Cultura

Boris Pangerc, il poeta tra gli ulivi

Un omaggio a una figura simbolo che ha favorito la diffusione di una cultura dell'olivo e dell'olio attraverso un'opera attenta e instancabile

08 marzo 2008 | Luigi Caricato

Boris Pangerc è un albero d'olivo incarnato.
Lo guardi e pensi a un monumento vegetale vivente che respira e parla. Quando si muove, imponente nella sua stazza, sembra di sentire il sibilare delle fronde verde argento.
Boris Pangerc, per chi ancora non lo conoscesse, è un poeta e un intellettuale fine. Nato a Trieste nel 1952, si è laureato in lingua e letteratura slovena alla Facoltà di Filosofia di Lubiana. Ha iniziato sin da subito a collaborare per il "Primorski dvenik" e in seguito a svolgere l'attività di docente.

Perché il nome di Boris Pangerc lo lego intimamente all'olivo e di conseguenza all'olio? Perché l'ho conosciuto nel 2001 in veste di sindaco di San Dorligo della Valle-Dolina. Un'occasione straordinaria, allora, che lo ha portato alla ribalta nazionale e internazionale per le sue molteplici iniziative a favore di una civiltà dell'olivo e dell'olio. Proprio come nei tempi antichi, quando la pianta dell'olivo rappresentava per tutti un simbolo condiviso di permanenza, unità e saldezza.



Ricordate il mito di Atena e la nascita della polis? Proprio grazie all'olivo, che l'uomo ha reso ampiamente fruibile per molteplici impieghi, questa pianta ha permesso ad Atena di vincere la contesa con Poseidone, guadagnando il pieno consenso di Zeus.

Atena determina così la nascita di una città forte e longeva, centro di vita politica, civile e culturale. Ed ecco dunque, sulla stessa linea d'onda, Boris Pangerc, l'instancabile continuatore, nel suo piccolo, di un mito incrollabile. Ed è così che da sindaco Pangerc ha reso possibile il rilancio di tutta l'area giuliana nel nome dell'olivo e dell'olio. Un rilancio davvero significativo ed encomiabile. Il tutto abilmente concretizzato nell'adesione all'associazione delle Città dell'olio non solo del suo comune, ma anche altrove, coinvolgendo ad oggi altre altre quattro realtà istituzionali della regione Friuli venezia Giulia. Ed è a lui, non a caso, che si deve l'idea e il proposito di "Olio Capitale".
Per questo, in occasione della seconda edizione della manifestazione fieristica citata, con grande piacere rendiamo a lui, al suo impegno e alla sua costanza nell'affrontare ogni iniziativa a favore dell'olivo e dell'olio, un omaggio alla figura simbolo qual è diventato in tutti questi anni.

Lo faccio riportando una sua poesia, tratta dall'antologia Versi diversi. Poeti di due minoranze (Edizioni Unione Italiana, Koper-Capodistria 2006).



Corriamo tutti

Corriamo tutti verso l'infinito
senza più moto né itinerario,
dove saremo verbo e dizionario,
cometa-fuoco-ghiaccio solamente,
quando di terra calerà il sipario.

Sarà per noi la pace di ogni pace,
di ogni oscurità il buio-luce,
sarà tramonto e aba senza posa,
cerchio di stelle che nel nulla tace.

Boris Pangerc




Dvrimo vsi

Drvimo vsi v brezdanji cilj,
kjer ni premikov ne poti,
kjer bomo snov vse snovi,
kjer bomo ogenj-led-komet,
ko pade zastor iz prsti.

Tisima bo iz vseh tisin,
bo tema-luc iz vseh temin,
bo dolga zarja in zaton,
bo krog iz zvezd in iz praznim.

Boris Pangerc



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