Editoriali

PIACERE, WINE LOVER

07 aprile 2007 | Monica Sommacampagna

Un tempo le donne erano stregate dai latin lover. Oggi, dopo la presentazione dello studio commissionato da Vinitaly e realizzato da Eta Meta Research, svolto attraverso 101 interviste ad aziende agricole produttrici di vino e 518 a consumatori e conoscitori di vini, interessanti opportunità di fare breccia nei cuori femminili si aprono per una nuova fascinosa categoria maschile: i wine lover. Notizia positiva per chi desidera incontrarli: la tribù dei wine lover conta quasi due milioni di appassionati, tra professionisti, imprenditori e manager.

Curioso, informato, genuinamente sperimentatore, il tipico “appassionato di vino” ha una quarantina d’anni, una buona disponibilità economica e una cultura generale medio-alta. A rafforzare il suo appeal contribuisce, in maniera determinante, la sua attenzione squisita alle prelibatezze della vita e alla qualità – fatto guardato con un occhio di riguardo anche dalla più reticente delle rappresentanti del gentil sesso.

La sua conoscenza del vino è frutto di un amore viscerale, maturato a contatto con parenti ed amici wine lovers, che in alcuni casi viene impreziosito da corsi di degustazione. Seguace costante di iniziative come Cantine aperte, instancabile visitatore di aziende agricole, svolge accurate ricerche sul web per decidere itinerari del gusto sotto il segno dell’originalità.

Preparato, esigente, se deve scegliere un compagno di convivio opta per un rosso italiano. Nella sua cantina entrano circa 111 bottiglie l’anno, con una spiccata preferenza per etichette toscane e piemontesi. Guidato nelle scelte da un criterio di piacere mai sganciato da un insindacabile gusto personale, il wine lover più carismatico socraticamente si interroga sui migliori abbinamenti con il cibo. Sedotto dai vini da intenditori e, al tempo stesso, facile preda delle mode, si reca al Vinitaly con la guida dei vini più aggiornata alla mano e stupisce il produttore con una conoscenza tutta personale, che esula dal know-how che è patrimonio di specifiche categorie professionali. L’enoteca è il suo regno, i supermercati la sua utile dispensa pret-à-acheter. In generale, tra i fattori ai quali presta attenzione nella scelta di una bottiglia, privilegia la denominazione d’origine e il territorio di provenienza.

Per i consumi di vino legati al quotidiano è un manager sagace, che valuta accuratamente il rapporto tra qualità-prezzo.
Ma il wine lover non è mai prevedibile e sa stupire con eleganza. Di fronte a una bottiglia particolarmente ricercata, non disdegna di mettere mano alla carta di credito et voilà, è capace di spendere oltre 500 Euro. Se poi, a questo aspetto, non trascurabile, aggiungiamo il fatto che preferisce godere a casa le migliori etichette che vanta in cantina, meglio se in compagnia, il wine lover rivela doti straordinarie per sedurre - con la complicità di una perla enologica di grande valore- ogni palato femminile, facendo ricorso al suo inconfondibile, brillante savoir faire.


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