Cultura

La cultura millenaria dell'olio d'oliva a Sibari

La cultura millenaria dell'olio d'oliva a Sibari

L’evoluzione dell’uso dell’olio d’oliva fin dal mondo greco-romano con torchi, strigili, balsami, lucerne e anfore rare, come quella Panatenaica da Metaponto, che conteneva l’olio degli uliveti sacri ad Atena

16 giugno 2025 | 17:00 | C. S.

Il Museo archeologico Nazionale della Sibaritide dedicherà l'estate all'olivo e all'olio di oliva.

L’iniziativa, organizzata dai Parchi Archeologici di Crotone e Sibari e dall’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese, propone un percorso immersivo e multisensoriale sulle tracce di tradizioni alimentari, ma anche sacre ed economiche, che dall’antichità arrivano fino ai giorni nostri.

La mostra LINFA: essenze dalla terra va quindi a integrare aspetti di archeologia, mitologia e cultura culinaria. Suddiviso in sette sezioni e sei aree tematiche, il percorso si dipana nel Museo della Sibaritide, posto nelle immediate vicinanze della vasta area archeologica di Sibari-Thurii-Copia, partendo dalla Protostoria per poi dipanarsi attraverso i secoli raccontando l’evoluzione dell’uso dell’olio d’oliva fin dal mondo greco-romano con torchi, strigili, balsami, lucerne e anfore rare (come quella Panatenaica da Metaponto, che conteneva l’olio degli uliveti sacri ad Atena). Tutti questi manufatti illustrano gli usi quotidiani, economici, sportivi e sacri dell’olio: non parliamo infatti solamente di un alimento utile per cucinare e prezioso per la salute, ma anche della base di unguenti e profumi, di un combustibile per l’illuminazione, di un simbolo di forza e virilità, e di un elemento sacro nei riti religiosi e funebri.

La mostra espone reperti archeologici e tradizioni contadine, ma li mette anche in dialogo con contenuti fotografici, video, tecnologie digitali ed è accessibile alle persone con disabilità.

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