Editoriali

Dal Movimento Turismo del Vino al Movimento Turismo dell’Olio

Il Movimento Turismo del Vino, che si appresta a celebrare Cantine aperte, si lancia in una nuova sfida e si occuperà anche di olio. "Come per il vino, vogliamo abbattere i recinti, aprire le porte e far conoscere le diversità, territoriali, umane e qualitative." spiega il Presidente MTV Carlo Pietrasanta

06 maggio 2016 | Carlo Pietrasanta

Oggi si fa presto a dire turismo del vino. Se negli anni Novanta era una novità, oggi per alcuni è già una consuetudine. E le consuetudini non sempre sono foriere di positività. Fino alla fine degli anni Ottanta le cantine erano chiuse; quello che accadeva al loro interno interessava pochi e per la maggioranza dei consumatori ‘il vino era vino’, una cosa da bere, bianco o rosso o poco più. Poi sono esplosi gli anni Novanta, è nato il Movimento Turismo del Vino, grazie ad una intuizione della prof. Magda Antonioli Corigliano ed alla spinta entusiasta di Donatella Cinelli Colombini. E' nato il grande appuntamento di Cantine Aperte, e grazie ad esso è stato codificato il ruolo e regolamentata l’azione delle Strade del Vino. Tutti hanno iniziato a bere con consapevolezza del cosa stavano bevendo. Lo slogan di MTV è stato e continua ad essere una sintesi perfetta, ideale: “Vedi Cosa Bevi”.

In questi anni il Movimento del Turismo del Vino, che ho l'onore di presiedere, e le Cantine che ne fanno parte, hanno operato per valorizzare le piccole ‘diversità’, che oggi rendono grandi ed unici i tanti territori del vino, che nobilitano ogni angolo della nostra Penisola. ‘Diversità’ che messe in mani attente, sono diventate strumento di promozione tale che quei piccoli territori, fino ad all’ora sconosciuti ai più e spesso sottovalutati dagli stessi che li abitavano, hanno assunto caratteristiche di una ‘unicità’ tale da farli diventare mete di viaggio.

E’ nato così l’enoturismo e da esso un progetto che doveva ruotare intorno alle ‘Strade del Vino’. Ma l’assenza di una regia unica, la mancata condivisione di un regolamento comune, hanno fatto sì che il sistema si sia sviluppato in libertà, con risultati importanti in alcuni casi e deludenti in tantissimi altri. Occasione persa? Di sicuro un progetto compromesso, anche se il comparto continua a dimostrare una grande vivacità.

Oggi le cantine sono sempre aperte, la conoscenza è diffusa, la base dei consumatori si è evoluta e l’offerta generalizzata. Spesso si antepone la vendita di bottiglie alla scoperta o la conoscenza di un territorio e così non deve essere. Di sicuro così non è per le Cantine socie del Movimento Turismo del Vino. La qualità dell’accoglienza, il rispetto per l’ambiente, la sua valorizzazione saranno al centro del nostro lavoro. Gli appassionati, che oggi chiamiamo ‘enoturisti’, vivendo i territori del vino, hanno fatto in modo che l’enoturismo raggiungesse un valore economico importante.

Ma dobbiamo guardare avanti. Chi vive e lavora nelle splendide campagne della Penisola, spessissimo unisce alla viticoltura anche l’olivicoltura. Se il vino nell’ultimo quarto di secolo, ha fatto passi da gigante ed ha acquisito valori che ne hanno mutato profondamente l’approccio verso i consumatori, che oggi sanno riconoscere la qualità reale, il valore dei territori di produzione e su questo orientano i loro acquisti, nell’Olio tutto questo non sta accadendo, l’omologazione domina, le scelte sono fatte sulla base del prezzo ed il valore reale della qualità stenta a decollare.

Come Movimento Turismo del Vino ci siamo presi un impegno che concretizzeremo presto e ci porterà a valorizzare i territori, la gente e la qualità del prodotto lungo un percorso riconoscibile ed efficace che ci ha portato alla creazione del Movimento Turismo dell’Olio. Come per il vino, vogliamo abbattere i recinti, aprire le porte e far conoscere le diversità, territoriali, umane e qualitative. E’ un grande impegno che ci assumiamo con determinazione.

Potrebbero interessarti

Editoriali

Grazie ai dazi di Trump anche nuove opportunità di promozione e comunicazione

Dal 7% della quota di mercato in Canada che l’Italia dei vini  allora, deteneva con prodotti, nella generalità dei casi, scadenti, è passata, agli inizi del terzo millennio, a oltre il 30%, soprattutto grazie a una forte spinta iniziale nel campo della comunicazione

01 agosto 2025 | 12:00 | Pasquale Di Lena

Editoriali

L’olio d'oliva non lo fa il frantoio, ma si fa con il frantoio

Il frantoio va utilizzato e inteso quasi come uno strumento musicale che ha i suoi accordi da tarare a seconda della varietà delle olive e del loro grado di maturazione. Superiamo gli anacronismi del passato: l'olio non si compra più nell'elaiopolio

25 luglio 2025 | 12:00 | Giulio Scatolini

Editoriali

Addio cara Aifo: manca una proposta politica olearia che guardi al futuro

Niente confronto e nessuna visione: la storica associazione dei frantoiani olearia avrebbe bisogno di un radicale rinnovamento. Il passo indietro come Presidente dei Mastri oleari e da Aifo 

21 luglio 2025 | 11:00 | Giampaolo Sodano

Editoriali

Difenderci dall’olio di oliva che sa di pipì di gatto: la scelta a scaffale

Fino a un paio d’anni fa il 75% dell’olio di olvia consumato in Italia era venduto nella GDO. E gran parte di quell’olio aveva un denominatore comune: il sentore di “pipì di gatto”

18 luglio 2025 | 12:00 | Piero Palanti

Editoriali

Olio extravergine di oliva 100% italiano a 5,99 euro al litro: dolcetto o scherzetto?

Dietro le quinte dell’offerta Esselunga su olio extravergine di oliva nazionale a marchio Cirio. Una promozione di 14 giorni che ha fatto molto rumore nel settore. Ecco cosa si nasconde dietro al “sottocosto” più aggressivo dell’anno sul 100% italiano

26 giugno 2025 | 09:00 | Alberto Grimelli

Editoriali

Obiettivo terrorizzare i giovani sul vino: si apre la strada ai dealcolati

Il vino è un patrimonio culturale dell’umanità, dei figli di Dioniso e di Bacco in particolare, che lo hanno diffuso nel Mesiterraneo.Ma il mondo va in un'altra direzione: Bill Gates ha investito nel grasso del futuro, il “burro d’aria”, fatto a partire dall’anidride carbonica e acqua, senza ingredienti animali

23 giugno 2025 | 14:00 | Pasquale Di Lena

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati

Marina Gioacchini

08 maggio 2016 ore 16:03

Ottima iniziativa che condivido pienamente!

grazie

anna marina gioacchini
Az. Agr. Le Amantine