Editoriali
Salvare l'olivicoltura del Nord Italia
12 settembre 2009 | Luigi Caricato
 
Si cerca di affossare lâolivicoltura del Nord Italia. Câè un disegno, con una ben precisa strategia, che punta a sottrarre competitività e respiro a realtà produttive virtuose come quelle operative in Lombardia, Liguria, Veneto e Trentino. Eâ un attacco concentrico, rovinoso e inaudito senza precedenti. 
Se nel resto del Paese le Dop non sono mai decollate, per incapacità di chi doveva farle funzionare a vantaggio delle peculiarità degli oli del territorio, nel centro Nord, dalla Toscana in su, Dop e Igp dellâolio hanno espresso risultati largamente positivi. Eppure, nonostante ciò, si sta cercando di frenare il mondo olivicolo nelle sue dinamiche di mercato. Il prezzo allâingrosso degli extra vergini Dop Garda e Riviera Ligure si aggira intorno ai 10 euro al kg, contro i 3 euro di un olio made in Italy su una piazza di riferimento come Bari. Prezzi, quelli delle Dop, che rendono in qualche modo giustizia a chi lavora nei campi. Nessuno così si arricchisce, ma nemmeno piange miseria. 
Ora, tuttavia, per un meccanismo perverso di cui non si comprendono le ragioni, lâassociazione di olivicoltori dellâUnaprol, con la struttura di Coldiretti alle spalle, è impegnata in un tour nelle varie piazze del Nord Italia nel tentativo di promuovere il Consorzio Ioo %, Italian olive oil, e fare proseliti raccogliendo quote dâolio. Non sappiamo se sarà un fallimento come altre inziative analoghe promosse in passato sempre con soldi pubblici. Sappiamo però che i conti non tornano. 
I presidenti dei consorzi della Riviera Ligure e del Garda, Francesco Bruzzo e Andrea Bertazzi, si difendono come possono. Hanno portato avanti progetti importanti con risultati concreti e tangibili. Non ha senso frenare il loro operato con logiche perverse e masochistiche, per il solo gusto di far fallire ciò che funziona. Il Nord olivicolo del Paese si sta ribellando come può. Non lasciamolo solo. Solo con le Dop è possibile tenere in vita lâolivicoltura settentrionale.
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