Editoriali
Mettere il naso nell'olio extravergine di oliva per non farsi prendere per il naso
Chi non ricorda l’odore, il profumo dell’olio appena franto? È importante avere un buon olfatto per scegliere un olio extravergine di oliva?
18 ottobre 2024 | 11:00 | Piero Palanti
Inizia una nuova stagione, portando con sé un carico di aspettative, nuovi progetti e vecchie speranze. È un circolo virtuoso che si rinnova ogni anno. E al primo sentore di olio nuovo, l'emozione raggiunge il culmine, pronta a esplodere con il tanto atteso assaggio, frutto di dodici mesi di lavoro e passione. Quel gesto apparentemente semplice, "metterci il naso", è un rituale fondamentale che merita di essere valorizzato e diffuso. È il ponte tra la terra e la tavola, un momento di connessione profonda tra produttore e consumatore, un invito a celebrare la vita e i suoi cicli.
L'olfatto, spesso considerato un senso secondario rispetto alla vista o all'udito, ha giocato un ruolo fondamentale nell'evoluzione umana e continua a influenzare profondamente la nostra esperienza nel mondo, in particolare quella legata al cibo. Seppur spesso sottovalutato, il naso è un organo dai poteri incredibili, in grado di evocare ricordi, emozioni e di guidare le nostre scelte alimentari.
Chi non ricorda l’odore, il profumo dell’olio appena franto?
Ai primordi della nostra specie, l'olfatto era il senso dominante. I nostri antenati si affidavano al naso per individuare fonti di cibo, evitare pericoli, riconoscere e comunicare attraverso segnali chimici. La capacità di percepire odori era strettamente legata alla sopravvivenza e alla riproduzione.
Con l'evoluzione, il ruolo dell'olfatto si è modificato, ma non è scomparso. Sebbene la vista e l'udito abbiano assunto un'importanza crescente, il naso continua a svolgere funzioni cruciali. Le molecole odorose, infatti, sono in grado di attivare aree del cervello associate alle emozioni e alla memoria, creando associazioni profonde tra gli odori e le esperienze vissute. Questo spiega perché un profumo particolare possa riportarci alla mente ricordi lontani o suscitare emozioni intense.
Quando assaggiamo un cibo, non utilizziamo solo il gusto, ma anche l'olfatto. È proprio questa combinazione di sensazioni che ci permette di percepire la complessità dei sapori. Senza il naso all’assaggio non sentiamo niente in bocca.
Oggi, l'importanza dell'olfatto sembra essere diminuita, viviamo di immagini, di social, ma in realtà continua a influenzare le nostre scelte e le nostre emozioni in modo profondo. Istintivamente annusiamo qualsiasi cosa prima di metterla in bocca, a volte è un gesto impercettibile altre molto eloquente e soddisfacente.
L'olfatto è un senso straordinario, che ci collega alle nostre origini e ci permette di apprezzare la complessità del mondo che ci circonda. Sebbene sia spesso sottovalutato, il naso è uno strumento potente che può arricchire la nostra esperienza del cibo e della vita in generale.
È importante avere un buon olfatto per scegliere un olio?
Certamente sì! La tecnologia e la conoscenza degli ultimi vent’anni hanno formato signori che lavorano 12 mesi per fornirci oli con profumi e sapori unici al mondo. Sta a noi saperli scegliere e utilizzare.
Metterci il naso è l’unico modo di non farci prende per il naso.
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francesco ajello
24 ottobre 2024 ore 17:29Che io sappia l'olio non si frange, bensì si estrae.