Editoriali
Buon compleanno Associazione Nazionale Città dell'Olio
I 30 anni dell'Associazione che riunisce i Comuni dell'Olivo e dell'Olio in Italia sono stati festeggiati a Imola. Li vogliamo festeggiare tutti insieme all'insegna del genius loci
31 ottobre 2024 | 12:30 | Pasquale Di Lena
I 30 anni dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio sono stati festeggiati presso il Comune di Imola in piazza Matteotti. Una due giorni dell’Associazione nazionale delle Città dell’Olio all’insegna de 30 anni della sua nascita a Larino nel Molise. Di seguito riportiamo l’intervento del fondatore dell’Associazione, Pasquale Di Lena.
Con il mio più caloroso saluto e un grande applauso provo a trasmettere a tutti voi rappresentanti delle Città dell’Olio. Al sindaco dell Città di Imola e agli illustri ospiti presenti, l’emozione di padre di questa nostra Associazione che qui, nella bella Imola, apre ai festeggiamenti dei suoi 30anni di vita.
È bello esserci e cogliere l’occasione per ringraziare tutti i protagonisti della sua crescita e sviluppo, i presidenti Carlo Antonini, Enrico Lupi e quanti con loro hanno collaborato nella bella villa dei Parigini; e, negli ultimi anni gli instancabili: il presidente Michele Sonnessa e il Direttore Antonio Balenzano, i grandi protagonisti, con i bravi amministratori e gli appassionati collaboratori, dei consensi che, in questi ultimi anni, vive l’Associazione Nazionale Città dell’Olio con i suoi 500 e più associati. La mia grande gioia e soddisfazione è sapere che, con le sue iniziative, sta dando un contributo prezioso all’immagine di un comparto, da lungo tempo maltrattato insieme con la sua agricoltura.
L’incontro di questa sera e quello di domani, la grande Festa dei 30anni di una realtà da me pensata per rendere i luoghi protagonisti con i loro testimoni più qualificati, gli olivi, espressioni di storia e di cultura, di tradizioni e di paesaggi e ambienti unici, e, con essi, l’olio la vera benedizione in cucina e a tavola, filo conduttore della Dieta Mediterranea, da sei anni sul podio più alto al mondo.
L’olivo, oggi più che mai “genius loci” ovvero “spirito del luogo”, deve diventare, con l’Anco, sempre più speranza di rinascita dei luoghi, realtà che il tipo di sviluppo ha ridotto nello stato di abbandono.
Anche per me sono passati 30 anni, aggiuntivi ai 53 che avevo il 17 di Dicembre del 1994, la data di nascita, a Larino nel Molise, dell’Anco, grazie all’Ente Mostra Vini - Enoteca italiana di Siena e al suo presidente Riccardo Margheriti, che qualche anno prima, 1987, aveva dato il via, con l’Associazione nazionale delle Città del Vino, alle Città d’identità, oggi riconosciute da un articolo, il 42, della legge Made in Italy dello scorso anno. Grazie all’allora sindaco Alberto Malorni, della capitale dei Frentani, che, con la sua “Gentile di Larino” e altre due varietà è la capitale mondiale della biodiversità olivicola. Un tema questo tutto da sviluppare per non permettere ai sostenitori degli uliveti intensìvi, una moda cara ai vivaisti e a quanti non sanno cos’è il territorio che vuolei cancellare un patrimonio di straordinario valore, tutto italiano, quello della biodiversità olivicola. Grazie , anche, all’alllora presidente della provincia di Campobasso, Antonio Chieffo, che ha messo a disposizione i suoi collaboratori, al Presidente della Provincia di Isernia, Domenico Pellegrino e ai due presidenti delle Camere di Commercio di questa città, Agostino Angelaccio, e del capoluogo molisano, Enrico Colavita.
Ancora grazie a tutti voi che volete bene a questa associazione. Grazie con l’augurio di buon lavoro e nuovi importanti successi per il futuro dell’olivo e dell’olio, della nostra agricoltura e dei tesori stupendi, i territori, che rendono unico questo nostro Paese.
W l’Anco, i tanti bravi amministratori e i suoi instancabili protagonisti.