Editoriali
La dignità delle scelte per rispettare la Terra

La mancanza di rispetto per la Terra è l'effetto ultimo di un sistema che vede nel denaro non il mezzo per lo scambio di beni ma il fine della vita stessa e dell'umanità
20 maggio 2024 | Pasquale Di Lena
Il rispetto è, dei valori umani, il sassolino che, buttato nello stagno, provoca tanti cerchi, nello specifico tutti gli altri valori. Primo fra tutti quello per la Terra, e, con esso, la natura quale insieme di tutti gli esseri viventi, e, a seguire, quello per il tempo che dà all’oggi la continuità del passato e al domani quella dell’oggi, visto che senza questa continuità l’unica prospettiva è il baratro, la fine.
Il sistema neoliberista che governa il mondo non sa cos’è il rispetto, visto che il solo e unico fine, è il denaro. Sto pensando a persone - singole o componenti di società, spesso fittizie, in possesso di 2500 euro di capitale, o 10.000 non importa - che vengono autorizzate a rubare, con pali eolici e pannelli solari a terra, il territorio, la mia identità, che è tanta parte della mia vita. E, non solo, anche le cose più belle, più buone e più utili, come i paesaggi, gli orizzonti, il cibo, che, qui Molise, è quello che racconta la Dieta mediterranea e quel filo d’olio “Gentile di Larino” che lega profumi e sapori della gran parte dei piatti portati a tavola. Il denaro, sempre più la sola ragione di vita che giustifica ogni nefandezza o bestialità, persino ogni crimine, a partire dalla guerra.
Questa mancanza di rispetto è, per me, la ragione che più mi spinge a lottare contro un sistema che, non sapendo neanche cos’è questo valore, e, privo del senso del limite e del finito, depreda e distrugge con sempre più accanimento. La causa di tutti gli effetti negativi che, ogni giorno e sempre più, mi tocca registrare con le aumentate paure. Un sistema che, se non viene messo in discussione e bloccato, ha - per un utilizzo sproporzionato dell’energia e delle risorse, andando oltre i limiti biofisici del pianeta - una sola certezza, la sua implosione. Lotto e, ogni giorno, invito gli altri a farlo, proprio per non essere vittima di questa implosione, ma parte di una presa di coscienza collettiva che promuove la svolta, quanto mai urgente e necessaria, che riporta il denaro a essere un mezzo di scambio di beni, che è anche dialogo e confronto, e non il dio onnipotente qual è oggi. Un mezzo che fa pensare ai sette miliardi e mezzo di donne e di uomini che abitano il pianeta e vivono le contraddizioni delle disuguaglianze con una forbice che si allarga sempre più, seminando solo miseria; guerre, con le conseguenze di distruzioni, tragedie, lutti; emigrazioni , che portano a camminare non trovando il luogo dove restare. Mi chiedo spesso, come si fa a sopportare che sei persone al mondo abbiano un patrimonio pari a a quello di tre miliardi e mezzo di persone o che un 1% di individui che abitano oggi il pianeta possieda beni pari a quelli che resta nelle mani del 99% dell’umanità! Come si fa a sopportare che migliaia e migliaia di persone muoiano per colpa di questi e altri criminali affamati di denaro e di potere, sapendo che il numero sopra citato sarà in continuo aumento fino ad arrivare ai dieci miliardi nel 2050! In sintesi, come si fa a sopportare gli effetti di una causa, il sistema neoliberista, che continua a farci complici della sua follia consumistica, visto che i ricchi saranno ancora più ricchi e i poveri sempre più poveri. Un numero sopportabile solo se rallenta subito, fino a bloccare, la strada delle disuguaglianze, del consumismo e dello spreco e si ha la capacità di tracciare e percorrere una nuova che porta, con azioni che servono ad avviare la cura, alla Pace e,con essa, al recupero del il territorio e, di esso, quello della fertilità della terra da coltivare all’insegna della sostenibilità. Serve ridare alla politica e alla cultura la dignità che merita per governare la svolta e rendere – con l’attenzione tutta spostata allo stato degli ecosistemi e non più sulla produzione lorda vendibile (plv) - il cammino spedito perché venga annullato, il prima possibile, il tempo del non ritorno.
Potrebbero interessarti
Editoriali
Olio extravergine di oliva 100% italiano a 5,99 euro al litro: dolcetto o scherzetto?

Dietro le quinte dell’offerta Esselunga su olio extravergine di oliva nazionale a marchio Cirio. Una promozione di 14 giorni che ha fatto molto rumore nel settore. Ecco cosa si nasconde dietro al “sottocosto” più aggressivo dell’anno sul 100% italiano
26 giugno 2025 | 09:00 | Alberto Grimelli
Editoriali
Obiettivo terrorizzare i giovani sul vino: si apre la strada ai dealcolati

Il vino è un patrimonio culturale dell’umanità, dei figli di Dioniso e di Bacco in particolare, che lo hanno diffuso nel Mesiterraneo.Ma il mondo va in un'altra direzione: Bill Gates ha investito nel grasso del futuro, il “burro d’aria”, fatto a partire dall’anidride carbonica e acqua, senza ingredienti animali
23 giugno 2025 | 14:00 | Pasquale Di Lena
Editoriali
Meglio l'avocado dell'olio extravergine di oliva per l'estate: quando la moda influenza i consumi

Un veloce confronto tra olio e avocado vede il primo più calorico ma superiore in quanto a proprietà antiossidanti, ipoglicemizzanti, antibiotiche, anticancro e antinfiammatorie e il secondo un “superfood” saziante, nutrizionalmente completo e ricco di potassio
20 giugno 2025 | 14:00 | Giosetta Ciuffa
Editoriali
2045: la rivolta degli olivicoltori italiani…

Scattano le proteste e i picchettaggi davanti ai centri di distribuzione della Grande Distribuzione per l’invasione del nuovo olio extravergine di oliva sintetico, frutto dell’esperienza dei kit fai da te Made in Usa. Le quotazioni all’ingrosso tornano a 2 euro/kg
10 giugno 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli
Editoriali
Al consumatore devi far sapere che l’olio lampante non è da bere

Striscia la Notizia ha grande risonanza quindi speriamo sempre che arrivi il momento in cui nessuno penserà che davvero sia una mossa intelligente acquistare olio in mezzo alla strada oppure a un prezzo irrisorio in negozio
06 giugno 2025 | 14:30 | Giosetta Ciuffa
Editoriali
Xylella fastidiosa non fa miracoli: distrugge e basta!

La Puglia olivicola non è un set cinematografico e la Xylella non è un antagonista da fiction, ma un patogeno che ha fatto strage vera. Basta a ricostruzioni fantasiose non basate sulla verità scientifica
24 maggio 2025 | 15:00 | Elio Menta
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o Registrati