Salute

Guida Completa al Glutine: Benefici e Rischi

Guida Completa al Glutine: Benefici e Rischi

Oltre ai cereali come frumento e segale, molti prodotti trasformati possono contenere tracce di glutine a causa dei processi di lavorazione o come ingrediente aggiunto. Tra questi vi sono salse, zuppe pronte e carni trasformate

14 marzo 2025 | 11:00 | Graziano Alderighi

Il glutine è una proteina presente in diversi cereali che svolge un ruolo fondamentale nella lavorazione di molti prodotti alimentari. Principalmente, lo si trova nel frumento, ma è anche presente in altri cereali come orzo, segale e farro. La caratteristica principale del glutine è la sua capacità di conferire elasticità all'impasto, che risulta essenziale per la produzione di pane, pasta e molti altri prodotti da forno. Questa proprietà gli permette di trattenere i gas durante la lievitazione, contribuendo alla morbidezza e alla struttura finale del prodotto. Tuttavia, il glutine non è solo sinonimo di panificazione; viene utilizzato anche come additivo in vari alimenti grazie alle sue proprietà leganti e addensanti.

Nonostante i suoi benefici nella produzione alimentare, il glutine può rappresentare un problema per alcune persone. In particolare, chi soffre di celiachia deve evitare completamente questa proteina, poiché può scatenare una reazione autoimmune dannosa per l'intestino tenue. Anche coloro che sono intolleranti al glutine possono sperimentare sintomi come gonfiore, dolore addominale e affaticamento. Per queste persone, seguire una dieta priva di glutine è essenziale per mantenere una buona salute.

È importante sapere esattamente quali alimenti contengono glutine per poterli evitare se necessario. Oltre ai cereali già menzionati come frumento e segale, molti prodotti trasformati possono contenere tracce di glutine a causa dei processi di lavorazione o come ingrediente aggiunto. Tra questi vi sono salse, zuppe pronte e carni trasformate. Per coloro che devono evitare il glutine, esistono alternative senza glutine disponibili sul mercato, realizzate con farine di riso, mais o miglio.

Le proteine del glutine, conosciamole meglio

glutineLe proteine del glutine possono essere suddivise in due frazioni principali in base alla loro solubilità in alcoli acquosi: le gliadine solubili e le glutenine insolubili.

Entrambe le frazioni sono costituite da numerosi componenti proteici, in parte strettamente correlati, caratterizzati da un elevato contenuto di glutammina e prolina. Le gliadine sono principalmente proteine monomeriche con pesi molecolari (MW) intorno a 28.000-55.000 e possono essere classificate in base alle loro diverse strutture primarie nel tipo α/β-, γ- e ω. I legami disolfuro sono assenti o presenti come legami incrociati intra-catena. La frazione gluteninica comprende proteine aggregate legate da legami disolfuro intercatena; le loro dimensioni variano da circa 500.000 a più di 10 milioni. Dopo la riduzione dei legami disolfuro, le subunità di glutenina risultanti mostrano una solubilità in alcoli acquosi simile a quella delle gliadine. In base alla struttura primaria, le subunità della glutenina sono state suddivise in subunità ad alto peso molecolare (HMW) (MW=67.000-88.000) e subunità a basso peso molecolare (LMW) (MW=32.000-35.000). Ogni tipo di proteina del glutine consiste in due o tre domini strutturali diversi; uno di essi contiene sequenze ripetitive uniche ricche di glutammina e prolina. Le glutenine native sono composte da una spina dorsale formata da polimeri di subunità HMW e da polimeri di subunità LMW ramificati dalle subunità HMW. I legami non covalenti, come i legami idrogeno, i legami ionici e i legami idrofobici, sono importanti per l'aggregazione delle gliadine e delle glutenine e sono coinvolti nella struttura e nelle proprietà fisiche della pasta.

Le insolite proprietà reologiche e funzionali del glutine dipendono dal rapporto tra glutine e glieloide e dalle interazioni di queste strutture. Ogni componente ha funzioni leggermente diverse cruciali per determinare le proprietà viscoelastiche (entramento di anidride carbonica rilasciato durante la lievitazione del pane) e la qualità del prodotto finale. Ad esempio, le gliadine idratate purificate contribuiscono maggiormente alla viscosità e all'estensibilità dell'impasto, mentre le glutenine idratate sono coesi e contribuiscono alla forza e all'elasticità dell'impasto.1 Molto lavoro si è concentrato sul miglioramento della forza dell'impasto, ad esempio, aumentando il numero di copia del gene della subunità ad alto peso molecolare per migliorare l'elasticità della glutenina

Effetti del Glutine sulla Salute

La celiachia è una malattia autoimmune sistemica cronica causata da un’intolleranza permanente alle proteine del glutine in individui geneticamente suscettibili. Attualmente si pensa che la celiachia assomigli a un disturbo immunologico piuttosto che a una malattia limitata al tratto gastrointestinale.

La prima descrizione clinica accurata della celiachia ha evidenziato ampi villi piatti e un denso infiltrato infiammatorio linfoepiteliale cronico nella piccola mucosa intestinale dei pazienti.

I sintomi clinici della celiachia differiscono notevolmente e dipendono dall'età del paziente, dalla durata e dall'estensione delle manifestazioni extra-intestinali. Si pensava che la celiachia fosse una malattia rara, con una prevalenza di circa lo 0,02%, tuttavia utilizzando sierologia e biopsia, recenti studi condotti in Europa, India, Sud America, Australasia e Stati Uniti indicano che la prevalenza può essere compresa tra 0,33 e 1,06% nei bambini e tra 0,18-1,2% negli adulti. La più alta prevalenza (5,66%) durante l’infanzia è stata osservata in Sahrawi.

Oltre alla celiachia, esiste anche l'intolleranza al glutine non celiaca, una condizione in cui le persone manifestano sintomi simili a quelli della celiachia ma senza i danni intestinali tipici della malattia autoimmune. I sintomi possono includere gonfiore, stanchezza e dolori articolari. La ricerca su questa condizione è ancora in corso per comprendere meglio i meccanismi sottostanti.

Alcuni studi suggeriscono inoltre che il consumo eccessivo di glutine possa contribuire all'infiammazione cronica in alcune persone predisposte geneticamente, sebbene queste affermazioni richiedano ulteriori conferme scientifiche. È importante notare che per chi non soffre di celiachia o intolleranza al glutine, questa proteina è generalmente considerata sicura e fa parte di una dieta equilibrata.

Tuttavia, l'adozione diffusa delle diete senza glutine ha portato alcune persone a evitare questa proteina anche senza una diagnosi medica specifica. Mentre eliminare il glutine può sembrare una soluzione semplice ai problemi digestivi o ad altri sintomi inspiegabili, è fondamentale consultare un professionista sanitario prima di apportare cambiamenti significativi alla propria dieta. Infatti, molti alimenti contenenti glutine sono anche fonti importanti di fibre e altri nutrienti essenziali.

In sintesi, mentre il glutine può avere effetti negativi sulla salute per chi soffre di specifiche condizioni mediche come la celiachia e l'intolleranza al glutine non celiaca, per la maggior parte delle persone rimane una componente sicura e nutriente della dieta quotidiana. Un approccio informato e basato su evidenze scientifiche è cruciale per determinare se un regime alimentare privo di glutine sia davvero necessario o benefico.

Intolleranza al Glutine e Celiachia

L'intolleranza al glutine e la celiachia sono due condizioni mediche distinte che spesso vengono confuse, ma che condividono un elemento comune: il glutine. Il glutine è una proteina presente in molti cereali, tra cui grano, orzo e segale. Mentre alcune persone possono consumare il glutine senza alcun problema, altre possono sviluppare reazioni avverse a questa proteina.

I sintomi dell'intolleranza al glutine di solito si verificano entro poche ore o giorni dopo l'ingestione di cereali contenenti glutine e scompaiono rapidamente quando questi cereali vengono eliminati dalla dieta. L'intolleranza produce più frequentemente una combinazione di sintomi intestinali ed extraintestinali. I sintomi simili all'intestino irritabile, come dolore addominale, gas, distensione e movimenti intestinali irregolari, sono spesso segnalati e quindi rendono difficile distinguere l'intolleranza al glutine dall'intestino irritabile indotto da altre cause. 

D'altra parte, l'intolleranza al glutine non celiaca, conosciuta anche come sensibilità al glutine non celiaca, presenta sintomi simili a quelli della celiachia ma senza i danni intestinali evidenti. Le persone con questa sensibilità possono sperimentare problemi gastrointestinali, cefalea, stanchezza e dolori articolari dopo aver consumato alimenti contenenti glutine. Tuttavia, la diagnosi di intolleranza al glutine è più complessa poiché manca un test diagnostico specifico; spesso si basa sull'esclusione di altre condizioni come la celiachia o l'allergia al grano.

La gestione delle due condizioni richiede un approccio simile: una dieta rigorosamente priva di glutine. Questo significa evitare tutti gli alimenti che contengono grano, orzo e segale. Fortunatamente, oggi esistono molte opzioni alimentari senza glutine disponibili sul mercato per facilitare la vita quotidiana delle persone affette da queste condizioni.

Il riconoscimento tempestivo dei sintomi e la corretta diagnosi sono fondamentali per prevenire complicazioni a lungo termine associate alla celiachia e migliorare la qualità della vita nelle persone con intolleranza al glutine. Pertanto, è importante consultare un medico specialista nel caso si sospettino reazioni avverse al consumo di glutine.

Alimenti che Contengono Glutine

senza glutineSi pensa che l'assunzione giornaliera media giornaliera di glutine in una dieta occidentale vada da 5 a 20 g / giorno, con i dati più recenti provenienti da un sondaggio nazionale danese che mostra un'assunzione media totale di glutine di 10,4 g / giorno per gli adulti di età compresa tra 20 e 75 anni. Il pane contenente grano è una delle nostre principali fonti di glutine (ogni fetta di pane contiene circa 4 g di glutine),

Il glutine è una proteina presente in numerosi cereali, tra cui frumento, orzo e segale. Questi cereali sono alla base di molti alimenti di uso quotidiano nella dieta mediterranea e occidentale. Il frumento, in particolare, è ampiamente utilizzato nella produzione di pane, pasta, biscotti e torte. Anche la farina di frumento è un ingrediente comune in molti prodotti da forno e alimenti trasformati. L'orzo è frequentemente impiegato nella produzione di birra e alcuni tipi di zuppe e stufati. La segale si trova principalmente nel pane integrale e nei cracker. Oltre ai cereali appena menzionati, il glutine può essere presente anche in prodotti meno ovvi come salse, condimenti per insalate e caramelle, poiché può essere usato come addensante o stabilizzante nei cibi trasformati. È importante notare che anche l'avena, pur essendo naturalmente priva di glutine, può essere contaminata da questa proteina durante la lavorazione se non trattata in strutture senza glutine. Per coloro che soffrono di celiachia o sensibilità al glutine non celiaca, è fondamentale prestare attenzione alle etichette degli alimenti per evitare l'ingestione inconsapevole di questa proteina. Fortunatamente, grazie all'aumento della consapevolezza riguardo a queste condizioni, sono disponibili un'ampia varietà di prodotti senza glutine sul mercato. Tuttavia, è sempre raccomandabile verificare la presenza della dicitura "senza glutine" sui prodotti confezionati. Infine, esistono alternative naturali prive di glutine come il riso, il mais e le patate che possono sostituire i cereali contenenti glutine nelle ricette tradizionali. Sperimentare con farine alternative come quella di mandorle o cocco può aiutare a mantenere una dieta varia ed equilibrata senza rinunciare al gusto. Conoscere gli alimenti che contengono glutine è essenziale per chi deve seguire una dieta priva di questa proteina per motivi di salute.

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