Editoriali

DALLA PARTE DEI LETTORI

04 settembre 2004 | Luigi Caricato

Dalla parte dei lettori. Nonostante tutto.
E’ con tale proposito che abbiamo iniziato il 6 settembre del 2003 l’avventura di “Teatro Naturale”.
Specificare dalla parte dei lettori equivale a sostenere le aspettative, le speranze, le idee, le preoccupazioni e gli umori del pubblico variegato e composito a cui abitualmente ci rivolgiamo.
E nonostante tutto - ho pure scritto – perché in fondo fare comunicazione seria e attendibile sui temi agricoltura, alimentazione e ambiente in Italia non è facile.
C’è tanta confusione e inutile folclore in giro; e laddove si fa qualcosa di serio, manca in compenso – perché da lungo tempo latitante – la dimensione di una pur fondamentale libertà di espressione.

A parte alcune rare eccezioni, non si intravedono purtroppo vie d’uscita. Non c’è stampa libera e indipendente, anche perché dietro il mondo della comunicazione si nasconde, da sempre e inopportuna, l’ombra nefasta di chi intende condizionare l’informazione rendendola o espressione puramente tecnica (con ciò ignorando bellamente le problematiche agricole più urgenti e mai formulate), o voce di un’appartenenza (e in tal modo diventa quanto mai agevole depistare e narcotizzare sul nascere ogni forma di opinione contraria a quella della classe dirigente e dei poteri forti).
In questa Italia che ha paura della propria anima rurale non c’è più spazio per alcuni temi. Il sistema resta uguale a se stesso e non cambia nulla. O si sceglie la via della banalizzazione, o si opta per la più comoda e meno perigliosa soluzione del silenzio.
Noi, per contro, preferiamo dar voce alla realtà quale appare agli occhi nostri e di tutti. Non abbiamo alcuna voglia di tacere; ed è proprio per tale nostro atteggiamento di totale franchezza e onestà che abbiamo avuto il consenso pieno dei lettori.
Siamo liberi e puri, e tali speriamo di restare. Anzi, in realtà non potremmo restare che liberi e puri, perché diversamente finirebbe il senso stesso di “Teatro Naturale”.

Ho scritto inoltre avventura, per motivare il nostro impegno editoriale, perché l’idea di uscire puntualmente ogni sabato è caratterizzata proprio da una forte spinta di temerarietà mista a lucida follia. Per fare informazione e pensiero senza condizionamenti di sorta occorrono notevoli mezzi di sostentamento – non per guadagnarci, ma per sopravvivere. Abbiamo scelto per questo il magnifico e per ora impareggiabile strumento fornito da Internet, piuttosto che il tradizionale sistema cartaceo, proprio con l’esclusivo intento di abbattere sensibilmente i costi operativi e di raggiungere più facilmente, e in tempi stretti, un pubblico comunque più vasto e in alcuni casi perfino nuovo, insolito e inatteso.
Abbiamo scelto infine di offrire in lettura gratuita il settimanale affinché non si frapponessero limiti nel raggiungere i nostri destinatari. Ora, a distanza di un anno esatto dall’esordio, ci attendiamo oltre all’incremento dei lettori, anche un sostegno più concreto da parte di coloro per i quali ci battiamo.
Riuscire a dare voce a un mondo a cui è stata per lungo tempo sottratta visibilità e azione, resta il nostro prioritario proposito. Non rinunceremo di certo a una battaglia così dura e perfino donchisciottesca. Finché resisteremo. E’ una battaglia nobile e lungimirante, ma non può essere combattuta senza una coralità di intenti e adesioni.