Editoriali 12/01/2024

Olio extra vergine di oliva con dispositivo antitaccheggio

Olio extra vergine di oliva con dispositivo antitaccheggio

Una bottiglia d’olio extravergine d'oliva, che qualche mese fa costava pochi euro ed era bistrattata in uno scaffale anonimo di una sala ristoro nell’autostrada, adesso sia considerata interesse di furto


Una foto scattata in un autogrill nei pressi di Roma fa discutere. L'immagine ritrae una bottiglia di olio extravergine d'oliva dotata di un dispositivo antitaccheggio.

L'autore della foto, un produttore di oli di qualità, ha commentato così lo scatto postato su un social: "Post muto". Una semplice frase che racchiude un significato profondo e che sicuramente rappresenta il momento che stiamo vivendo nel mondo dell’olio.

Il nome dell’olio è stato mascherato per non aprire polemiche sul marchio o sulla qualità del prodotto ma anche per evidenziare il dispositivo antitaccheggio.

Si potrebbero dare tante letture a questa foto (come è successo al post originale), credo però che sia emblematica e che racconti da sola l’attuale debolezza del mondo olio.

Premesso che non ho assaggiato l’olio in questione e non voglio discutere sulla sua qualità, l’etichetta o la tipologia del tappo ma è subito evidente che una bottiglia d’olio extravergine, che qualche mese fa costava pochi euro ed era bistrattata in uno scaffale anonimo di una sala ristoro nell’autostrada, adesso sia considerata interesse di furto.

Sono abituato a vedere i grandi vini o le bottiglie importanti con la placchetta antitaccheggio ma mai le bottiglie d’olio.

Sicuramente è una situazione limite, da arginare, ma la realtà è che l’olio extravergine scarseggia, il suo prezzo sale e dà adito a queste situazioni e ad altre peggiori.

È di giorni fa la notizia di 50 ristoratori coinvolti nell’acquisto di olio extravergine falsificato, olio di semi colorato e con chissà cos’altro dentro.

Acquisto incauto? Connivenza? Frode? Non mi interessa neanche questo ora, la giustizia farà il suo corso e chi ha responsabilità avrà le conseguenze.

Il punto principale e più importante è l’evidenza dei fatti: la foto e la situazione reale della produzione olivicola italiana dimostrano inequivocabilmente il valore di questo prodotto.

L'olio extravergine d'oliva è un prodotto di alta qualità, con un gusto unico e un ricco profilo nutrizionale.

L’olio extravergine costa!

Costa come qualsiasi altro prodotto alimentare di qualità.

Vuoi la carne buona? Costa!

Vuoi il vino buono? Costa!

Vuoi la pasta buona? Costa!

Vuoi l’olio extravergine? Costa!

La situazione, secondo me, va vista come una opportunità di crescita.

Non va soltanto fatto capire che costa di più il prodotto e che il mercato fino ad oggi è stato gestito da speculazioni, ma bisogna far capire il valore intrinseco dell’olio extravergine.

In famiglia usarne di meno ma di migliore qualità, mai come oggi è conveniente acquistare l’olio da ottimi produttori, informatevi, incuriositevi, ingolositevi e ne trarrete beneficio.

Alla ristorazione consiglio vivamente di trasformare il costo dell’olio extravergine di qualità in guadagno, affrontare una formazione o una consulenza e trasformare l’olio in risorsa, alla fine non potrete farne a meno.

La parola d’ordine in questo momento è FORMAZIONE.

di Piero Palanti

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