Cultura
CATECHISMO AGRICOLO A USO DEI CONTADINI
E’ un libro del canonico Giovanni Rizzo riproposto in tiratura limitata dalla Cooperativa padovana El Tamiso. Un modo intelligente per porre in evidenza come la cultura rurale abbia avuto in passato una attenzione di primo piano. Oggi tale slancio andrebbe rivisitato adeguandolo alle esigenze attuali
28 febbraio 2004 | Ludovica Riposto
Lâoperazione è di quelle che meritano il plauso generale. Di fronte allâinedia attuale, la riproposizione di un volume così prezioso - qual è appunto il Catechismo agricolo ad uso dei contadini, del canonico don Giovanni Rizzo - è senza dubbio di quelle che non vanno assolutamente perse. Pertanto, chi voglia ricevere tale libro, lo può richiedere direttamente alla Cooperativa agricola âel Tamisoâ, con sede legale a Padova, ma con teatro operativo il mercato ortofrutticolo di Camin, in provincia di Padova. Unâoperazione davvero intelligente e seria, propositiva. Perché è solo ripescando dal passato che si può costruire un futuro solido. La Cooperativa che ne ha promosso la pubblicazione insieme con lunione agricoltori di Padova, da due decenni produce secondo i criteri dellâagricoltura biologica, e lo fa, come scrive il suo presidente Franco Zecchinato, non solo per produrre âcibi sani in accordo con lâambienteâ, ma anche âper un fatto di cultura e stile di vitaâ. E si vede. La scelta è tra le più encomiabili.
A redigere lâintroduzione è stato scelto lo scrittore Ferdinando Camon, autore di romanzi poderosi, poco celebrato, sì, ma di elevato spessore. Il titolo del suo intervento è âColtivare la terra senza violentarlaâ. Camon tesse un elogio del parroco, forse un contadino mancato (âQuesto parroco guarda sempre per terra, non alza mai lo sguardo in cieloâ, si sente che se ne intende di campiâ); e evidenzia alcuni aspetti della personalità del sacerdote e il âsogno ecologicoâ che lo anima (âEgli sogna lâarmonia: chi coltiva la terra devve puntare, non alla ricchezza, ma a molto di più: alla salute e alla felicità â).
Ma ecco lâimpatto con il testo del âcatechismo ruraleâ, con un testo che, come ricorda lo stesso canonico, nonché patriota, pubblicista e divulgatore, âè conforme alle più sane regole della scienza e della praticaâ, perché tratto dagli insegnamenti dei più illustri maestri di agricoltura, quali erano stati in quegli anni i Ridolfi, i Cantoni, gli Ottaviâ¦
Le raccomandazioni sono tante. Una, per esempio, molto utile sul tempo: âIl proverbio dice: lâocchio del padrone ingrassa i campi; per conseguenza egli dovrà trovarsi ora nei campi, ora nella stalla, quando nei mercati, quando nella propria camera a far conti; e per questo dovrà ogni giorno distribuire il suo tempo, per non occuparlo mai senza vantaggio,poiché il tempo è danaro. Lavorando si guadagna danaroâ.
Estremamente chiare e in equivoche gli avvertimenti intorno alle tecniche olivicole: âLa raccolta delle olive â scrive â si fa prima dellâinverno, e si devono raccogliere con la mano; batterle giù, come molti costumano, va male. Lâolio più buono è quello che si cava dalle olive appena raccolteâ.
Altrettanto le regole generali per fare un buon vino: âNon sono certamente necessarie molte e difficili pratiche, ma non si avrà mai buon vino se dimenticheremo che esso vien fatto: 1. Dalla qualità della terra, dal sole, e dalla qualità delle viti. 2. Dalla buona coltura delle viti, e dalla giudiziosa e diligente vendemmia. 3. Dal pigiare la uva bene, dal far bollir il mosto convenientemente e in luoghi opportuni. 4. Dallo svinare a tempo opportuno e dal travasare il vino tendendolo sempre più che è possibile libero dai fondacci. 5. Dal conservarlo in buone e sane botti, in cantine fresche, e più che si può difeso dallâariaâ.
La parte forse più curiosa del libro è lâappendice numero uno, nella quale si ragiona intorno ad alcuni pregiudizi dei contadini. Passano gli anni e i secoli, ma i pregiudizi talvolta resistono.
Il libro è curato da Lino Scalco, storico che alle problematiche economiche in area veneta ha dedicato ampi studi e ricerche.
Giovanni Rizzo, Catechismo agricolo ad uso dei contadini, Edizioni Aiab, 2003; euro 15,00. Per richieste: eltamiso@tin.it
Potrebbero interessarti
Cultura
Francobollo celebrativo per i 25 anni della Fondazione Qualivita

Il francobollo raffigura la lettera “Q”, simbolo della Qualità, scelto per rendere omaggio a una cultura che, negli ultimi venticinque anni, ha guidato i prodotti DOP e IGP italiani
11 settembre 2025 | 18:00
Cultura
Se i problemi dei frantoiani antichi e moderni sono ancora gli stessi

Il problema delle acque reflue è stato riportato per la prima volta durante il periodo ellenistico-romano. L'importanza dell'acqua è stata dimostrata fin dall'inizio nell'estrazione efficiente della quantità massima di olio d'oliva
10 settembre 2025 | 15:00
Cultura
Gli Etruschi e la loro strardinaria cultura per l'olivo, l'oliva e l'olio di oliva

La scoperta dell’olio d'oliva, in Etruria, la dobbiamo alle donne che, a seguito degli scambi commerciali, avevano apprezzato i profumi, contenuti in particolari contenitori, provenienti dalla Grecia e dall’Egitto. Nel VII secolo a.C. inizia in Etruria la produzione di olio alimentare
03 settembre 2025 | 15:00 | Alessandro Vujovic
Cultura
Il fiocco per la nascita: azzurro, rosa oppure verde?

Il fiocco per celebrare una nascita è un’usanza estremamente diffusa, che tuttavia si differenzia per due motivi nettamente diversi dalle solite scaramantiche credenze legate alle classiche superstizioni. Perchè allora non festeggiare anche i primi oli extravergini di oliva della nuova campagna olearia?
29 agosto 2025 | 13:00
Cultura
L’olio di oliva torbido era già considerato scadente ai tempi dell’Impero Romano

La parola latina faex significa “fondo” o “ciò che si deposita in basso” ma anche “feccia, rifiuto”. Nel linguaggio medico veniva usato anche per indicare gli escrementi umani. Ecco perchè è meglio non acquistare un olio di oliva torbido
26 agosto 2025 | 14:00 | Silvan Brun
Cultura
Foglie di olivo e olio extravergine di oliva contro il malocchio

L’uso di olio extravergine di oliva può aiutare a determinare come una persona abbia contratto il malocchio, conoscendo se l'origine è un uomo, una donna o un essere soprannaturale
19 agosto 2025 | 14:00 | Vilar Juan