Editoriali

LA TESTA E LA PANCIA

01 ottobre 2005 | Ernesto Vania

Nel mondo si scontrano Bene e Male.
Nell’uomo, più prosaicamente, la Testa e la Pancia.
Quando si tratta di grandi decisioni, gli altri organi contano ben poco. Il tanto celebrato Cuore raramente, molto raramente, riesce a prendere il sopravvento.
Sono la Testa, massima espressione del raziocinio, e la Pancia, manifestazione dell’istinto e dei bisogni, a contendersi la vittoria.
Sono fondamenti della natura umana. Vi è racchiusa la stessa essenza dell’umanità.
Intelligenza contro emozioni. Scontro tra titani.

Sul piano politico, sociale ed economico, la Testa è rappresentata dagli statisti, la Pancia dai demagoghi.
Come eccezionalmente possiamo trovare, in questo mondo imperfetto, il Bene assoluto e il Male assoluto, così come non tutto è Bianco o Nero, i governati raramente sono tanto nettamente classificabili.
Schreoder ne è forse, al momento attuale, l’esempio più lampante. Ha attuato caute riforme, dettategli dal buon senso e dalla ragione (ha prevalso la Testa), poi in campagna elettorale si è presentato con un programma basato sulla sicurezza sociale, sul mantenimento del welfare, opponendosi fieramente ai progetti liberisti della Merkel (parlando alla Pancia dei tedeschi).

In Europa non si confrontano liberismo e protezionismo, spirito europeista e senso nazionalistico.
Non è una guerra tra partito popolare e partito socialista.
Il vero scontro è tra la Testa e la Pancia.

In un contesto di estrema incertezza, in cui i risparmi vengono divorati dalla crisi economica, in cui cadono molti punti fissi, come la famiglia, in cui l’intero sistema di sicurezze sociali e politiche decade lentamente, il confronto è quanto mai serrato.
Ci vincerà?