secondo un “superfood” saziante, nutrizionalmente completo e ricco di potassio

20 giugno 2025 | 14:00 | Giosetta Ciuffa

Editoriali

2045: la rivolta degli olivicoltori italiani…

Scattano le proteste e i picchettaggi davanti ai centri di distribuzione della Grande Distribuzione per l’invasione del nuovo olio extravergine di oliva sintetico, frutto dell’esperienza dei kit fai da te Made in Usa. Le quotazioni all’ingrosso tornano a 2 euro/kg

10 giugno 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli

Editoriali

Al consumatore devi far sapere che l’olio lampante non è da bere

Striscia la Notizia ha grande risonanza quindi speriamo sempre che arrivi il momento in cui nessuno penserà che davvero sia una mossa intelligente acquistare olio in mezzo alla strada oppure a un prezzo irrisorio in negozio

06 giugno 2025 | 14:30 | Giosetta Ciuffa

Editoriali

Xylella fastidiosa non fa miracoli: distrugge e basta!

La Puglia olivicola non è un set cinematografico e la Xylella non è un antagonista da fiction, ma un patogeno che ha fatto strage vera. Basta a ricostruzioni fantasiose non basate sulla verità scientifica

24 maggio 2025 | 15:00 | Elio Menta

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati

francesco ajello

10 febbraio 2025 ore 12:45

I frantoiani hanno una funzione importantissima nella produzione di olio evo di primaa qualità. E' notorio, infatti,che l'intervento non approssimativo ma vigile e competente del frantoiano consente la produzione di un olio evo di alta qualità. Venendo a mancare l'apporto prezioso del frantoiano, si produce un olio evo di scarso valore gastronomico e salutistico. ...... Dio non dimentichi i frantoiani!......