Economia
Il prezzo dell’olio di oliva al 14 gennaio: olio italiano vicino a 10 euro/kg, lo spagnolo è in ripresa a 4,5 euro/kg

Dopo lo scivolone prima di Natale che aveva portato l’olio extravergine di oliva spagnolo a 4 euro/kg, con contratti anche a 3,8 euro/kg, ora la forte ripresa. L’olio extravergine di oliva italiano stabile, sempre più vicino a 10 euro/kg
14 gennaio 2025 | 18:00 | Alberto Grimelli
L’olio extravergine di oliva italiano costa più del doppio dell’olio extravergine di oliva spagnolo, un trend che, nei grandi numeri, probabilmente si manterrà per settimane, se non mesi.
E’ questo il quadro di un mercato dell’olio di oliva in via di stabilizzazione con l’extravergine spagnolo a 4,55 euro/kg secondo PoolRed al 14 gennaio, mentre l’olio extravergine di oliva italiano, di origine pugliese, quota 9,15 euro/kg secondo il Borsino dell’Olio di Teatro Naturale, 8,8-9,5 euro/kg secondo la Camera di Commercio di Bari al 14 gennaio e 9,55 euro/kg a Bari (9,4 euro/kg sulle altre piazze pugliesi) secondo Ismea Mercati nelle stesse date.
Se consideriamo però i prezzi dell’olio extravergine in Sicilia, 9,9 euro/kg a Trapani e 9,7 euro/kg a Palermo secondo Ismea Mercati al 14 gennaio, scopriamo che il prezzo dell’olio extravergine di oliva italiano è più vicino ai 10 euro che ai 9 euro/kg.
Nel Centro Italia l’olio extra vergine di oliva quota dappertutto più di 10 euro/kg, con valori minimi di 10,5 euro/kg per la Dop Canino per arrivare ai 21 euro/kg della Dop Brisighella.
Se guardiamo però ai volumi che fanno mercato, in Puglia e Sicilia troviamo quasi 60 mila tonnellate di olio sulle 95 mila stoccate complessivamente al 31 dicembre in Italia secondo l’ICQRF. Sono e saranno Puglia e Sicilia a indicare il trend che, finora, segna stabilità delle quotazioni.
E’ improbabile, a meno di debacle a tutt’oggi non prevedibili a scaffale, che il prezzo dell’olio italiano cali, considerando che, con vendite di 8-9 mila tonnellate al mese sarà esaurito prima della nuova campagna olearia.
Situazione diversa in Spagna dove il forte trend al ribasso, registrato a dicembre, si spiega con la speculazione legata alla superproduzione di olio a dicembre. In assenza di piogge la raccolta è stata continuata e continuativa, portando a volumi record di 590 tonnellate nel mese. Oggi siamo al 70% circa della produzione raccoglibile in Spagna con alcune piccole cooperative che chiuderanno le moliture già a fine gennaio. La qualità degli oli di queste ultime settimane stanno abbassando le previsioni di disponibilità di extravergine di oliva, oscillando tra le 300 e le 500 mila tonnellate, facendo rialzare il prezzo di 50 centesimi in meno di un mese.
Secondo PoolRed il prezzo al 14 gennaio dell'olio extravergine di oliva è di 4,55 euro/kg, con punte a 4,6 euro/kg, mentre al 17 dicembre era a 4,05 euro/kg, con contratti anche a 3,8 euro/kg.
La notizia, però, è soprattutto l’impennata delle quotazioni del lampante a 3,8 euro/kg. E’ una notizia perché l’olio lampante è sempre un marker importante sul mercato spagnolo ma soprattutto perché la disponibilità di questo prodotto sarà elevata, molto elevata, facendo prevedere livelli di prezzo molto più bassi.
I rincari dell’olio lampante stanno facendo anche risalire le quotazioni dell’olio vergine di oliva, dopo un temuto calo a 3,8 euro/kg, sono risalite a 3,9 euro/kg.
Nel complesso è lecito attendersi una rialzo delle quotazioni dell’olio extravergine di oliva spagnolo più vicine ai costi di produzione dell’annata, quindi intorno ai 5 euro/kg, con relativi adeguamenti di lampante e vergine di oliva.
Anche un prezzo di 5 euro/kg per l’olio spagnolo porrebbe l’olio italiano a un valore circa doppio, un differenziale di prezzo mai visto storicamente. Un trend che deve essere adeguatamente sostenuto con campagne di comunicazione e informative per spiegare cosa si nasconde dentro una bottiglia di olio extravergine di oliva italiano.
L’olio extravergine di oliva non è tutto uguale!