L'agroalimentare nazionale tiene dopo lo shock pandemico
L'aumento dei costi delle materie prime e dell'energia è un fattore che grava pesantemente sia sul settore primario, sia sull'industria alimentare, sommandosi ai problemi collegati ai trasporti e alla logistica
Si ridimensiona la spesa bio degli italiani
Nell'anno clou dell'emergenza pandemica, le spesa di alimenti e bevande biologiche aveva registrato un incremento del 9,5%. Nel 2021 cede, con una discesa del 4,6%
Si raffreddano le tensioni internazionali sui prezzi di grano e mais
Rincari rispetto al periodo prima dell’inizio della guerra, il grano tenero ha subito una impennata del 32,9%, il mais del 38,5%, sorgo e orzo del 39,8%, la soia del 12,3%.
Cereali da Russia e Ucraina non fondamentali per l'Italia agroalimentare
Nessun problema per la pasta e neanche per pane e biscotti, visto che le nostre importazioni sono soddisfatte da Paesi dell'Unione europea. L'export russo di cereali destinato soprattutto verso Egitto, Tunisia, Turchia, alcuni paesi asiatici e alcuni africani
L'Italia agroalimentare può reggere l'urto della guerra russo-ucraina
Il grano tenero russo e ucraino vale il 6% delle nostre importazioni. Maggiore fragilità sui semi oleosi. Il problema principale è rappresentato dalla volatilità del mercato dei futures alla borsa di Chicago
In calo la spesa alimentare degli italiani nel 2021
Per la spesa alimentare si tratta del primo cedimento dopo quattro anni di crescita. Frenata in particolare per gli alimenti confezionati nelle settimane del Natale
Il fatturato del Prosciutto San Daniele cresce a doppia cifra nel 2021
L’aumento del numero di cosce lavorate e delle vaschette di pre-affettato ha determinato un incremento delle vendite rispetto allo scorso anno. Ottimi risultati anche sulle esportazioni
Quanto dipende l'Italia dalle derrate agricole dell'ex blocco sovietico?
Il nostro Paese acquista dall'Ucraina soprattutto oli grezzi di girasole, mais e frumento tenero. L'Italia è il secondo fornitore di prodotti agroalimentari all'Ucraina per 415 milioni di euro
I venti di guerra in Ucraina scaldano i listini agroalimentari
L'annuncio del riconoscimenti delle repubbliche del Donbass ha fatto alzare le quotazioni di grano tenero, mais e soia, anche se non c'è stata la temuta impennata
La consapevolezza alimentare cambia gli stili di consumo degli italiani, ma non di tutti
I connazionali divisi a metà tra chi ha maggiore sensibilità sugli aspetti sociali dei propri acquisti alimentari e chi rincorre la logica dell'offerta, indipendentemente da qualità e impatto ambientale
L'export agroalimentare italiano raggiunge i 52 miliardi di euro
A concorrere al risultato sono le esportazioni dell'industria alimentare. Segno positivo anche per la componente agricola. Ma il saldo della bilancia commerciale resta negativo
Incertezza sulle vendite di vino nella Grande Distribuzione nel 2022
Il vino nella GDO chiude il 2021 con un – 2,2% a volume sul 2020, ma in positivo rispetto al 2019
La Dop economy vale il 19% del fatturato del settore agroalimentare nazionale
Il settore delle denominazioni di origine cala del -2% in valore per 16,6 miliardi di euro. Stabile l’export a 9,5 miliardi. La maggiore concentrazione di valore aggiunto delle indicazione geografiche al Nord
Prezzi delle derrate agricole mondiali alle stelle
Nello scenario globale, un ruolo predominante spetta alla Cina, che ha aumentato le sue importazioni di grano, mais e soia, contribuendo ad abbassare gli stock presenti e a tenere costanti i prezzi
Produrre il latte costa sempre di più
Ad incidere sugli oneri a carico degli allevamenti, oltre ai costi energetici, è soprattutto il capitolo dell'alimentazione animale, con una crescita particolarmente evidente nel mese di dicembre
Il Parmigiano Reggiano esce brillantemente dalla crisi Covid-19
Il giro d’affari al consumo supera i 2,7 miliardi di euro. Andamento positivo e stabile per quanto riguarda le quotazioni: il prezzo medio annuo all’ingrosso è stato di 10,34 euro al chilo
La pandemia ha cambiato stile e modalità dei consumi degli spumanti italiani
Vini spumanti tricolori davanti a tutti: primi in Europa, primi nella esportazione extraUE, con incrementi dal 40% al 15%, in Usa, in Germania, in Canada, in Regno Unito, bene anche in Russia e estremo oriente
Aumento dei listini e rincari delle materie prime: le cantine devono fare squadra
Il posizionamento di alcune importanti denominazioni all’interno della distribuzione organizzata è a rischio