Editoriali
Il mondo olivicolo-oleario cambia, i frantoiani non possono stare fermi
Professionalità e competenza devono essere gli asset fondamentali per i frantoiani di oggi e di domani. Non bisogna abbandonare però chi vuole lasciare il settore
29 marzo 2019 | Piero Gonnelli
Il mondo olivicolo-oleario internazionale sta correndo molto in fretta e per stare al passo occorre fare gioco di squadra. L'alleanza dell'Associazione Italiana Frantoiani Oleari-AIFO con Confartigianato e Italia Olivicola ha questo scopo. Non significa condividere sempre le idee e posizioni del partner, ma riconoscere che i punti che accomunano sono qualificanti e strategici.
Questa volontà comune si vedrà plasticamente in occasione di Tutto Food a Milano dove avremo uno stand unico a simboleggiare l'unione d'intenti.
In questa fase c'è da guidare l'olivicoltura italiana perchè non deragli e affondi prima di tutto e poi perchè possa rinascere. Un ruolo fondamentale lo hanno e lo avranno i frantoi.
Giusto guardare ai giovani, a forze fresche che dovranno essere la spina dorsale del mondo olivicolo-oleario del futuro ma non bisogna dimenticare chi ha lavorato negli ultimi decenni e ora vuole lasciare il passo. Non sempre oggi l'attività, che è costata sacrifici, lavoro e investimenti trova un acquirente, soprattutto nel sud della Puglia, territorio drammaticamente toccato dall'emergenza Xylella. Ecco perchè AIFO ha proposto al Ministero dello sviluppo economico anche una misura per la rottamazione dei frantoi. Chi vuole lasciare, oggi, deve veder riconosciuto da parte dello Stato, anche a livello economico, il ruolo svolto per anni, se non per generazioni.
Non è tutto, AIFO vuole e vorrà essere vicina ai propri associati in tanti modi diversi, e non solo con iniziative politiche. Sappiamo benissimo di vivere un momento economico difficile, ecco perchè abbiamo deciso di ridurre la quota associativa a quei frantoi che lavorano solo conto terzi e che, negli anni, hanno visto ridurre le giornate di lavoro, aumentando però i ritmi e i carichi lavorativi in campagne olearie sempre più brevi e intense.
AIFO da sempre è stata vicina agli associati nel sostenere passaggi burocratici amministrativi importanti, come è avvenuto con l'introduzione del registro Sian, pronti a risolvere dubbi e problemi e facendo da interfaccia con le pubbliche amministrazioni.
Sappiamo però che tutto questo non basta. In un mercato sempre più competitivo la conoscenza e la competenza, insieme con la tecnologia, saranno le armi vincenti del frantoiano del futuro. Ecco perchè, accanto ai corsi di formazione, abbiamo deciso di avviare la collaborazione con un elaiotecnico in grado di supportare e consigliare i nostri frantoiani nell'ordinaria gestione del loro impianto oleario.
E' un mondo che cambia. Non dobbiamo rassegnarci ai cambiamenti ma, per quanto ci è possibile, guidarli e cavalcarli cogliendovi gli aspetti positivi per lasciare un futuro ai nostri giovani, così come i nostri padri l'hanno lasciano a noi.
Potrebbero interessarti
Editoriali
Olio extravergine di oliva di alta qualità: strumento di marketing per gli imbottigliatori per vendere gli oli amari e piccanti

Il consumatore fatica ad accettare l’olio extravergine di oliva amaro e piccante, considerate caratteristiche negative. Appoggiarsi al concetto di alta qualità per identificare l’olio amaro e piccante per vendere gli oli di qualità
18 settembre 2025 | 12:05 | Alberto Grimelli
Editoriali
Vendere sottoprezzo l'olio di oliva: un circolo vizioso

Ridurre il valore del proprio olio di oliva e riempire il mercato di offerte a basso costo, alla lunga, crea difficoltà. La necessità di svuotare i serbatoi collide con l'esigenza di mantenere il valore percepito del prodotto
12 settembre 2025 | 11:00 | Piero Palanti
Editoriali
Offerte sull’olio extravergine di oliva in Grande Distribuzione: promossi e bocciati

Si prospetta un’altra campagna olearia complessa e difficile, acuendo le responsabilità della Grande Distribuzione nella corretta comunicazione e cultura dell’olio extra vergine di oliva. Con le prime offerte di settembre c’è chi persevera sulla via vecchia e chi cerca nuove strade
11 settembre 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli
Editoriali
La lenta scomparsa dai mercati dell’olio extravergine di oliva italiano

Senza un piano di sviluppo della nostra olivicoltura gli ultimi interventi di sostegno finanziario, che interessano anche il comparto olivicolo, servono solo per arraffare denaro e prolungare l’agonia di un comparto agricolo cancellato di fatto dall’importazione di olio
09 settembre 2025 | 15:00 | Pasquale Di Lena
Editoriali
Cucinare con l’olio di oliva giusto significa dare dignità agli ingredienti

In un tempo in cui la cucina si è spesso ridotta a tecnica, estetica o performance, abbiamo dimenticato che cuocere è prima di tutto un atto di cura. L’olio è il tramite tra la materia prima e la sua trasformazione più profonda
01 settembre 2025 | 16:00 | Fabio Ferrara
Editoriali
Due metri quadri al secondo vengono sottratti all'agricoltura e alla natura

Anche nel 2024, come nell’anno precedente, oltre 70 chilometri quadrati di territorio sono diventati artificiali. La necessità e urgenza di un azzeramento sta nel suo significato di una vera e propria svolta, politico-culturale, che riconsidera il territorio bene comune.
29 agosto 2025 | 12:00 | Pasquale Di Lena