Editoriali

Troppe incognite e speculazioni su questa campagna olearia

Troppe incognite e speculazioni su questa campagna olearia

Dopo una stagione estiva caldissima arriverà l’olio nuovo. Quest’anno più di altri saranno gioie e dolori. Quanto costerà l’olio extravergine quest’anno? Come risponderà il consumatore?

23 settembre 2022 | Piero Palanti

Olio nuovo e tanti nuovi pensieri

Che meraviglia, l’attesa è quasi finita.

Dopo una stagione estiva caldissima che stenta a finire arriverà l’olio nuovo.

È un ciclo che si ripropone da sempre, segnando le nostre vite, la nostra alimentazione, regalando tante emozioni.

Quest’anno più di altri saranno gioie e dolori, insieme ai soliti dubbi sulla qualità delle olive e la quantità di prodotto abbiamo tanto altro a cui pensare:

·  Costo energia elettrica sconosciuto.

·  Costi molitura.

·  Scarsità di bottiglie e latte.

·  Prezzi delle materie prime più che raddoppiati.

·  Costo dei trasporti aumentati.

·  Una possibile recessione economica.

Quanto costerà l’olio extravergine quest’anno?

Come risponderà il consumatore a questa situazione?

Mi aspettavo un dibattito acceso su questi argomenti.

Mi aspettavo che si facesse “gruppo” per affrontare meglio la situazione e rendere il consumatore consapevole sul valore di questo prodotto.

Se avessimo fatto negli anni passati una formazione sistematica oggi un consumatore informato non avrebbe problemi ad accettare un aumento di prezzi vista la situazione.

Invece come sempre “Ognuno per sé e Dio per tutti”.

Si vedono già scelte discutibili e arrivano richieste assurde:

-  Un produttore che offre il 20% di sconto già adesso, senza sapere i prezzi definitivi. A che gioco giochiamo? Scommettiamo al buio?

-  Un ristoratore ha chiesto una campionatura e una possibile sponsorizzazione ad un produttore il 15 settembre. Non abbiamo neanche iniziato.

-  Oppure il ristoratore che vuole rinegoziare l’accordo e il prezzo delle forniture perché ha avuto degli aumenti. Il produttore gli aumenti non li ha avuti?

In tutto questo strano gioco al ribasso l’unico risultato certo è la sicura svalutazione dell’olio extravergine di qualità.

In questi ultimi tre anni abbiamo perso dieci anni di formazione, cultura dell’olio e mercati.

Dove sono le associazioni di categoria?

Il governo?

Come sempre dobbiamo cavarcela da soli ma fortunatamente ci sono produttori e ristoratori che credono in questo importantissimo prodotto.

Abbiamo bisogno di progetti nuovi e tanto coraggio.

Stay tuned, qualcosa è in arrivo.

P.S. Al ristoratore che ha chiesto di trovare lo sponsor è stato suggerito di scambiare le campionature con cene nel suo ristorante, lavoro in cambio di lavoro, ma l’idea non gli è piaciuta.

Potrebbero interessarti

Editoriali

Caro David Prats Palomo, Borges ha pagato l’olio di oliva agli olivicoltori tunisini?

Gli affari tra Borges International Group e Bioliva Med Company sono un fatto. Molto più di una partnership. Ecco i fatti acclarati e molte domande. Quali società, afferenti ad Adel Ben Romdhane, riforniscono ora Borges di olio tunisino?

19 novembre 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli

Editoriali

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva deve cambiare per il bene di tutti

Che un litro di olio extra fatto come dio comanda non può costare meno di 15 euro al litro è un dato di fatto. Faticoso promuovere l'olio poichè i cibi cosiddetti “proibiti” ci piacciono perché vanno al cervello e ci stimolano la voglia di continuare ad assaggiarne

14 novembre 2025 | 12:00 | Fausto Borella

Editoriali

SQN Alta Qualità Italia: ecco dove sta la fregatura per l’olio extravergine di oliva 100% italiano

Recentemente i Consorzi delle IGP/DOP dell’olio extravergine di oliva ma anche la maggior parte delle associazioni olivicole si sono schierate contro la creazione di un marchio SQN Alta Qualità Italia. Ecco perché

07 novembre 2025 | 15:20 | Alberto Grimelli

Editoriali

La triste realtà dell'olio extravergine di oliva, tra scaffale e mosca dell'olivo

Un consiglio spassionato: imparate ad assaggiare, scegliere ed acquistare l'olio extravergine di oliva. Perché, se non lo fate, il prossimo sentore che scoprirete nel vostro piatto, probabilmente sarà quello del verme morto e frantumato. Buon appetito!

31 ottobre 2025 | 12:00 | Piero Palanti

Editoriali

Formazione del prezzo dell’olio di oliva: dal caso Borges/Bioliva una lezione per l’Unione europea

Oligopoli, mediatori senza scrupoli e controlli disomogenei: volatilità dei prezzi. I punti di debolezza del sistema oleario internazionale emergono in tutta la loro evidenza con il crack Bioliva in Tunisia e gli interessi affaristici tra Adel Ben Romdhane e Borges. Ne abbiamo parlato con Dario Nardella, capogruppo socialisti e democratici alla Commissione agricoltura del Parlamento europeo

30 ottobre 2025 | 13:00 | Alberto Grimelli

Editoriali

Il taglio degli olivi altrui: atto intimidatorio e segno di rottura del legame esistente fra l’uomo e la terra

Il danneggiamento degli olivi non è solo un atto vandalico: è una forma di linguaggio criminale, un messaggio preciso e codificato, che attraversa i secoli e i confini. Colpire un ulivo è come colpire la dignità di chi lo ha piantato, curato e amato

24 ottobre 2025 | 14:30 | Mario Liberto, Pippo Oddo