Editoriali
Sotto gli occhi di tutti
09 gennaio 2010 | Luigi Caricato
E siamo così giunti allâottavo anno.
âTeatro Naturaleâ ha esordito nel 2003 con la chiara intenzione di fare cultura e sensibilizzare nel contempo il mondo agricolo, spingendolo a esprimere un proprio libero pensiero e a costruirsi una solida e autentica coscienza critica.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo fatto passi da gigante, da allora. Su più fronti: sia per il successo ottenuto in termini di lettori acquisiti, sia per la qualità stessa dei testi pubblicati, sia, nondimeno, per la risonanza che hanno avuto â e che a distanza di tempo continuano a riscuotere â le nostre inchieste con le pur scomode, in certi casi, prese di posizione che abbiamo di volta in volta espresso.
Sta in tutto ciò, nel nostro essere diversi dagli altri, la nostra forza.
Lâimpegno di far luce sulla realtà â senza stravolgerla, senza soprattutto renderla differente da quello che è â rappresenterà sempre il nostro costante obiettivo.
Fare informazione oggi è difficile, per una negligenza e un arretramento culturale senza precedenti.
Vi rendete conto che in Italia lâagricoltura non trova spazio sui maggiori quotidiani e nemmeno nella Tv pubblica? Eâ scandaloso e moralmente indegno. Un Paese civile che si rispetti ha giornali che non trascurano il mondo agricolo.
Questa usurpazione di spazi di libero pensiero la dice lunga sulla qualità e sulla veridicità dellâinformazione.
Lâapproccio dai noi adottato è inusuale, rispetto a quello di altri mezzi di comunicazione. La libertà e lâindipendenza sono valori per noi fondamentali, a partire dai quali noi ci siamo mossi e continueremo a muoverci con animo sempre libero da appartenenze.
Nel mondo della comunicazione si è creata purtroppo una falla, e si tende a spettacolarizzare e a sfruttare i sentimenti più negativi della gente. Noi deploriamo tale atteggiamento, e intendiamo superare questo grosso limite. Sul finire dellâanno ho partecipato a un talk show televisivo a Scanzano Jonico, in Lucania. Lâincontro è stato brillantemente condotto da Sauro Angelini per Agrilinea TV link esterno Si ragionava sul tema âSos Agricoltura: alla radice dei problemiâ, e ho voluto esprimere un pensiero che voglio qui riprendere: noi ci facciamo male, tanto male.
Magari abbiamo propositi comuni ad altri e ne condividiamo pure gli ideali, ma poi, alla luce dei fatti, si viene miseramente a fallire quando si tratta di prendere posizione di fronte ai molti problemi che lâagricoltura sta vivendo in quest anni di grande sconforto generalizzato.
Non so se in giro ci sia gente che ci marcia sopra, sicuramente alcuni avranno interesse ad avanzare posizioni di chiara matrice ideologica.
Faccio un esempio concreto, considerando lo stato di disarmonia di molte tra le filiere produttive agricole.
Câè sempre un astio, tra i vari attori della filiera. Câè sempre un reciproco accusarsi lâun lâaltro, attribuendo colpe e responsabilità con eccessiva leggerezza.
Naturalmente è colpevole sempre lâaltro, perché lâaltro è il cattivo; mentre il noi che accusa rappresenta la parte buona e sana, che veste solitamente la parte congeniale della vittima che si lamenta.
Non è così.
Non è così: con tale politica disfattista non si va da nessuna parte. Ci si fa soltanto del male, tanto male.
Dobbiamo invece pensare a fra funzionare correttamente le filiere produttive, tutte, senza distinzione, alla stessa stregua di un corpo fisico in tutto simile al nostro corpo.
Siamo davvero così sciocchi dal volere il male del nostro corpo?
Credo proprio di no, giacché desideriamo vivere bene e in armonia. Ciascun organo del nostro corpo lo riteniamo infatti fondamentale per la sopravvivenza dellâorganismo e per il suo star bene.
E allora? Allora perché insitere sulla strada del tutti contro tutti?
Non si può concepire la filiera produttiva alla stessa stregua del nostro corpo?
Eâ un concetto elementare: ci arrivano tutti.
La buona tenuta di ogni organo che costituisce il corpo è decisiva. Reandiamoci conto che noi siamo il tutto e non la parte.
Che senso hanno allora le tante divisioni tra i vari attori della filiera?
Chi accentua gli attriti tra le varie parti in causa (i vari organi che costituiscono il corpo) è moralmente responsabile del decadimento di una filiera produttiva (châè poi il proprio corpo, la propria identità ).
Noi siamo il tutto e non la parte: ricordatelo sempre. Eppure, nonostante tale evidenza, câè chi si impegna a fare del male al proprio corpo, e dunque a se stesso, ignaro probabilmente del fatto che la parte regge se il tutto funziona alla perfezione. Il corpo gode di buona salute e svolge le sue funzioni al meglio se ciascun organo sa e vuole esercitare i propri compiti. Diversamente, senza questa visione dâinsieme, il corpo non regge e prima o poi dovrà confrontarsi con le situazioni di squilibrio che si verranno a creare.
Avete presente lâanoressia? Quando lâindividuo per cause di natura psicologica rifiuta di nutrirsi punisce il proprio corpo e finisce con il fare del male a se stesso.
Se ci imponessimo di non muovere e utilizzare il nostro braccio sinistro ben presto ne perderemo la corretta funzionalità .
Gli esempi mi sembrano piuttosto chiari e rendono bene lâidea di quanto sia importante agire con senso di responsabilità .
Ebbene, noi di âTeatro Naturaleâ siamo artefici di questo nuovo percorso, sempre in cerca di una strada alternativa a quella disfattista attuale. Siamo talmente contro certe posizioni conflittuali, allâinterno delle verie filiere, che ci sforzamo di essere critici senza fare la parte di qualcuno e schierarci. Eâ questa lâindipendenza, è questa la libertà di pensiero che si richiede nel fare comunicazione.
Solo le persone intelligenti e nobili dâanimo capiscono lâimportanza di unâetica del comunicare. Noi come al solito ce la mettiamo tutta. Abbiamo investito per portare la comunicazione anche allâestero, con un prodotto nuovo, il mensile âTeatro Naturale Internationalâ link esterno
Lo Stato è assente, ma continua a sperperare fondi in progetti di comunicazione fallimentari. Noi ci muoviamo con le nostre gambe, senza avere padroni alle spalle. Ne siamo profondamente orgogliosi. Eâ segno che si possono ottenere risultati anche a partire dalle idee. Grazie per averci seguito finora.
Per le festività ho ricevuto da una lettrice un testo augurale di cui riporto integralmente il contenuto:
Teatro Naturale ed un caffè fumante quando in casa ancora tutti dormono è il mio piccolo ed irrinunciabile piacere domenicale. Grazie.
Non nascondo che si tratta di un regalo che non dimenticherò mai. Basta poco per avere uno sprazzo di felicità che dura per sempre.
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