Editoriali
Anche Marilyn non era perfetta
01 novembre 2008 | Franco Bonaviri
Il coraggio di svelarsi con l'orgoglio di chi non deve vergognarsi.
E' con uno slogan efficace che il noto gruppo Melinda ha avviato una campagna pubblicitaria davvero esemplare, da prendere a modello, segno di grande intelligenza e di un marketing pulito e onesto.
Lo slogan dall'effetto potente è molto semplice, ma appunto proprio per questo efficace: "Anche Marilyn non era perfetta", si legge, e, di conseguenza: "Un piccolo neo l'ha resa unica", giusto per affermare che l'imperfezione alle volte merita di essere premiata.
In cosa consista questo neo lo si scopre sin da subito, scorrendo il seguito del messaggio pubblicitario: "Una grandinata in Val di Non".
Da qui la promozione delle mele del Trentino in cui l'elemento trainante diventa il concetto di una bellezza che sa esprimersi attraverso la qualità a un prezzo addirittura sorprendente.
Ed ecco, nei particolari, il testo esplicativo:
Certo, nessuno è perfetto. Ma se la mangi scoprirai che dentro una Melasì c'è tutta la bontà , la genuinità e la qualità certificata di una Melinda. Infatti, Melasì cresce sugli stessi alberi, nello stesso ambiente incontaminato della Val di Non in Trentino ed è coltivata nel rispetto dello stesso Disciplinare di Melinda. Purtroppo quest'anno una grandinata le ha rovinato la buccia. Però le imperfezioni estetiche non ne hanno intaccato la qualità , ma solo il prezzo, rendendola più conveniente. Per questo a qualcuno piace Melasì. Anzi, a molti.
Melasì. Buona dentro.
Può sembrare una pubblicità indiretta, e in fondo lo è; ma dal Consorzio Melinda purtroppo non abbiamo ricevuto nemmeno un centesimo di euro per questo editoriale. Pazienza, ma il principio è quel che conta: vale a dire, con professionisti seri, alla fine tutto torna utile.
La comunicazione è un'arte difficilissima, quella con il consumatore lo è ancora di più. Anche perché il consumatore oggi è viziato, più che esigente; è un bambinone, più che un soggetto consapevole della realtà che lo circonda.
I bravi comunicatori hanno la capacità di riuscire sempre a tirare fuori il meglio, anche quando la situazione di partenza è piuttosto ardua.
Ora, non sappiamo a chi sia venuta l'idea; ma è davvero straordinaria, pur nella sua banalità .
E' quanto i contadini si sforzavano in fondo di dire un tempo a quanti si servivano da loro negli acquisiti di cibo, ma senza riuscirci, senza essere convincenti.
Un tempo il consumatore aveva la testa dura, e in fondo meritava pure le fregature. Ma nemmeno oggi è poi mutato di molto il suo atteggiamento, sempre pronto a dire sì a quanti lo imbrogliano, e a dire per converso no a chi invece si approccia con loro in modo onesto, troppo onesto.
In questo caso, tuttavia, la pubblicità è stata magnifica negli esiti, perché ha spiegato tutto, con il linguaggio e i modi giusti, fornendo dunque non soltanto le motivazioni per non fermarsi all'apparenza, ma incoraggiando anche l'acquisto del prodotto semplicemente perché è buono dentro, e l'imperfezione, di conseguenza, diventa oltre che conveniente su un piano economico, perché d'altra parte si risparmia, convenienete anche in fatto di gusto, perché la mela è buona lo stesso.
Però, che fatica! Questo dannato consumatore! Occorre imboccarlo di volta in volta. Ed è sufficiente alla fine una buona operazione di comunicazione e marketing per convincerlo e averlo dalla propria parte.
Si prenda dunque a modello l'esempio positivo di Melinda e Melasì. In agricoltura è necessario osare di più, ma affidandosi a bravi comunicatori, mai però improvvisando.
Potrebbero interessarti
Editoriali
Il taglio degli olivi altrui: atto intimidatorio e segno di rottura del legame esistente fra l’uomo e la terra
Il danneggiamento degli olivi non è solo un atto vandalico: è una forma di linguaggio criminale, un messaggio preciso e codificato, che attraversa i secoli e i confini. Colpire un ulivo è come colpire la dignità di chi lo ha piantato, curato e amato
24 ottobre 2025 | 14:30 | Mario Liberto, Pippo Oddo
Editoriali
Caro Presidente Trump, sull’olio di oliva la vogliono fregare!
L’altro volto dello scandalo Bioliva/Borges è il serio rischio di un aumento delle truffe sull’origine sull’asse Tunisia-Spagna, aprendo il vaso di Pandora con gli Stati Uniti d’America. Le colpe di pochi non le possono pagare gli olivicoltori e i frantoiani tunisini, spagnoli e italiani
09 ottobre 2025 | 08:30 | Alberto Grimelli
Editoriali
Olio extravergine di oliva italiano a 5,99 euro al litro: il ravvedimento operoso di Esselunga
Il ritorno dell’offerta dell’olio italiano Cirio a 5,99 euro/litro, stavolta dichiarato come sottocosto. Fa piacere l’atto di trasparenza di Esselunga ma amareggia il fallimento del sistema legislativo
07 ottobre 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli
Editoriali
Bioliva-Borges: il connubio che distrugge il valore dell’olio di oliva
Un crack da 180 milioni di euro, la fuga di Adel Ben Romdhane in Spagna, il crollo del mercato oleario in Tunisia e Spagna, fame e disperazione. Uno scenario destinato a ripetersi quest’anno, coinvolgendo anche l’Italia. Non ci sto!
02 ottobre 2025 | 10:00 | Alberto Grimelli
Editoriali
Un'azione multidisciplinare per salvare l'olio di oliva italiano
Non basta piantumare nuovi oliveti o aumentare la produzione di olio di oliva italiano. Serve mettere in campo una serie di azioni a largo spettro, dalla tutela del territorio con la mappatura della storia olivicola, fino al coinvolgimento del consumatore
24 settembre 2025 | 15:00 | Pasquale Di Lena
Editoriali
Imbottigliatori dell'olio di oliva: poche idee, discorsi confusi, nessuna proposta salvo l’alta qualità
La ricerca sul consumatore d'olio di oliva? Poteva essere una buona occasione per i committenti della ricerca per farsi un esame di coscienza! Per ottenere la qualità di un extravergine conta soprattutto la competenza, l’esperienza professionale e la creatività dell’artigiano
22 settembre 2025 | 15:00 | Giampaolo Sodano