Editoriali

DEMAGOGIA E RAZIONALITA’

10 dicembre 2005 | Ernesto Vania

A nessuno piace sentirsi dire che ha sbagliato o che ha torto.
A nessuno, compreso il sottoscritto.
È duro, faticoso e sgradevole fare autocritica.
Meglio cullarsi in un limbo di illusioni piuttosto che ragionare, analizzare, razionalizzare.
Su questa poco edificante caratteristica umana, che si accentua in periodi di crisi e difficoltà, si poggia la filosofia demagogica.
Pensieri astratti, privi di logica ma che hanno grande presa sul pubblico perché appagano, soddisfano. Un’assoluzione collettiva che presenta il beneficio di sollevare spirito e morale, ma che non risolve i problemi.
L’Euro, di per sé, essendo un oggetto inanimato, non ha colpe o responsabilità, ma è la moneta unica europea sul banco degli imputati. Un’assurdità lampante, è come processare la pistola anziché l’individuo che ha sparato.
Fondare opinioni, o peggio programmi, su operazioni demagogiche può tramutarsi in dramma e disastro.
Tutta colpa dell’Euro? Aboliamolo! Precipiteremmo così in un caos inflazionistico, con impennata del debito pubblico e impoverimento del Paese. Davvero una bella prospettiva.
Ciò che più mi preoccupa è la tendenza del mondo politico e sindacale a utilizzare, in maniera sempre più diffusa e capillare, l’arma demagogica.
A parte qualche rara eccezione, non c’è discussione né razionalità, si va avanti a colpi di spot e luoghi comuni, studiate da consulenti d’immagine e di comunicazione.
Stiamo lasciando il Paese in mano ai Pr (public relation man) anziché ad analisti e statisti.
Non fa eccezione, in questo quadro desolante, il mondo agricolo.
Gli agricoltori non vogliono essere criticati, ma solo rassicurati e coccolati.
Guai a dir loro che la Pac degli anni ’80 non era altro che un sistema assistenzialista a pioggia, che doveva giustamente essere riformato.
Guai a dir loro che il manifesto e continuato disinteresse per i problemi politici e sindacali (gli agricoltori hanno firmato una delega in bianco alle organizzazioni di categoria) è tra le principali cause dell’attuale crisi del comparto.
Guai a dir loro che le colpevoli mancanze in tema di comunicazione e marketing hanno provocato un graduale scollamento tra la società e il mondo rurale.
È sicuramente più comodo, facile. tranquillizzante e rincuorante ascoltare le vacue parole e i vuoti proclami di qualche demagogo piuttosto che cercare di capire e comprendere articolate analisi.
Il settore agricolo sta procedendo a fari spenti e occhi chiusi lungo un tunnel senza uscita.
Arrivati in fondo… l’impatto sarà violento e molto, molto traumatico.

Potrebbero interessarti

Editoriali

Restituire valore all'olio extravergine di oliva per far salire il prezzo

Ecco poche azioni concrete per avviare un percorso di valorizzazione dell'olio extravergine di oliva nella Grande Distribuzione e nella ristorazione. Il tempo sta per scadere, prima che il sottocosto mascherato torni a dominare gli scaffali dei supermercati

05 dicembre 2025 | 16:30 | Anna Cane

Editoriali

L’olio di oliva costa più dell’extravergine sullo scaffale del supermercato

Archiviata la parentesi degli ultimi due anni, una grande occasione persa, tornano le offerte più pazze del mondo sugli scaffali dei supermercati nazionali: 5,32 euro/litro un olio di oliva a 3,99 euro/litro un olio extravergine di oliva

26 novembre 2025 | 12:00 | Alberto Grimelli

Editoriali

L'olio della terza varietà di olivo più diffusa al mondo rischiava di finire nell'illegalità: il caso Coratina

La lenta burocrazia per approvare la decisione del Comitato chimici del COI: la procedura scritta si stima richiederà quattro mesi. Siamo di fronte a un parametro chimico che un tempo serviva a proteggere dalle frodi, ma che ora viene utilizzato per abbassare i prezzi

24 novembre 2025 | 13:00 | Silvan Brun

Editoriali

Caro David Prats Palomo, Borges ha pagato l’olio di oliva agli olivicoltori tunisini?

Gli affari tra Borges International Group e Bioliva Med Company sono un fatto. Molto più di una partnership. Ecco i fatti acclarati e molte domande. Quali società, afferenti ad Adel Ben Romdhane, riforniscono ora Borges di olio tunisino?

19 novembre 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli

Editoriali

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva deve cambiare per il bene di tutti

Che un litro di olio extra fatto come dio comanda non può costare meno di 15 euro al litro è un dato di fatto. Faticoso promuovere l'olio poichè i cibi cosiddetti “proibiti” ci piacciono perché vanno al cervello e ci stimolano la voglia di continuare ad assaggiarne

14 novembre 2025 | 12:00 | Fausto Borella

Editoriali

SQN Alta Qualità Italia: ecco dove sta la fregatura per l’olio extravergine di oliva 100% italiano

Recentemente i Consorzi delle IGP/DOP dell’olio extravergine di oliva ma anche la maggior parte delle associazioni olivicole si sono schierate contro la creazione di un marchio SQN Alta Qualità Italia. Ecco perché

07 novembre 2025 | 15:20 | Alberto Grimelli