Editoriali

CARTA STRACCIA

04 dicembre 2004 | Ernesto Vania

Il decreto legge 157, poi legge 204/2004, sull’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei prodotti alimentari è finito nel cestino della carta straccia.
Presto, secondo i dettami dell’Ue, la legge dovrà essere abrogata.
I proponenti di questa discutibilissima norma sicuramente sbraiteranno contro le Istituzioni comunitarie ree di non tutelare nè i produttori nè i consumatori.
Questi personaggi, novelli salvatori della Patria, inveiranno contro l’Unione europea che non comprende l’utilità, ma che dico!, l’urgenza di difendere produzioni nazionali tipiche e di qualità contro la dilagante massificazione e standardizzazione, criticheranno aspramente i ciechi funzionari della Direzione Generale Agricoltura della Ue che hanno bocciato una legge che invece forniva un ulteriore grado di sicurezza e trasparenza al consumatore.
Un magnifico spot elettorale, un’ineguagliabile occasione ed opportunità per porsi come strenui difensori ed accaniti paladini del Made in Italy.
Nasce allora il sospetto che l’intera vicenda sia stata architettata, macchiavellicamente, solo affinchè alcuni politici potessero avere un po’ di spazio, di visibilità. Come Giulio Andreotti disse diversi anni fa “a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca”.
Già perchè i proponenti della 157 hanno avuto la possibilità di riflettere sulla proposta presentata alla luce di probabili conflitti normativi già evidenziati dalla Commissione agricoltura del Senato. Ma no, nessun dubbio, nessuna pausa, avanti tutta e infatti la legge è stata approvata a tempo di record e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 10 agosto.
Qualche indizio che, in realtà, mancasse la volontà di applicare la legge l’abbiamo avuto dopo aver intervistato il Dott. Carbone prima e il Dott. Fugaro poi (Ispettorato Centrale Repressione Frodi). Quello che ci ha definitivamente convinti è stata la reazione, alla lettera di pre-infrazione, del Ministero delle Attività Produttive che sollecitamente si è detto disponibile a diffondere un comunicato che precisasse il carattere non operativo della 157.
Retromarcia su tutta la linea, si è voluto solo scherzare insomma.
Questa burla ferragostana, che ha tenuto in apprensione gli olivicoltori e non solo, è costata all’Italia una magra figura con la Ue, come se ce ne fosse bisogno!, per l’ingenuità, se non la leggerezza, con cui vengono emanate certe norme.
Inoltre sarei proprio curioso di sapere quanto tempo ed energie, se non denari, di deputati, senatori, dirigenti e funzionari sono stati distolti da questioni più importanti e pressanti per seguire l’iter di una norma che non verrà mai applicata. Questo, forse, varrebbe bene un’interrogazione parlamentare.

Potrebbero interessarti

Editoriali

Vendere sottoprezzo l'olio di oliva: un circolo vizioso

Ridurre il valore del proprio olio di oliva e riempire il mercato di offerte a basso costo, alla lunga, crea difficoltà. La necessità di svuotare i serbatoi collide con l'esigenza di mantenere il valore percepito del prodotto

12 settembre 2025 | 11:00 | Piero Palanti

Editoriali

Offerte sull’olio extravergine di oliva in Grande Distribuzione: promossi e bocciati

Si prospetta un’altra campagna olearia complessa e difficile, acuendo le responsabilità della Grande Distribuzione nella corretta comunicazione e cultura dell’olio extra vergine di oliva. Con le prime offerte di settembre c’è chi persevera sulla via vecchia e chi cerca nuove strade

11 settembre 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli

Editoriali

La lenta scomparsa dai mercati dell’olio extravergine di oliva italiano

Senza un piano di sviluppo della nostra olivicoltura gli ultimi interventi di sostegno finanziario, che interessano anche il comparto olivicolo, servono solo per arraffare denaro e prolungare l’agonia di un comparto agricolo cancellato di fatto dall’importazione di olio

09 settembre 2025 | 15:00 | Pasquale Di Lena

Editoriali

Cucinare con l’olio di oliva giusto significa dare dignità agli ingredienti

In un tempo in cui la cucina si è spesso ridotta a tecnica, estetica o performance, abbiamo dimenticato che cuocere è prima di tutto un atto di cura. L’olio è il tramite tra la materia prima e la sua trasformazione più profonda

01 settembre 2025 | 16:00 | Fabio Ferrara

Editoriali

Due metri quadri al secondo vengono sottratti all'agricoltura e alla natura

Anche nel 2024, come nell’anno precedente, oltre 70 chilometri quadrati di territorio sono diventati artificiali. La necessità e urgenza di un azzeramento sta nel suo significato di una vera e propria svolta, politico-culturale, che riconsidera il territorio bene comune.

29 agosto 2025 | 12:00 | Pasquale Di Lena

Editoriali

La grande squadra del vino italiano

Tornando a viaggiare ed a fare promozione, posto all’attenzione della Fidal e della sua Casa Italia Atletica, il primo impegno è stato quello di attivare le sinergie come quelle messe in campo nei nove anni di promozione, in Italia, e nel mondo, con L’Enoteca italiana di Siena

08 agosto 2025 | 10:00 | Pasquale Di Lena