Editoriali
Le associazioni di categoria sono infallibili
21 gennaio 2012 | Alberto Grimelli
Avete mai visto un'associazione di categoria chiedere scusa?
Avete mai visto un'associazione di categoria ammettere di aver sbagliato?
La risposta è ovviamente no.
Impossibile, impensabile, un sacrilegio.
Mai ammettere un errore. Negare, negare sempre.
Meglio ancora il silenzio che tutto copre. Basta attendere. Le polemiche si placano e torna la quiete, a cui può seguire un lento, quasi impercettibile, cambio di rotta.
Il tempo del silenzio è dedicato alla riflessione e allo studio, non delle ragioni del fallimento ma delle vie d'uscita. I massimi sforzi sono dedicati a come rovesciare il paradigma e farsi paladini del vento nuovo.
Poco importa che lo avessero osteggiato fino a poche settimane prima. Anzi, è quasi meglio. Significa terreno vergine dove seminare, mettere radici e succhiare linfa vitale. Nuovo nutrimento e prebende con cui far crescere il gregge degli adepti.
Hanno scoperto la fonte dell'eterna giovinezza che si nutre del dogma dell'infallibilità.
Ogni volta che accompagnano col silenzio un loro sfondone, errore, peccato, riacquisiscono la purezza originaria.
D'altronde, si sa, errare è umano, perseverare è diabolico. Ma se non si ammette l'errore, come si fa a perseverare?
Meglio il silenzio, perchè altrimenti i dirigenti delle organizzazioni, dei sindacati, delle associazioni potrebbero venire additati in men che non si dica come novelli belzebù.
Meglio il silenzio anche di fronte a contestazioni, accuse, critiche.
Chi conosce i segreti dell'eterna giovinezza e del dogma dell'infallibilità non può dialogare, da pari a pari, con una persona comune, il quale è solo un corpo estraneo.
Solo i seguaci possono capire.
Solo gli adepti conoscono come sfuggire all'assunzione di responsabilità di una scelta sbagliata.
Le associazioni di categoria hanno capito come operare e non sbagliare mai.
Noi comuni mortali, invece, dobbiamo continuare ad assoggettarsi alla popolana regola del chi fa sbaglia e chi sbaglia paga.
Potrebbero interessarti
Editoriali
Le due manifestazioni degli agricoltori a Bruxelles: PAC, Mercosur e crisi dell’agricoltura
Il 18 dicembre nella capitale belga non è andata in scena un’unica manifestazione degli agricoltori ma due: una sfilata istituzionale e una rivolta sociale. Incontri al Parlamento e con la Commissione ma anche tafferugli e liquami versati in strada
19 dicembre 2025 | 14:40 | Alberto Grimelli
Editoriali
Ironia e fiducia: le carte dell'olio extravergine di oliva Toscano Igp in uno spot
L'olio Toscano Igp è "bono" certifica Drusilla Foer, testimonial d'eccezione di uno spot che riassume in 30 secondi tanti messaggi per un boost di vendite con l'olio "novo" e prima di Natale, nel momento in cui c'è maggiore propensione all'acquisto
17 dicembre 2025 | 16:00 | Giosetta Ciuffa
Editoriali
Ecco la vera offerta sull’olio extravergine di oliva che non puoi perdere: 1,5 euro/litro
Le promozioni in Grande Distribuzione tra 3,99 e 4,99 euro/litro sono ormai da dilettanti. Le vere offerte sull’olio corrono on line e le piattaforme cinesi iniziano a utilizzare l’extravergine come prodotto civetta. Ecco perché il prossimo Piano Olivicolo Nazionale è destinato al fallimento!
17 dicembre 2025 | 13:00 | Alberto Grimelli
Editoriali
Restituire valore all'olio extravergine di oliva per far salire il prezzo
Ecco poche azioni concrete per avviare un percorso di valorizzazione dell'olio extravergine di oliva nella Grande Distribuzione e nella ristorazione. Il tempo sta per scadere, prima che il sottocosto mascherato torni a dominare gli scaffali dei supermercati
05 dicembre 2025 | 16:30 | Anna Cane
Editoriali
L’olio di oliva costa più dell’extravergine sullo scaffale del supermercato
Archiviata la parentesi degli ultimi due anni, una grande occasione persa, tornano le offerte più pazze del mondo sugli scaffali dei supermercati nazionali: 5,32 euro/litro un olio di oliva a 3,99 euro/litro un olio extravergine di oliva
26 novembre 2025 | 12:00 | Alberto Grimelli
Editoriali
L'olio della terza varietà di olivo più diffusa al mondo rischiava di finire nell'illegalità: il caso Coratina
La lenta burocrazia per approvare la decisione del Comitato chimici del COI: la procedura scritta si stima richiederà quattro mesi. Siamo di fronte a un parametro chimico che un tempo serviva a proteggere dalle frodi, ma che ora viene utilizzato per abbassare i prezzi
24 novembre 2025 | 13:00 | Silvan Brun
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o RegistratiMassimo Scacco
03 febbraio 2012 ore 10:23Egregio Direttore,
come sempre mi trova d'accordo con le sue idee tanto che sottoscrivo in pieno la usa critica.
Complimenti.
Massimo Scacco
16 febbraio 2012 ore 18:20Anche se so che non ce ne è bisogno, chiedo scusa per il misunderstanding.