Editoriali
Quando è l'abito a fare il monaco
05 giugno 2015 | Maurizio Pescari
Tutti quanti ragionano, sin nei dettagli più piccoli, della qualità del prodotto, del prezzo di vendita, della concorrenza, alcuni del mercato di riferimento e del corretto posizionamento. I fatti stanno dimostrando che è poco diffusa la consapevolezza dell’importanza che lungo la filiera assume la scelta del giusto elemento di confezionamento: la bottiglia, l’etichetta, l’imballaggio. Troppo spesso le scelte sono solo questione di marketing e si sottovaluta l’importanza della salvaguardia della qualità del prodotto stesso.
Potremmo continuare ad elencare le scelte “giuste” che un produttore di un qualsiasi alimento si trova a dover fare in fase di produzione, che si tratti di vino, olio, birra, acqua, carne, salumi, formaggi, verdure.
Nel settore del confezionamento, in queste scelte “giuste”, il concetto di “qualità” ha un peso ed un valore diverso.
Se si risparmia qualche centesimo, tanto meglio.
A dire il vero spesso non è solo questione di denaro, ma di tempo; infatti ci si riduce a fare queste scelte all’ultimo minuto, pretendendo risposte immediate dai fornitori. Questa scarsa considerazione annulla o vanifica gli sforzi dell’intero comparto del confezionamento. I risultati che la ricerca a portato nei materiali, nelle tecniche di stampa, nella creatività. Un patrimonio di valori che non possono essere ridotti al marketing.
Non si può essere maniaci della perfezione in campo e in frantoio e poi trascurare il contenitore.
L'imballaggio, ancor prima della bottiglia, è il nostro primo approccio con il nostro interlocutore-consumatore.
Sarà l'imballaggio a dover conservare nel tempo il prodotto di qualità che abbiamo tanto curato.
Anch'esso merita, quindi, attenzione.
Oltre all'etichetta c'è di più, molto di più.
E' nota, ormai, l'importanza del packaging sulla sostenibilità ambientale, misurata attraverso il carbon footprint, del prodotto stesso.
Ad Assisi, il 12 e 13 giugno in occasione di Cipa, si concentreranno tutti i protagonisti, in un ambiente ideale per il confronto e la conoscenza. Ad arricchire l’evento, fino a renderlo esclusivo, le parole degli ospiti che nel trasferire le loro conoscenze e le loro esperienze, daranno qualità ad un contenitore ideale.
Da un lato nascerà un confronto diretto tra i produttori, cui Cipa è rivolto, ed i protagonisti del comparto, dall’altro gli uni e gli altri saranno protagonisti attivi dei dibattiti, interagendo con i relatori.
Certificazione dei materiali, etichettatura, stampa su materiali speciali, piano olivicolo nazionale, materiali compostabili, sostenibilità ambientale, cultivar di olivo, sistemi di estrazione dell’olio, tracciabilità in etichetta e della pianta, marketing e contraffazioni, buone pratiche di fabbricazione degli imballaggi, posizionamento sui mercati.
Questi gli argomenti che saranno trattati, perchè è l'abito, talvolta, a fare il monaco.
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