Economia

Prezzi delle derrate agricole mondiali alle stelle

Prezzi delle derrate agricole mondiali alle stelle

Nello scenario globale, un ruolo predominante spetta alla Cina, che ha aumentato le sue importazioni di grano, mais e soia, contribuendo ad abbassare gli stock presenti e a tenere costanti i prezzi

17 febbraio 2022 | C. S.

Gli aumenti dei prezzi della pasta (+10,8%) dipendono principalmente dall’impennata senza precedenti dei costi di energia, trasporti e gasolio. Le carte vincenti a disposizione degli agricoltori italiani per vincere le sfide del futuro sono qualità e origine del prodotto.

È quanto sostiene CAI – Consorzi Agrari d’Italia, primo hub della produzione organizzata del Paese, che ha presentato in un webinar i dati sulle campagne di grano, mais e soia appena trascorse e le primissime ipotesi su ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi.

Per quel che riguarda il grano duro, è noto come il mercato italiano sia fortemente influenzato dal Canada (da cui importiamo quasi la metà del prodotto) che quest’anno ha chiuso la sua produzione a 2,7 milioni di tonnellate, segnando un -60% netto. Gli Stati Uniti si attestano a 1 milione di tonnellate di grano duro prodotto, in calo del 52,63%.

Il webinar organizzato da Consorzi Agrari d’Italia ha tracciato un primo quadro di ciò che potrebbe accadere con la campagna 2022/2023.

In base alle prime stime del Ministero dell’Agricoltura canadese la produzione di grano duro tornerà quasi sui livelli di due anni fa, attestandosi su 5,5 milioni di tonnellate, salvo condizioni meteo avverse nei prossimi mesi.

Tuttavia, i bassi stock di magazzino presenti, uniti alle scarse produzioni dei Paesi del Nordafrica, che spingerà gli stessi a importare più prodotto, terranno ancora per un buon periodo i prezzi del grano duro in linea sui livelli di quest’anno.

Nello scenario globale, un ruolo predominante spetta alla Cina, che ha aumentato le sue importazioni di grano (da 4 a 10 milioni di tonnellate), mais (da 4 a 26 milioni di tonnellate) e soia (da 82 a 100 milioni di tonnellate), contribuendo ad abbassare gli stock presenti e a tenere costanti i prezzi.

Secondo le prime proiezioni Cai, gli agricoltori italiani hanno aumentato la superficie coltivata a grano duro, nonostante siano alle prese con gli aumenti dei costi di produzione causati dai rincari energetici.

Per il grano tenero i bassi stock nel mondo e la domanda internazionale dovrebbero sostenere le quotazioni sia del vecchio sia del nuovo raccolto, mentre anche i prezzi di mais e soia potrebbero non subire scostamenti importanti.

“Il messaggio che vogliamo lanciare è molto semplice: investire in produzioni di qualità, garantite dall’origine italiana del prodotto, conviene perché i prezzi dovrebbero restare in linea con quelli attuali – spiega Gianluca Lelli, amministratore delegato di CAI -. Ci potrebbero essere, di conseguenza, le condizioni per aumentare la portata dei contratti di filiera per consentire di distribuire equamente il valore commerciale lungo tutta la catena, dal produttore all’industria”.

Potrebbero interessarti

Economia

L'andamento del mercato dei terreni agricoli in Italia nel 2024

La contenuta crescita dei valori fondiari conferma l’andamento positivo degli ultimi anni, avviato dopo l’inversione di tendenza post-pandemica del 2020. Crescente ricorso all’affitto dei terreni per chi ha poca liquidità

13 novembre 2025 | 13:00

Economia

I prezzi dei prodotti alimentari globali ancora in calo ad ottobre

Diminuzione delle quotazioni di tutti i prodotti agricoli a ottobre. Sensibile diminuzione dei prezzi dello zucchero e dei prodotti lattiero-caseari. In controtendenza gli oli vegetali per l'alta richiesta di biocarburanti e ritardi nel raccolto nella regione del Mar Nero

12 novembre 2025 | 11:00

Economia

In Spagna la differenza di prezzo tra olio extravergine di oliva e olio vergine di oliva ai massimi

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva, a campagna realmente ancora non avviata in Spagna, continua ad aumentare a 4,75 euro/kg con l’olio vergine di oliva a 3,6 euro/kg, lo stesso prezzo a cui arriverà in Europa l’olio extravergine di oliva tunisino

11 novembre 2025 | 16:00

Economia

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva a 7,5 euro/kg a Bari, 7 euro/kg a Brindisi, Taranto e Lecce

La speculazione sull’olio extravergine di oliva non accenna a placarsi nonostante le proiezioni di produzione in Sicilia, Calabria e Puglia siano probabilmente peggiori del previsto. Flessioni importanti a Brindisi, Taranto e Lecce mentre a Bari si scende sotto gli 8 euro/kg

11 novembre 2025 | 12:53

Economia

Verso il record di giacenze di cereali nel mondo

Le scorte globali di cereali si espanderanno del 5,7% a un livello record di 916,3 milioni di tonnellate. Si prevede che il commercio internazionale del grano crescerà in modo robusto, grazie alle maggiori importazioni dall'Asia, mentre il commercio globale di riso dovrebbe diminuire leggermente

10 novembre 2025 | 10:00

Economia

Nessuna corsa alla raccolta delle olive: giacenze ai minimi nel centro-nord Italia, in rialzo al sud

L'olio extravergine di oliva italiano non c'è. Rispetto all’annata di scarica del 2024, le giacenze sono salite solo dell’8,7% a ottobre. In confronto a settembre giacenze quasi invariate in Umbria, Marche, Lazio e Liguria. Balzo soprattutto in Puglia, Sicilia e Calabria

10 novembre 2025 | 09:00